Si vedrà se il Parlamento, messi da parte gli interessi di alcuni partiti, si potrà esprimere con unanimità nello scioglimento di tutte le organizzazioni sovversive che si rifanno alla violenza degli opposti estremismi. Sarebbe un ottimo esempio per gli italiani che dalla politica non si aspettano più nulla di buono. E lo dimostrano in piazza, sempre più spesso.
Roma – Fatiche di Ercole in Parlamento per lo scioglimento dei gruppi neofascisti. Le due coalizioni, di destra e sinistra, hanno perso una grande occasione per convergere insieme contro ogni movimento eversivo. Eppure un accordo è ancora possibile poiché le richieste delle opposte fazioni divergono soltanto nella terminologia ma, in fondo, parlano della stessa cosa: no a tutte le violenze, da qualsiasi parte essere provengano.
Peccato che non vi sia nulla che possa accomunare un Parlamento, in via di estinzione per numero di eletti e per il basso profilo fino ad oggi dimostrato. Sarebbe stato un bel gesto trovare la sintesi tra le due mozioni presentate, così invece di prevalere il lavoro di coordinamento dei capigruppo è prevalsa l’ostinazione ad accentuare diversità culturali e politiche. Una sorta di lite fra tifosi al bar dello Sport.
Le frasi da segnare in rosso sono “disciolto partito fascista” e “realtà eversive”. E’ inutile nasconderlo ma le matrici ideologiche sono state, ancora una volta, prevalenti sulla stabilità degli equilibri precari di un Paese che ha voglia di riscatto, di pace e sicurezza.
Il fatto più importante che gli italiani avrebbe gradito e molto sarebbe stato quello di raggiungere e dimostrare, da parte di tutto l’arco costituzionale, unanimità nell’approvazione di un unico testo, per pacificare gli animi e togliere ogni dubbio e perplessità sugli indubbi interessi di qualche partito.
Comunque stiano le cose un risultato è stato raggiunto: via libera da parte della Camera alla mozione di Pd, M5S, Leu e Italia Viva sullo scioglimento di Forza Nuova. Il testo era stato presentato dopo l’assalto alla sede della Cgil a Roma ed è passato con 225 voti favorevoli, un voto contrario e 198 astenuti,. Questi ultimi rappresentano tutto il centrodestra, come già avvenuto in Senato. Via libera anche alla mozione del centrodestra che impegna il Governo a contrastare tutte le realtà eversive. Com’è giusto che sia.
In particolare la mozione del centrosinistra impegna il Governo “…A valutare le modalità per dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente, adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana…”.
Mentre la mozione del centrodestra, approvata dall’emiciclo con 193 voti a favore, 224 astenuti e 3 contrari, impegna invece l’esecutivo “…A valutare le modalità per attuare ogni misura per contrastare tutte, nessuna esclusa, le realtà eversive che intendano perseguire il sovvertimento dei valori fondamentali dell’ordinamento costituzionale e, di conseguenza, che rappresentano un concreto pericolo per l’impianto democratico e a valutare le modalità per dare seguito, per quanto di competenza e secondo Legge, alle verifiche e agli accertamenti della magistratura in ordine agli episodi del 9 ottobre 2021…”.
Adesso la patata bollente passa al Governo. “…Esito importante – ha detto Emanuele Fiano del Pd – E’ la prima volta del Parlamento, è la prima volta di una condanna unanime e di una richiesta di scioglimento anche dai banchi di Fratelli d’Italia, che, in tal modo, non guarda al passato ma al futuro di un Paese normale, dove insieme le forze politiche rigettano ogni nostalgia fascista e ogni violenza politica. È un grande risultato…”.
La stanchezza però verso una politica sorda alle sollecitazioni degli italiani, sta confermando come il pericolo di una instabilità sociale sia sempre in agguato. Lo si vede dalle manifestazioni in tutta Italia e di come una questione come il Green pass possa catalizzare migliaia di cittadini diventando lo strumento di ribellione anche verso altre problematiche irrisolte. Brutto segno.