I veleni che distruggono falde e terreni

Dai rifiuti tossici e nocivi sino alle scorie nucleari non c’è scampo per suolo, sottosuolo e falde acquifere. I terribili agenti inquinanti stanno mettendo a dura prova le difese del pianeta e ammalano tutte le creature viventi, esseri umani compresi. Si fa ancora troppo poco per prevenire ma anche per reprimere chi intende distruggere il nostro già triste futuro.

Roma – L’inquinamento del suolo, fra i tanti patiti dall’ambiente, è quello di cui si parla meno, ma è quello più infido perché invisibile, silenzioso. Invece tale tipologia di agente patogeno è in lenta ma inesorabile crescita. I suoi effetti sono disastrosi per la salute degli esseri viventi. Il suolo è un sistema ecologico molto complesso dove vivono in equilibrio organismi animali e vegetali e che è facilmente contaminabile dall’azione dell’uomo.

Questo grande eroe ha provocato effetti disastrosi con varie sostanze: dai prodotti chimici, ai rifiuti tossici e nocivi, fino ad arrivare agli scarti di attività nucleari. In questo modo si è alterato l’equilibrio fisico, chimico e biologico del territorio inquinandone il sottosuolo e le falde acquifere sotterranee, da cui sono scaturiti veri e propri disastri ambientali.

Le principali attività umane responsabili dei danni all’ambiente sono diverse. Ne ricordiamo alcune: quelle industriali, i cui scarti di composti chimici vengono sversati nel sottosuolo; quelle agricole e dell’allevamento intensivo che con fertilizzanti, pesticidi, diserbanti contaminano il suolo e provocano la morte di certi insetti che fanno bene all’ambiente;

l’interramento di rifiuti e scorie radioattive, l’abbandono di rifiuti elettronici, il percolato proveniente da discariche abusive o non controllate; i trasporti e le attività di riscaldamento, da cui scaturiscono le polveri sottili che si depositano sul suolo e vengono inalate dagli essere umani provocando gravi danni alla salute.

Molti studi scientifici hanno dimostrato la correlazione tra salute dell’uomo e inquinamento. Mal di testa cronici e ciclici, irritazioni delle mucose, asma cronica e problemi respiratori sono gli effetti meno dannosi.

Invece, l’esposizione, ad esempio, prolungata a sostanze nocive come il cromo, il piombo, il mercurio o il benzene, possono causare effetti deleteri all’organismo, con la crescita dell’incidenza di tumori e leucemie, spesso letali.

I terreni inquinati possono però essere riqualificati grazie alla loro bonifica

Esistono rimedi contro l’inquinamento del suolo? L’unico modo sembrerebbe consistere nell‘attività di bonifica. La tecnologia del settore ha fatto passi da gigante. Esistono, infatti, sistemi elettromeccanici in grado di rimuovere dal sottosuolo le sostanze dannose e contaminanti.

Oppure un altro rimedio sarebbe quello di riversare nel sottosuolo dei microrganismi abili nell’ingerire le sostanze inquinanti che vengono, dunque, smaltite in modo sicuro.

Ma sono solo toppe, che non offrono una soluzione al problema. La vera mission, che dovrebbe essere in cima alla lista delle cose da fare nell’agenda politica di un governo responsabile, è la prevenzione.

Per attuare una politica siffatta è necessario un radicale mutamento dell’attuale sistema di produzione e consumo. Quindi un contrasto alle attività illecite, con pene certe ed espiate e, inoltre, fornire all’industria dei metodi di lavorazione e smaltimento più sostenibili nel lungo termine.

Solo che i Governi parlano bene e razzolano male: sono pronti a sposare, sulla carta, qualsiasi causa che riguardi la lotta all’inquinamento ambientale e al cambiamento climatico, tanto le chiacchiere non costano nulla. Per il resto, solo fumo.

I vari summit che si sono tenuti non hanno, finora, sortito nessun effetto chiaro, trasparente e concreto, ma offerto solo indicazioni generiche, in una sorta di sagra delle buone intenzioni.

Vedremo che fine faranno i flussi di denaro della transizione ecologica previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Qualche maligno ha spifferato che una parte sostanziosa del piatto andrà a quelle aziende che finora hanno inquinato, come Eni o Enel e che il Governo italiano, pare, non abbia intenzione di sospendere o vietare le trivellazioni nei nostri mari. Come volevasi dimostrare.

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