Fra Grillini e Rousseau è caos

La diatriba per soldi fra il Movimento 5 Stelle e l’associazione Rousseau continua senza esclusione di colpi. Mentre il centro-destra si prepara a vincere le elezioni con Giorgia Meloni nei primi posti della graduatoria dei consensi specie in Sud Italia.

Roma – Mentre Giorgia Meloni ritiene che il coprifuoco sia una misura illegittima e vada abolito subito nonostante l’orario limite sia stato spostato alle ore 23 continua implacabile la battaglia tra il M5s e la piattaforma Rousseau. Non si esclude, infatti, che i contrasti possano proseguire in tribunale.

Oggetto della singolar tenzone è la lista degli iscritti che Davide Casaleggio non intende consegnare al partito, in quanto non ne riconosce il rappresentante legale.

Giorgia Meloni è in pole position nelle proiezioni del suo partito in Sud Italia

Alla base di questi dissidi c’è anche la legittimazione di Giuseppe Conte a capo del Movimento 5 Stelle, con l’avvocato, ormai leader di fatto, in attesa da mesi di scendere ufficialmente in campo.

Il partito è tornato sull’argomento per rendere conto di un fatto definito gravissimo, cioè la mancata consegna dei dati personali degli iscritti ai rappresentati del Movimento, che si sono presentati negli uffici dell’associazione dopo avere ingiunto l’intimazione. I pentastellati hanno ricevuto picche e sono stati messi alla porta.

Davide Casaleggio

Così con un lungo post su Facebook il partito spiega come si sono svolti i fatti. Il racconto sembra l’anticipo di una vicenda giudiziaria destinata a concludersi in qualche aula di tribunale:

…Il Movimento 5 Stelle la scorsa settimana ha ordinato all’Associazione Rousseau, responsabile del trattamento dei dati di restituire al M5S i dati relativi agli iscritti del Movimento, diffidandola dal continuare ad utilizzarli, indicando il termine di 5 giorni per organizzarsi e provvedere alla restituzione…I cinque giorni sono passati e i nostri esperti informatici e periti forensi si sono recati presso gli uffici dell’associazione Rousseau per ricevere i dati in consegna. L’Associazione di Casaleggio, non ha provveduto alla consegna e ciò è oggettivamente grave e palesemente illegittimo…”.

Vito Crimi non è il rappresentante legale del M5S ma solo il reggente

E’ evidente che questo grave ostruzionismo sta creando notevoli problemi al partito di governo. Tanto che non può mancare, da parte di qualche parlamentare, la “promessa” esplicita di ricorrere presso le competenti sedi giudiziarie, civile, penale ed amministrativa, per i danni che sta subendo il M5s.

Dal canto suo l’associazione Rousseau si difende e spiega sul blog le motivazioni del proprio comportamento: “…Negli ultimi giorni è diventato sempre più rilevante l’elenco degli iscritti, ma non gli iscritti stessi, considerati, invece, solo nominativi da ottenere. Così la preoccupazione di vedere violati i propri diritti, ha spinto tantissimi a rivolgersi a noi per essere tutelati. In sostanza ci hanno chiesto di non consentire il trasferimento dei propri dati a persone non legittimate e, inoltre, in meno di 20 giorni oltre mille persone hanno deciso di cancellarsi dal M5s e di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi…”.

Enrica Sabatini

Ma c’è di più ed è la stessa Enrica Sabatini, socia di Rousseau, che tenta di spiegare:

“…Riteniamo che tutti gli iscritti debbano poter esprimere il proprio consenso con tempi idonei, informazioni chiare e modalità congrue e, una volta individuato il rappresentante legale, qualunque attività si intenda perseguire dovrà avvenire con il pieno assenso degli iscritti e garantendo l’esercizio di tutti i diritti associativi. Lo abbiamo già chiarito e lo ribadiamo. Vogliamo, inoltre, rassicurare anche tutti coloro che sono giustamente preoccupati, che nel caso di un trasferimento dati, non perderanno la propria storia di attivista su Rousseau. In questi casi, afferma Sabatini, ci adopereremo, nelle more delle nostre competenze e nei limiti del nostro ruolo, presso il legittimo titolare dei dati, affinché tutti coloro che avranno fatto esplicita richiesta non siano costretti a rinunciare al proprio curriculum di attivisti…”.

Come nelle migliori fiction il colpo di scena è dietro l’angolo, con Conte già al lavoro ma a sipario chiuso. Quando entrerà in scena? In questi ultimi giorni sembra che i grillini non pensino ad altro. I problemi del Paese possono aspettare.

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