Possibile che nella situazione in cui ci troviamo nessuno sappia che cosa fare nell’immediato? I generi di prima necessità sono aumentati anche del 50% per non parlare di benzina e diesel che, in queste ore, continuano ad aumentare senza che nessuno abbia il coraggio di scoprire mandanti ed esecutori. Poi parlano di mafia e camorra, che differenza c’è con chi specula sulla popolazione?
Roma _ Nell’Europa dell’est le cose si mettono male. La spirale della violenza russa continua mentre aspettiamo di vedere in azione l’UE per quanto attiene energia e sicurezza. Intanto alla Camera dei Deputati si avvia l’esame del Decreto Ucraina che autorizza il Governo a rafforzare l’impegno italiano nella Nato inviando aiuti anche militari a Kiev.
Il decreto non dovrebbe avere inciampi a Montecitorio, dopo il Sì quasi unanime dell’Aula ad una risoluzione che autorizzava il Governo in tal senso. Mentre potrebbe essere molto più accidentato il cammino della riforma Cartabia, all’esame della commissione Giustizia.
Ma il dibattito tra i partiti si concentra soprattutto sul tema dei rincari e sull’allarme lanciato dal ministro Cingolani, al quale diamo il benvenuto nel mondo dei vivi a proposito di possibili speculazioni. E adesso che gli italiani sanno che ci sono state speculazioni che cosa succede? Darete una lezione a chi rapina la gente già in sofferenza? Risolverete il problema in tempi brevissimi? Farete in modo che ci venga restituito il maltolto?
Nulla di tutto questo, solo un “coro”, apparentemente unanime, a sostegno di un intervento governativo che coinvolge sostanzialmente maggioranza e opposizione, dal Pd a M5s e Italia viva, dalla Lega a Forza Italia, fino a Fratelli d’Italia. Ma di concreto non c’è ancora assolutamente nulla. La solita presa per i fondelli.
Letta ha parlato senza mezzi termini di “…Truffa ai danni dei consumatori“ ed ha invocato “misure europee per sterilizzare gli effetti delle sanzioni sulle famiglie e le imprese…”. Ma la truffa non è un reato? Non si dovrebbe perseguire? I responsabili sono stati identificati? Perché in Italia si e in altri Paesi europei non si sono registrati medesimi atti di sciacallaggio?
Salvini, l’uomo che avrebbe tolto le accise già anni fa, si limita a chiedere a Draghi di “…Intervenire subito, con tutti i soldi necessari, bloccando Iva e accise e sospendendo restrizioni e divieti che ostacolano il lavoro, a partire dal Super Green Pass…”. Mentre Conte chiede un “Energy recovery fund”, con Berlusconi che propone all’Europa un tetto massimo per le accise.
Antonio Tajani, numero due di Forza Italia, propone “…Soluzioni UE contro l’aumento dei prezzi energetici fino a giungere a un nuovo scostamento di bilancio…”. Anche Giorgia Meloni promette battaglia: “…Non c’è più un minuto da perdere in quanto non fermare gli speculatori significa fare il loro gioco…”.
E’ davvero commovente assistere a tanti appelli accorati che vengono fatti al Governo da tutti i leader, senza proporre alcuna maniera concreta per raggiungere gli obiettivi invocati con tanta veemenza da parata. Come se non si sapesse che qualsiasi provvedimento economico potrebbe stravolgere l’impalcatura del Pnrr, raggiunta con grandi difficoltà e malumori e comunque posta in essere per ridurre altre risorse o aumentare addirittura tasse ed accise. Gli italiani non sono stupidi.
L’importante, in ogni caso, è spararla grossa per lanciare un messaggio agli elettori, senza volere considerare che molti effetti, come la recente speculazione sugli aumenti dell’energia, del carburante e persino dei beni di prima necessità, come la pasta, sono il frutto di una incapacità di fondo di molti politici che non hanno dimostrato alcuna visione generale e di previsione.
E’ chiaro però che si deve, comunque, correre ai ripari subito per tentare di salvare tantissime famiglie in serie difficoltà e le imprese che prima di chiudere stanno prospettando di attivare a pieno regime la cassa integrazione, anticamera per i licenziamenti. Questo è il tremendo quadro nazionale.
Non è un caso, infatti, che il ministro per lo Sviluppo Economico, Giorgetti, abbia proposto nei giorni scorsi “…Un fondo a supporto dei settori e dei comparti produttivi particolarmente colpiti, per evitare il rischio che un ulteriore aumento dei costi per l’approvvigionamento di materie prime e di semilavorati, si aggiunga all’impennata dei costi delle bollette…”. Insomma ancora Bonus e sostegni ma di togliere tasse non se ne parla. Ma a che gioco stanno giocando?
Del resto queste proposte fantasiose dovrebbero servire ad assicurare la sopravvivenza delle imprese ed evitare una crisi occupazionale, senza però compromettere il patto di stabilità. Ma sono solo ipotesi.
Il Governo ha poi sbloccato la realizzazione di sei parchi eolici, che assicureranno una potenza pari a 418 MW. Si tratta di impianti eolici in Puglia, Basilicata e Sardegna. E poco ma già qualcosa. Ma è l’approccio nazionale di politica energetica che deve cambiare. Ricordiamo che in Italia ci sono decine di parchi eolici parte dei quali non funzionano se non per distruggere i paesaggi.
Ormai non c’è più tempo per nulla. L’Italia è l’unico Paese che pur usando tanto gas per l’energia elettrica, è ancora totalmente dipendente da Paesi instabili e pericolosi. Di chi è la colpa se non della politica miope e confusa? Gli italiani sono arrivati al limite della sopportazione e il disagio sociale è tangibile. Possibile che si parli e basta senza muovere un dito?