Il medico sospeso dal proprio Ordine professionale non demorde e reitera in Tv la propria posizione di No-Vax e al momento afferma che rifarebbe quanto oggetto di denuncia. Così facendo rischia l’imputazione per tentata truffa ai danni dello Stato. Adesso l’ultima parola spetta alla Procura.
Biella – La vicenda del braccio di silicone per farsi vaccinare senza bucarsi l’arto vero ha indubbiamente fatto scalpore in tutto il mondo. Che poi quel braccio finto appartenesse a un medico ha reso l’episodio ancora più eclatante colpendo l’opinione pubblica che si è subito schierata in due opposte fazioni: chi è d’accordo con Guido Russo, 57 anni, medico chirurgo, specialista in odontoiatria, no-Vax e no- Green pass, e chi no.
La vicenda risale al 2 dicembre scorso quando il dottore, già sospeso dall’esercizio professionale perché non vaccinato, si presentava presso l’Hub di Biver Banca di Biella per sottoporsi, si fa per dire, all’inoculazione del siero antivirale. In effetti l’odontoiatra si sarebbe recato presso il centro vaccinale per ottenere, di frodo, il Green-pass atteso che di vaccinarsi non ne aveva affatto intenzione.
Russo credeva di farla franca, forse ingenuamente, ma non è stato cosi. E’ bastata un’infermiera attenta per sgamare il grossolano trucco del professionista:
”…Se ne sarebbe accorto qualsiasi infermiere – dice Filippa Bua, l’infermiera di turno nell’Hub-vaccinale – all’apparenza sembrava un palestrato, con il petto e le braccia gonfie, ma subito mi ha insospettito la strana posizione della mano, all’inizio pensavo avesse una protesi… Poi ho controllato il colore della pelle che aveva sulla spalla e l’ho confrontato in un istante con quello del viso e della mano, e non quadrava. Così quando ho toccato il braccio per tastarlo prima dell’iniezione mi sono accorta che era gommapiuma…”.
Una volta scoperto il medico biellese avrebbe cercato anche di sminuire la messinscena buttandola sullo scherzo: ”…Vorrà mica che abbia tutti questi pettorali – diceva Russo all’infermiera basita – non voglio fare il vaccino ma ho bisogno del Green pass per lavorare…”.
L’odontoiatra avrebbe chiesto alla donna in camice bianco di chiudere un occhio ma vista l’irremovibilità dell’operatrice sanitaria avrebbe cercato anche di impietosirla. Tutto inutile. Filippa Bua si recava immediatamente dal medico di turno con il quale redigeva un verbale di servizio subito trasmesso alla competente autorità sanitaria locale. Da qui all’intervento dei carabinieri il passo è stato breve.
I militari, infatti, hanno depositato in Procura una relazione a seguito della denuncia della vicenda da parte dell’Asl territoriale. L’ipotesi di reato è pesante: tentata truffa aggravata ai danni dello Stato. E siccome la notizia era e rimane ghiotta, decine di giornalisti e fotoreporter si sono messi alla ricerca di Guido Russo che hanno scovato nella sua casa di Bioglio, frazione San Francesco, in provincia di Biella, dove vive con la sua compagna.
Alla vista dei cronisti l’uomo è sbottato: ”…Mi avete rovinato la vita – ha urlato il medico ai cronisti – andate via…”. Il professionista usciva di corsa dalla sua villetta e si recava presso la locale stazione dei carabinieri. Dopo pochi minuti il medico usciva dalla caserma scortato dai militari che lo accompagnavano a casa:”…Io non ho più nulla da dire – ha aggiunto Russo – parlate con il mio avvocato…”.
Che il dottore fosse un agguerrito no-Vax e no-Green Pass lo sapevano tutti, sia in paese che nell’ambito dei pazienti dello studio di Biella dove Russo aveva affisso sulla porta d’ingresso un cartello con la scritta “l’esibizione del Green pass è puramente volontaria”.
Ovviamente una provocazione bella e buona atteso che per accedere negli studi medici il certificato verde non è obbligatorio. Pare anche che l’odontoiatra non sia nuovo a problemi giudiziari. Nel 2016 l’odontoiatra era stato denunciato ai carabinieri del Nas assieme ad un odontotecnico che esercitava abusivamente nel suo gabinetto dentistico di Valle Mosso, sempre in provincia di Biella.
In quell’occasione lo studio sarebbe stato sequestrato. Adesso anche l’Ordine dei Medici farà i suoi passi: ”…Un’azione come questa sarebbe grave compiuta da chiunque – ha evidenziato Franco Ferrero, presidente dell’ente ordinistico biellese – ma è ancora più grave perché offende la nostra professione e il nostro ordine. È una mancanza di rispetto verso chi in questi due anni di pandemia ha lavorato con abnegazione e spirito di servizio, anche a scapito della propria salute…”.
Intanto l’uomo dal braccio di gomma continua a far parlare di sé in Tv, alternando comparsate come ospite da Barbara D’Urso e da Massimo Giletti che dicono di essersi accaparrata l’esclusiva riconoscendo, almeno cosi pare, un cachet all’ex medico no-Vax che non demorde:
“…Per il momento non mi sono pentito, lo rifarei – ha detto Russo davanti alle telecamere – la mia intenzione era provocare una reazione locale al fine di sostenere il mio pensiero. Facendolo ho messo a rischio la mia famiglia, il mio lavoro, il mio futuro. Se l’ho fatto un motivo ci sarà? Mi è dispiaciuto che, prima di conoscere i miei motivi, io sia stato giudicato...”.
L’ultima parola spetta alla Procura.