Mentre il Governo ha varato la manovra per limitare i disagi dei piccoli proprietari di immobili costretti ad affittare casa perché impossibilitati a rientrare nel possesso della propria, milioni e milioni di euro vanno in fumo con le auto blu il cui numero è aumentato. Un Natale di ristrettezze e restrizioni ma non per tutti.
Roma – La situazione pandemica non lascia ben sperare, soprattutto nelle scuole. Tanto che 10mila classi su 400mila sono tornate in Dad. I presidi lanciano l’allarme. Allo stesso tempo si pensa di istituire un fondo di solidarietà per i piccoli proprietari che si sono dovuti affittare un immobile, a causa del blocco degli sfratti. Nessuna notizia invece sulla proposta di legge che dovrebbe stroncare il triste fenomeno delle occupazioni illegali di abitazioni con i proprietari che non possono tornare nel possesso del loro bene immobile.
Nel dettaglio arriva un parziale rimborso per chi ha ottenuto una convalida di sfratto per morosità, ma non ha potuto metterla in esecuzione a causa della sospensione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, decisa con uno dei D.L. Covid. La condizione è che non si devono possedere più di due immobili.
In sostanza con un emendamento alla manovra economica si stabilisce che il fondo avrà una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2022 ed erogherà contributi ai proprietari di casa che non possono tornare in possesso del loro immobile per sospensione dell’esecuzione, fino ad un massimo di 16 mesi. L’importo sarà pari al 50% del canone, ma non oltre 6.400 euro. Briciole ma meglio di nulla in una Paese dove la proprietà privata sembra una maledizione.
Mentre si tesse la rete della manovra finanziaria, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla XIV Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia nel mondo. Durante il suo intervento sono stati toccati diversi punti, dalla pandemia fino al ruolo che deve avere l’Unione Europea in questo momento storico.
È l’ultima volta che il Capo dello Stato parteciperà a questo evento, per lo meno in veste di Presidente della Repubblica. Per questo motivo, prima di congedarsi, ha voluto a salutare e augurare buone feste a tutti gli ambasciatori.
Altro problema di difficile soluzione, tipico del Bel Paese, sono le auto blu. Ce ne sono ancora troppe e costano un sacco di soldi. I veicoli pubblici in dotazione a politici e in uso ad alti funzionari dello Stato o della stessa pubblica amministrazione ai vari livelli, rappresentano uno spreco di denaro pubblico che non ha rivali. Nonostante le promesse di una drastica riduzione del parco macchine il numero delle vetture è lievitato considerevolmente anziché diminuire. Dunque a che gioco giochiamo?
I numeri parlano chiaro: nel primo semestre del 2021 si è raggiunto il tetto record di 564.220 autovetture al netto dei veicoli di servizio, con un aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il record raggiunto, vergogna a parte, consolida la presenza dell’Italia al top della classifica dei Paesi che utilizzano le “auto blu” pagate dai contribuenti.
Nel frattempo sale la temperatura del termometro politico a causa delle continue verifiche della penetrazione dei partiti nel tessuto sociale utile per sentire i battiti dell’elettorato. Un eletorato che si va assottigliando ogni giorno di più e che non lascia ben sperare per le prossime politiche. Il Pd si classifica ancora primo nei sondaggi, anzi cresce di oltre un punto (1,1%) nel giro di due settimane. Secondo i dati aggiornati al 16 dicembre, infatti, il Partito Democratico passa dal 20,6 al 21,7%.
Fratelli d’Italia segue con quasi un punto e mezzo di differenza (1,4%), nonostante una crescita che va dal 19,7% al 20,3%, mentre la Lega chiude il podio dei partiti politici a quota 18,8% e si classifica terzo partito, sostanzialmente stabile come nei sondaggi di due settimane prima.
Chi arretra è il M5S che perde esattamente quanto ha guadagnato il Pd, cioè l’1,1% e scende al 14,6%. Bene, invece, Forza Italia con l’8% (+0,4%). Stabile Azione di Calenda al 3,4%. Italia Viva passa dal 2,6% al 2,2% e resta davanti a Sinistra Italiana e Verdi, entrambi al 2%. Art.1 all’1,9%, mentre +Europa è all’1,5%.
In definitiva nella maggioranza di Governo la componente giallorossa risulta essere la più solida secondo i sondaggi, sia rispetto a quella centrista (IV/Azione/+Europa) che a quella di centrodestra.