Elezioni al via: tutti i leader in campo

Ormai l’estate volge al termine ed i problemi per gli italiani si riproporranno più pesanti che mai. Ma l’aria che tira non è quella delle riforme da varare, degli investimenti per l’occupazione o per evitare il licenziamento di migliaia di lavoratori. La politica pensa alle elezioni in un momento in cui il mondo potrebbe crollarci addosso.

Roma – Ci siamo: è già scoppiata l’ansia da prestazioni elettorali. Le prossime elezioni amministrative saranno un segnale importante per la politica italiana nel suo complesso. Il motivo è che queste consultazioni, che si svolgeranno in tutti i più importanti comuni, precederanno le elezioni politiche.

Ogni partito è in fermento, soprattutto il M5s che si trova in una fase di riorganizzazione sotto la guida dell’ex premier Giuseppe Conte, il quale arriva senza il favore dei sondaggi alla prova elettorale delle comunali e delle regionali in Calabria, con una serie di candidati e tentativi di alleanza con il Pd e le forze del centrosinistra.

Nei Comuni di Roma, Milano e Torino il M5s corre da solo, mentre sarà in coalizione con il centrosinistra a Bologna, Napoli ed in Calabria. Comunque la candidatura più in vista dei 5 Stelle alle comunali è quella del sindaco uscente Virginia Raggi, a Roma, reduce da 5 anni complicati in Campidoglio. Sul suo nome non è stato possibile trovare un dialogo con il Pd, che ha giudicato fallimentare l’esperienza dell’attuale amministrazione comunale.

In pratica proprio “Raggi 2.0rappresenta la vera scommessa dei grillini, rimasti ancora “impantanati” nel groviglio di interessi, strategie, e alleanze discutibili. In ogni caso il sindaco capitolino finora ha lavorato soprattutto sotto l’insegna della lista civica che porta il suo nome. Basta vedere le foto del profilo social della bella Virginia per rendersi conto il simbolo del M5s non è presente.

Proprio la lista civica, a vocazione green, creata sotto la supervisione dell’ex ministro dell’Ambiente e già esponente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, è una delle novità del nuovo corso 5 Stelle. Peraltro la trasformazione dei grillini diventa realtà laddove corrono da soli o aprono anche all’appoggio di altre liste civiche. Opzione, quest’ultima, finora sempre scartata.

Raggi è attesa da una sfida a quattro con gli ex ministri Carlo Calenda (leader di Azione sostenuto anche da Italia Viva) e Roberto Gualtieri, che corre per il centrosinistra, mentre, per il centrodestra, entra in pista l’avvocato e conduttore radiofonico Enrico Michetti.

A Torino l’altra sindaca 5 stelle uscente, Chiara Appendino, ha scelto di non tentare il bis e farsi da parte, non senza prima tentare di dare vita, senza successo, ad una convergenza tra Pd-M5s-LeU. Il voto online degli attivisti ha scelto Valentina Sganga, capogruppo 5 stelle in consiglio comunale, come candidata sindaca.

Ma il percorso, proprio a Torino, per i pentastellati sembra molto difficile. Nessun entusiasmo scalda gli animi, come anche a Milano, città dove il Movimento ha spesso faticato a imporsi. Infatti è stato tentato un dialogo con il centrosinistra, ma senza ottenere il lasciapassare.

Infatti Conte recentemente ha parlato di errori commessi negli anni dal partito di Grillo nel capoluogo lombardo e in generale nel Nord Italia. Però Beppe Sala è stato irremovibile ed ha stoppato le possibilità di intesa al primo turno. Così è stata scelta, al fotofinish, Layla Pavone, manager del comparto telematico, Ad di Industry Innovation di Digital Magics, consigliera di Italia Startup, e componente del Cda dell’azienda che pubblica il Fatto Quotidiano, quotidiano diretto da Marco Travaglio.

Il tempo stringe, così l’ipotesi di un sostegno a Sala potrebbe tornare utile solo in sede di ballottaggio. Finora Conte si è speso in prima persona soprattutto a Napoli, dove corre il suo ex ministro Gaetano Manfredi, ma ha dichiarato che dal prossimo mese inizierà a girare per l’Italia. Beato lui.

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