Il Governo spende in armi, munizionamenti, addestramento e spese militari in genere, comprese quelle della basi americane, più soldi di quanto prevede. Milioni e milioni di euro mentre aumentano povertà e disoccupazione. In un momento in cui la ripartenza è ormai come L’Araba Fenice, che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa.
Roma – “Continuiamo così, facciamoci del male!”, si potrebbe dire tanto per parafrasare la celebre battuta di Nanni Moretti nell’altrettanto celebre film “Bianca” del 1984. Era un modo ironico per rendere omaggio al famoso dolce viennese, la Sacher Torte, di cui l’attore e regista è stato sempre ghiotto. Solo che qui non si tratta di delizie dolciarie, ma ci si riferisce alle spese militari che il nostro Governo cerca, con furbizia, di nascondere sotto il tappeto. Esborsi pubblici di molto superiori ai rendiconti che poi vengono resi noti. Come se non bastasse, e con i tempi bui che corrono, sono stati previsti budget di spesa superiori a quelli stanziati.
Questa delle armi è l’unica cosa che cresce nel nostro Paese insieme alla povertà e alle preoccupazioni dei cittadini, mentre sugli altri comparti della vita sociale ed economica meglio stendere un velo pietoso. Eppure la pandemia avrebbe dovuto insegnare qualcosa ai Decisori politici ed istituzionali! Ovvero che le maggiori risorse andrebbero investite nella scuola, sanità e nel welfare state. Invece no, tetragono ai richiami della realtà, il Governo ha deciso di aumentare senza sosta l‘onorario militare.
L’Osservatorio MILEX, un progetto nato nel 2017 per realizzare un rapporto annuale sulle spese militari italiani, ci ha informato che nell’anno in corso il Ministero della Difesa si troverà in cassa ben 25,8 miliardi di euro, un +5,4% rispetto all’anno scorso, pari ad un aumento di 1,3 miliardi di euro.
Prima delle festività natalizie il Parlamento, a scatola chiusa, ha approvato gli ultimi cinque decreti proposti dal ministro. L’ennesima burla verso una istituzione i cui rappresentanti, ormai, si comportano verso il Governo come i Vassalli coi propri Signori durante il Feudalesimo.
Ci siamo dati alle pazze spese: proiettili di precisione per i cannoni semoventi dell’Esercito, un avamposto di comando per le missioni all’estero dell’Aeronautica e una piattaforma di addestramento per gli incursori della Marina.
A prima vista l’aumento delle risorse per l’Esercito potrebbe sembrare un contributo per il lavoro svolto durante la pandemia per la distribuzione dei vaccini e quant’altro. In realtà l’aumento scaturisce dai piani militari che, invece, costano molto: ben 23 per un totale di 12 miliardi di euro. E poi proiettili di precisione e piattaforme altamente specializzate.
Alla fine della fiera i conti sembrano non tornare. Infatti la spesa militare supera quella del Ministero della Difesa. Questo succede per le acrobazie in punta di diritto e di finanza di cui sono maestri i nostri governanti. Ad esempio il fondo per le Missioni militari all’estero fa parte di quello dell’Economia e Finanze, i fondi per acquisizione e sviluppo di sistemi d’arma in quello dello Sviluppo Economico. Insomma, è un po’ come fare il giro delle sette chiese alla ricerca affannosa del bilancio con tutte le spese a rischio di non raccapezzarsi.
Comunque alla fine si arriva alla famosa cifra di 25,8 miliardi di euro, in cui sono inclusi anche parte del costo delle basi statunitensi, gli ammortamenti dei mutui sulla spesa per armamenti del Ministero dello Sviluppo Economico e le pensioni militari.
Qualcuno dovrebbe spiegare a noi comuni cittadini che scopo ha spendere tanti soldi per armamenti vari e per l’addestramento militare? Cosa deve succedere ancora per farci capire che è bastato una minuscola, infida, entità biologia come il Coronavirus, per terrorizzare il mondo intero? A cosa sono servite le armi militari a nostra disposizione contro questo velenoso nemico? Quindi al bando elmetti, fucili e quant’altro e più risorse per la crisi climatica, la scuola, il welfare state. Altro che.