Ma con i tanti problemi che ci affliggono è possibile che i rappresentati dei cittadini continuino a dare spettacolo? Stavolta è di scena Giorgi Meloni: la leader di FdI ha ottenuto da Draghi una fettina della torta Rai in cambio del suo silenzio dagli scranni dell’opposizione. La bella Giorgia ha colpito pure Berlusconi con certe dichiarazioni che lasceranno un segno profondo. Per i sondaggi Pd e M5s guadagnano le prime posizioni. Di altro non si parla.
Roma – Venghino lor signori, lo spettacolo continua. Le due facce del centrodestra ci hanno abituato ad assistere a vere pantomime di cui siamo stanchi. Sembrano saltimbanchi e non rappresentanti dei cittadini. Siamo stufi delle loro esternazioni carnascialesche come quelle che li ritraggono da un lato tutti insieme e sorridenti mentre di spalle se le suonano di santa ragione. Ne abbiamo fin sopra i capelli. Vogliamo serietà e impegno. Macché. L’ultimo fendente, in senso cronologico, colpisce Berlusconi. A sferrarlo con forza è stato il partito della Meloni.
“…Visto che Berlusconi è stato il primo a rispondere all’appello di Letta per trattare insieme il prossimo Presidente della Repubblica, deduco che abbia deciso di fare un passo indietro – afferma Giorgia Meloni – e penso anche che Berlusconi non sia più interessato a questa partita…”.
Una dichiarazione che arriva come una bomba scatenando la dura reazione di Forza Italia, che rifiuta con fermezza l’accusa di inciuci con la sinistra sul dopo Mattarella. Il Cavaliere, invece, tace. Certamente la sortita della Meloni è una provocazione nei confronti dell’alleato, insomma “una carezza in un pugno” che lascia però i segni vistosi dell’ecchimosi. E quelli di un giustificato risentimento.
Ma Forza Italia ritiene opportuno precisare che la leader di FdI, essendo all’opposizione, non riesce a distinguere i piani su cui è opportuno confrontarsi con i leader della maggioranza, come la Legge di bilancio e le prossime elezioni del nuovo capo dello Stato. Situazioni che non possono e non debbono assolutamente essere sovrapposte, tranne che in malafede. Chi ha orecchie per intendere, come la Meloni, potrà capire la differenza.
Il capo di Fratelli d’Italia, però, dopo avere liquidato Berlusconi è andata a chiedere protezione a Draghi per partecipare al grande banchetto Rai. Una volta accontentata, infatti, la bella Giorgia tace sull’ennesima lottizzazione della Tv di Stato che imprigiona ogni speranza di rinnovamento. Stesso discorso per la Lega ed il Pd, tenuti in ampia considerazione nella distribuzione degli incarichi delle testate televisive in cui è imposto il canone Tv.
Intanto gli ultimi sondaggi fotografano una situazione che, anche questa settimana, consolidano i risultati delle recenti elezioni amministrative e che porta a gongolare sia il PD, che si conferma in prima posizione con il 20,3% dei consensi, che il M5S che è al 16,2%. I due principali partiti del centrodestra si attestano, rispettivamente, la Lega al 18,6% e FdI al 19,5%, con una variazione negativa di circa 3 e 4 decimali per entrambi.
Un campanello d’allarme per tutti, tanto che alcuni partiti si stanno riposizionando per intercettare nuove vie o per limitare i danni, a seconda dei casi.
Negli ultimi giorni, infatti, il soggetto più irrequieto è il Movimento 5 Stelle, che prima ha aperto un fronte polemico con Matteo Renzi per poi spalancarne un altro, stavolta per l’esclusione dalle nuove nomine Rai. Il centrodestra si trova in una fase di netto arretramento poiché l’odierno 46,5% è il dato peggiore registrato da più di due anni a questa parte.
Il calo si deve, certamente, alle criticità di Lega e FdI ma anche, sempre secondo i sondaggi, al tono scarso dei centristi come Toti-Brugnaro-Lupi. Comunque FI risale la china e arriva al 7,5%, Azione è al 3,6%, IV al 2,5%, Verdi e Sinistra Italiana al 2%, Art.1 MDP all’1,9% e +Europa all’1,7%.
Pare che il prossimo terreno di scontro tra i partiti saranno le scelte che riguarderanno il contenimento dei contagi. Gli italiani, infatti, si mostrano – almeno nelle ipotesi – sempre più preoccupati dell’arrivo della “quarta ondata” e sono in maggioranza poco solidali con le manifestazioni “No-Green Pass”.