ROMA – I TENTACOLI DELLA PIOVRA SUI FARMACI: OCCHIO A VACCINI E MATERIALE DI CONSUMO

La pandemia ha stuzzicato gli appetiti della criminalità organizzata che ha scoperto altri comparti dove lucrare. Farmaci, acquisizione di aziende in crisi e i soldi che arriveranno dalla UE rappresentano i nuovi obiettivi dei boss.

Roma – Mentre la pandemia dilaga il crimine intasca enormi proventi illeciti. Le organizzazioni criminali, nelle loro variegate forme di parassiti della società, favorite soprattutto dagli agenti patogeni che infettano la democrazia, perseguono nuove occasioni di reddito.

La Direzione Investigativa Antimafia, nella sua relazione semestrale al Parlamento, è tornata a lanciare l’allarme sui rapporti sempre più serrati fra mafia siciliana e mafia d’oltreoceano. L’estradizione del killer Ferdinando Gallina, 44 anni, detto Freddy, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Carini e braccio destro del boss Salvatore Lo Piccolo, con tre omicidi a carico, poi fuggito negli Stati Uniti dove è stato arrestato, ne è la conferma.

Freddy Gallina estradato in Italia

La storia non è remota, non si tratta del passato ma del presente. Giuseppe Esposito è stato il primo mafioso siciliano a emigrare negli Stati Uniti. E fu proprio Rocco Chinnici, all’epoca capo dell’Ufficio Istruzione di Palermo, inventore del “pool antimafia”, ad affidare a Giovanni Falcone l’indagine che lo avrebbe portato al centro del narcotraffico tra le due sponde dell’oceano.

Il giudice Falcone, successivamente, aveva concentrato la propria attenzione sui neo-immigrati dalla Sicilia e su coloro che erano sopravvissuti alla carneficina ordinata da Totò Riina, per conquistare il potere assoluto in Cosa Nostra, fuggendo dall’altro lato del mondo.

Si trattava in particolare degli Inzerillo, alleati di Stefano Bontade, a loro volta parenti alla lontana dei Gambino americani. Gli interessi illeciti a cui sono interessate le mafie sono molteplici. Tra le attività criminali che producono “entrate” significative possiamo annoverare le frodi nel settore edile, il traffico di droga e di armi, l’enorme riciclaggio di denaro sporco ed il traffico di prodotti farmaceutici, l’ultimo settore deviante in cui alcune famiglie si stanno specializzando.

Rocco Chinnici, il magistrato dal grande intuito

Uno Stato debole, insomma, consente alla criminalità organizzata di infiltrarsi nell’economia nazionale prima e internazionale dopo, finanziando e sviluppando le proprie attività illegali. Già nel 2003 “cosa nostra siciliana” si era divisa fra chi intravedeva nei boss d’oltreoceano una nuova prospettiva d’affari (come Salvatore Lo Piccolo, che sperava di scalare la cupola siciliana con il loro aiuto) e altri mammasantissima che, temendo ritorsioni, preferirono giurare fedeltà a Riina.

La camorra, invece, non avrebbe una struttura autonoma negli Usa ma legami storici con la famiglia Genovese. Alcuni affiliati italiani hanno vaste proprietà in Florida e gestiscono il mercato dei night-club. Il “patto atlantico” fra mafie, con la ripresa a pieno regime dei rapporti fra Cosa Nostra siciliana e quella statunitense, preoccupa sempre più.

L’allarme della Dia: le mafie approfittano del Covid

A maggior ragione adesso con l’abbondanza di miliardi di euro in arrivo, sia dal “Piano Biden” che dal “Recovery Fund, immessi nelle economie degli Stati Uniti e dell’Europa. Insomma bisogna alzare la guardia e vigilare in quanto questa enorme quantità di denaro rappresenta un “bottino” troppo goloso per le varie cosche mafiose ed i loro sodali che spesso si nascondono nella pubblica amministrazione.

I mafiosi e i corrotti sono sempre in agguato e continuano ad operare sempre di più come dimostra l’incremento di alcuni reati-spia, indicatori di settori ad alto tasso di lucro che la devianza sta cercando di incentivare. Da valutare bene, per esempio, l’incremento dei fenomeni di usura e del cyber-crimine che colpiscono le aziende italiane in crisi.

Peraltro le imprese che si trovano in difficoltà per carenza di liquidità sono molto appetibili alle mafie che, grazie all’enorme disponibilità di denaro contante, possono acquisirle con estrema facilità a prezzi stracciati. Occhio dunque ai farmaci, al mercato parallelo dei vaccini, al materiale di consumo e a certi appalti di dispositivi di protezione individuale dietro ai quali potrebbero nascondersi sodalizi malavitosi apparentemente riconducibili a cittadini al di sopra di ogni sospetto.

In tempi di Covid si parla sempre meno di mafia e di processi di mafia e questo silenzio facilita le attività criminali di organizzazioni come la ‘ndrangheta calabrese, particolarmente attiva nel nord Italia come in Germania e Belgio. Occorre dunque alzare il tiro e contrastare il più possibile la penetrazione della delinquenza nei nuovi mercati che sviluppano enormi ricchezze. 

Sul versante politico dopo la rivincita di Enrico Letta, l’ex premier ha rilanciato le politiche giovanili e il vecchio, caro e in parte dimenticato Ius Soli. Assai critico nei confronti della posizione espressa dal neo segretario del Pd sul tema della “cittadinanza” è stato il leader della Lega, Matteo Salvini, il quale ha subito ribadito che “se Letta e il PD vogliono rilanciare la cittadinanza facile per gli immigrati, questo non è il momento”. E non avrebbe torto considerando ben altre emergenze.

“…Se il nuovo segretario – ha aggiunto Salvinitornando da Parigi vuole iniziare così allora parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento e non perdiamo tempo in cavolate…”. Per Giorgia Meloni la proposta Letta manca semplicemente di “senso della realtà”.

Matteo Salvini

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel 43° anniversario del rapimento di Aldo Moro, ha deposto una corona di fiori in via Mario Fani dove le Brigate Rosse sequestrarono l’allora presidente della Democrazia Cristiana uccidendo cinque agenti della sua scorta: “…La data del 16 marzo 1978 – ha dichiarato Mattarellarimane incancellabile nella coscienza del popolo italiano, tant’è che la democrazia italiana venne privata, in quell’agguato, di uno dei leader più autorevoli e capaci di visione...”.

Sul fronte dei vaccini la confusione regna sovrana. La sospensione cautelare della somministrazione del siero anglo-svedese AstraZeneca ha creato ulteriore sconforto  nella popolazione e non pochi problemi a chi era in attesa della seconda dose e non sa che cosa fare. In questo momento, come non mai, la scienza dovrebbe essere vicina al cittadino e spiegare che cosa sta succedendo al posto di fuggire per poi ripresentarsi in pubblico al prossimo lock-down.

La strage di via Fani il 16 marzo del 1978

Il piano vaccinale non si deve arrestare e dobbiamo assumere altri antidoti dalle diverse case farmaceutiche che li producono considerando che, in tutto il mondo, esistono una sessantina di vaccini che potrebbero essere utilizzati una volta ricevuto il nulla osta dall’Ema e dalla nostra Aifa. Si dovrebbe poi potenziare il sistema delle profilassi anti-Covid, ma questa è tutta un’altra storia. 

 

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