Meloni tenta il sorpasso ma non convince

Con toni al vetriolo la leader della Destra si rivolge a Berlusconi e Salvini intimandogli di uscire dal Governo. In altre circostanze non avrebbe torto ma anche la sua opposizione non ha apportato alcun vantaggio agli italiani che sapranno cosa fare alle prossime politiche. Lega e Forza Italia saluteranno Draghi a fine legislatura. E quando gli ricapiterà una fortuna del genere?

Roma – Fratelli d’Italia parte in quarta. Occhio alla manovra spericolata della Meloni che, senza mettere la freccia, tenta pericolosamente il sorpasso degli alleati. La sua è una sfida e intima a Lega e Forza Italia di uscire dal Governo Draghi. Non solo. La parlamentare all’opposizione strapazza i partner dell’ex coalizione di centrodestra sfidandoli a “dimostrare il coraggio di votare contro, in Parlamento e nel Governo, ai provvedimenti che non rispettano i programmi dello schieramento conservatore“.

Sergio Mattarella

I problemi tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, sono nati quando Silvio Berlusconi ha ritirato la candidatura per il Quirinale. Insomma, la Deputata della destra non ha mandato giù la rielezione di Mattarella a tredicesimo Presidente della Repubblica perché la considera come una sconfitta della politica, in particolare del centrodestra.

“…Inutile perdere tempo in incontri e chiacchiere, solo passando all’opposizione adesso si potrà costruire un’alleanza per le elezioni politiche del 2023, altrimenti l’intesa è seriamente a rischio e ognuno andrà per conto proprio…” – è il refrain della Meloni.

“…Per essere chiari Fratelli d’Italia non farà mai accordi solo per andare al Governo, come fa il Pd, ma esclusivamente se ci saranno le condizioni, che devono però maturare oggi, per un centrodestra coerente con i propri elettori…” – sostiene Meloni.

Giorgia Meloni

In sostanza Lega e Forza Italia, secondo FdI, dovrebbero prendere atto del fallimento dell’esperienza del cosiddetto Governo di unità nazionale, che non ha prodotto un solo risultato concreto rimanendo insensibile alle reali esigenze degli italiani che stentano a rimettersi in piedi.

Insomma per il partito della Meloni l’opposizione può essere solo rigenerativa, dimenticando però che il senso di responsabilità in momenti di emergenza, sociale, economica e sanitaria, come quella che si sta attraversando, è ben altra cosa a prescindere dalla logica dell’appartenenza tanto sbandierata dalla leader della destra italiana con la parola “identità, ormai abusata.

La politica nazionale deve riacquistare il “senso dello Stato”, cioè riuscire ad anteporre gli interessi dell’intera collettività a quelli di un gruppo politico. Spesso di un solo partito se non, addirittura, di un ristretto numero di persone.

Silvio Berlusconi

Ma a rivendicare il proprio ruolo nella coalizione è anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi:

“…Il centrodestra che io ho fondato nel 1994 è un’alleanza scritta non da un notaio ma nel cuore degli italiani – dice il Cavaliere – dobbiamo rilanciarla e per farlo c’è un solo modo: consolidare Forza Italia e creare un centro moderato che possa aggregare e allargare i suoi confini…”.

“…Un centro saldamente ancorato al centrodestra e alternativo alla sinistra, che sia garante dei valori cristiani, dei principi liberali, della vocazione europeista, del metodo garantista. Per fare questo bisogna rifondare il centrodestra? Se necessario, sono pronto a farlo, senza escludere nessuno, ovviamente…”

Ma centrodestra, ormai, sembra un mare in tempesta. Nulla di concreto, di reale, solo apparenza poiché al di là delle battute al vetriolo e delle eclatanti esclamazioni della Meloni, la coalizione se vorrà vincere le elezioni politiche sarà costretta a convivere con le diverse forze al suo interno, anche da separati in casa.

Salvo clamorosi ed ulteriori posizionamenti degli alleati per tentare di confinare le bramosie di una leader che, al di là dei sondaggi, non sfonda.

Mario Draghi

Comunque l’avvertimento di Giorgia Meloni è stato lanciato, con le solite frasi da “fiamma” ossidrica: “…Se il centrodestra vuole provare a fare un lavoro per il futuro deve decidere di essere orgogliosamente portatore delle sue idee, questo non si può fare con il Pd, né con il M5S, tanto meno facendo tutti insieme il Governo Draghi…”.

I patrioti della destra cercano di animare la scena politica, mentre gli italiani sono oppressi dal caro bollette, dalle tasse e dall’aumento del prezzo di moltissimi generi di prima necessità. Milioni di famiglie fanno la fame e questi hanno ancora fiato da sprecare. Lo spettacolo continua.

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