Pd e 5 Stelle pappa e ciccia ma Renzi non ci sta

L’alleanza fra i due partiti che compongono la maggioranza è ormai una realtà ma le elezioni si prevedono difficili e cruente. In determinate città le imposizioni dall’alto non sono piaciute perché la base vedeva di buon occhio la candidatura di persone legate al territorio e non i soliti imposti da Roma. Matteo Renzi minaccia di correre da solo se non ci sarà un confronto serio col Pd. Che non ci sarà.

Roma – Raggiunto l’accordo tra PD e M5S per le elezioni suppletive capitoline. Conte esce fuori dalla competizione a Siena dove entra Letta a gamba tesa. Il collegio alla Camera di Roma-Primavalle è stato abbandonato da Emanuela Del Re (M5D), nominata inviata speciale dell’Ue nel Sahel. Il collegio della città del Palio, invece, rimane libero perché Pier Carlo Padoan, a fine 2020, è stato nominato Presidente di Unicredit.

Il patto e lo scambio di sostegno fra PD e Grillini è cosa fatta. I 5Stelle appoggeranno il candidato PD a Siena ed il PD farebbe altrettanto col candidato 5Stelle a Roma. Nelle intenzioni l’alleanza dovrebbe blindare i due candidati. Almeno cosi pensano i partner politici del centro-sinistra.

E’ opportuno però ricordare che alle politiche del 2018 proprio a Siena, l’intera formazione guidata dal PD ottenne il 36,1%, il centro-destra il 32,2%, i 5Stelle il 22,3%. Nel collegio di Primavalle invece i 5Stelle capeggiati da Del Re vinsero col 34%, il centro-destra raggiunse il 32,9%, il centro-sinistra il 23,8%.

Da allora, oltre alla nascita di Italia Viva, c’è da mettere in conto la crisi del M5S e la tendenza a maggiori consensi, secondo i sondaggi, del centro-destra. Ci sono dunque fatti nuovi e le sorprese non si faranno attendere. Letta, nonostante tutto, continua a guardare ai voti a due cifre dei 5Stelle, piuttosto che alle briciole di Italia Viva.

Il malessere che sta serpeggiando e diffondendosi sempre di più fra le fila della sinistra nostrana nasce nello stesso territorio e proviene sia dagli iscritti di Italia Viva che dal resto dell’area sinistrorsa, parte del Pd compreso. Quella parte che rema contro la candidatura del segretario imposta dal vertice.

E’ purtroppo l’eterno problema che si registra in ogni competizione elettorale in cui i nomi imposti dall’alto non vengono mai accettati di buon grado dalla base. Il motivo è semplice. In questi casi tali imposizioni vengono interpretate come un atto di arroganza da parte dei vertici nazionali e regionali che cosi facendo umiliano l’impegno nel territorio di tanti iscritti, simpatizzanti e militanti dei singoli partiti.

Il vero problema è che l’accordo tra DEM e pentastellati, è stato siglato senza avere consultato Renzi (che è pure toscano) ed il gruppo locale Italia Viva. Qualcuno, a bassa voce, nel PD, non nasconde che avrebbe preferito un candidato del luogo, legato al territorio. E i nomi non sarebbero mancati.

Renzi, comunque, chiede maggiore rispetto e non la manda a dire: “…Se qualcuno, della coalizione, vuole i nostri voti ce li chieda esplicitamente – ha detto il buon Matteo – insomma si rapporti con Italia Viva e discutiamoSe Letta vuol fare un accordo col M5S, noi andiamo da soli. Se vogliono i nostri voti ce li chiedano. Appoggiarsi ai 5 Stelle è un errore politico. Il PD la smetta con questa sudditanza culturale nei confronti dei M5S…”.

Peraltro l’altra anomalia riguarda i 5Stelle in Consiglio Regionale dove i rappresentati del partito di Grillo sono all’opposizione della giunta PD-IV. Tanto ormai pur di screditare l’azione politica dei Renziani va bene tutto.

Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale, parla senza mezzi termini “…Non vi è alcuna preclusione a discutere con il PD, sempre se i DEM sono disponibili a parlare con noi. Infatti se sono disponibili a ritirare il nome di Letta io personalmente – sottolinea Scaramelli non avrei problemi a scegliere un candidato insieme al PD, purché sia del territorio ed abbia rappresentatività e competenza…”.

Brutta situazione che pare stia peggiorando di giorno in giorno. Non saranno elezioni semplici per la Sinistra che in ogni angolo di strada potrebbe trovare un ostacolo.

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