Salassi in vista: il Fisco chiede quattrini

La dichiarazione dei redditi è un appuntamento a cui tutti i cittadini, specie di questi tempi, rinuncerebbero volentieri. Quest’anno qualche novità fra le spese sanitarie ma nulla che abbia a che fare con reali agevolazioni per il contribuente. Considerando la mancata ripartenza dell’economia e la contrazione dei mercati. Anche i consumi tendono al ribasso mentre la povertà aumenta in maniera esponenziale.

Roma _ Aria di esborsi, aria di tasse. Quest’anno l’appuntamento con il Fisco rischia di essere letale, con le ristrettezze imposte dalla crisi epidemica, da cui non siamo mai usciti fuori, e dal conflitto bellico in atto. Le spese sanitarie sono una delle voci più importanti da inserire in dichiarazione dei redditi, soprattutto per chi ha un’età un più avanzata o si trova in uno stato di salute precario. Certamente sono una spesa che incide in termini di detrazioni fiscali e quindi è importante essere informati anche laddove la dichiarazione sia compilata con il modello 730/precompilato. Vediamo nel dettaglio.

In sede di dichiarazione, come ricordato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, si possono portare in detrazione il 19% dei costi sostenuti per spese mediche, su prestazioni rese da un medico generico incluse quelle per visite e cure di medicina omeopatica, l’acquisto di medicinali anche omeopatici da banco e con ricetta medica, le prestazioni specialistiche, le analisi, le indagini radioscopiche, le ricerche e applicazioni, terapie e prestazioni chirurgiche, nonché i ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici.

Detraibili anche le spese per il trapianto di organi, le cure termali escluse le spese di viaggio e soggiorno, l’acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi sanitarie). Inoltre, sono detraibili, nella stessa misura del 19%, le seguenti spese di assistenza specifica: assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera), le prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona, così come le prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo, quelle rese da personale con la qualifica di educatore professionale e da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.

Tutte queste spese possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi per l’importo eccedente 129,11 euro. Qualora le spese sanitarie superino, nell’anno, il limite di 15.493,71 euro, le detrazioni potranno essere ripartite in quattro quote annuali di pari importo.

In primo luogo occorre ricordare che, laddove si utilizzi il modello 730/precompilato, sono già presenti tutte le spese sostenute presentando il proprio codice fiscale all’atto del pagamento. Si tratta, dunque, di ticket, dispositivi medici CE, prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, visite mediche, prestazioni diagnostiche, strumentali e chirurgiche, ricoveri ospedalieri al netto del comfort, certificazioni mediche, così anche le altre prestazioni sanitarie come, ad esempio, quelle rese da psicologi o infermieri.

Pertanto rientrano tra i costi detraibili le spese sostenute e comunicate, ad esempio, dalla struttura ospedaliera entro la cui struttura sono state effettuate le cure, così come le spese veterinarie o per l’acquisto di farmaci veterinari comunicate dal medico che ha effettuato le cure sull’animale domestico.

Negli ultimi 2 anni si è stati costretti, abituandoci ad utilizzare gli strumenti informatici, a tenere sotto controllo le spese sostenute, a partire dal Cash-Back sino allo Spid e al sistema informatico della Tessera Sanitaria accessibile proprio con lo Spid, Carta di Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

Il fattore positivo è che all’interno del sistema è possibile accedere all’opzione “opposizione spese sanitarie” o “consultazione spese sanitarie”, così da verificare tutte le informazioni che sono state trasmesse dai soggetti obbligati in cui sono state pagate le spese, come farmacie, medici, ottici, veterinari, ed altro.

Sarà possibile visualizzare la “somma restituita” con l’indicazione di eventuali rimborsi, storni o note di credito che sono state emesse e che saranno disponibili dal 30 aprile prossimo.

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