Non si tratta di chissà quale trovata ipertecnologica o della solita applicazione per smart-phone dell’ultima generazione. Nessun riferimento ai dolorosissimi crampi, dunque di che cosa si tratta? Di personaggi fantastici che impersonano un impossibile Babbo Natale dall’aspetto orripilante che genera paura specie nei più piccini. Un modo come un altro per festeggiare il prossimo Natale.
Si avvicina il Santo Natale e una volta, nell’era pre-tecnologica, la tradizione voleva che i bambini scrivessero una letterina a Babbo Natale in cui promettevano di essere buoni per meritarsi i doni. Le solite promesse da marinaio. Durante il periodo dell’Avvento, che per la religione Cristiana è il tempo liturgico che precede il Natale, è facile incontrare per le vie ed i quartieri delle città strani diavoli con le corna, che si sono sostituiti, nell’immaginario collettivo infantile, a Babbo Natale.
Si tratta di Krampus, ovvero persone che si travestono da diavoli e che si palesano nelle regioni italiane del Nord-Est ed in alcuni Paesi d’Europa, resi celebri dalla commedia horror natalizia americana del 2015 “Krampus – Natale non è sempre Natale”, per la regia di Michael Dougherty. La tradizione ci racconta che queste figure scendono dal camino, luogo solitamente riservato a Santa Claus, per punire i membri di una famiglia che hanno smarrito lo spirito natalizio. Ed è questo il motivo per il quale è preferibile non augurare a nessuno, nemmeno a noi stessi, di incontrare un Krampus. Per carità.
Il nome richiama alla mente la fastidiosa, irritante e dolorosa contrazione muscolare, improvvisa ed involontaria di un muscolo o di un gruppo di essi, che può capitare ad ognuno di noi. Qui non si tratta di contrazioni muscolari, bensì di brividi di innocua ed innocente paura che suscitano questi personaggi nei bambini, i quali spaventati si stringono forte al loro genitore. Però nessuno fugge via, perché anche i bimbi sanno che i diavoli delle Alpi fanno parte della tradizione popolare e secolare del Friuli, del Trentino-Alto Adige, della Germania, Svizzera e Slovenia.
E’ comprensibile l’iniziale timore manifestato dai bambini, poiché sicuramente non hanno un aspetto rassicurante e poi secondo la leggenda pare che rappresentino una sorta di antagonisti di Babbo Natale e, quando scendono dal camino, non è per consegnare doni ma per intimidire e punire. Ecco spiegata la strizza espressa dai bambini. Ma la loro tradizione è, in realtà, molto profonda ed antica. Risale, infatti, alla figura di San Nicola, a cui è strettamente legata. Ecco spiegato il motivo per cui questi strani personaggi sfilano per le strade durante il periodo dell’Avvento.
Si narra che l’origine di questa strana tradizione sarebbe stata individuata in un villaggio alpino dove c’era grande povertà e gli abitanti, aiutati dal diavolo in persona, si camuffarono essi stessi in demoni con corna e pellicce allo scopo di ritrovare la ricchezza smarrita. Ma la strana alleanza diavoli-abitanti si trasformò in una maledizione, spezzata solo da San Nicola che, combattendo contro Belzebù, lo cacciò via per sempre dal villaggio.
Questa è la storia leggendaria che in pratica viene celebrata nei Paesi alpini per tramandare la tradizione dei diavoli delle Alpi. Così, in prossimità del Natale, nei paesini del Sud Tirolo, in Valcanale ed in altri Paesi di lingua tedesca, i Krampus si riversano in strada, di giorno e di notte, manifestandosi soprattutto ai bambini che li aspettano con ansia e timore.
Mai i bimbi non vengono colti di sorpresa, perché i diavoli delle Alpi annunciano il loro arrivo tramite grossi campanacci legati in vita ed al collo. Man mano che il loro tintinnio si avvicina, aumenta l’adrenalina: i Krampus sono arrivati! C’è da sottolineare che trascorso quell’attimo di paura, per i bambini è una gran festa. Anche perché non è da questi personaggi della tradizione che devono temere qualcosa, ma dagli esseri umani in carne ed ossa.