Ormai non c’è più un limite alla contraffazione: dai vestiti ai farmaci, dai cibi al vino, dalle borse alle proteine per palestra, specie in rete ci vengono rifilate schifezze di ogni tipo. Non facciamoci ingannare dal prezzo, controlliamo bene e se abbiamo dubbio denunciamo chi tenta di fregarci attentando alla nostra salute.
Roma – Nel mondo della produzione a ciclo continuo, per soddisfare il bisogno compulsivo del consumatore, si sta diffondendo rapidamente quella delle merci contraffatte. Non è certo un fenomeno sorto negli ultimi tempi, ma ultimamente ha raggiunto cifre da far accapponare la pelle.
Si parla di 10 mila tonnellate di merce sequestrata l’anno scorso, più o meno 6 milioni di pezzi. Un fenomeno che colpisce, particolarmente, il nostro Paese per i danni economici che subisce il nostro Made in Italy ma che estende i suoi deleteri effetti un po’ dappertutto, soprattutto per quanto riguarda la salute, in primis dei bambini.
Questo mercato ha avuto una notevole spinta in seguito all’aumento vertiginoso dell’e-commerce durante la pandemia. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli svolge la propria attività esclusiva negli spazi doganali.
Con la produzione globalizzata in Europa si è verificato in misura sempre maggiore che la merce contraffatta arriva in Italia, dopo aver ottenuto potenziali sdoganamenti, utilizzando le rotaie o la strada. Gran parte della merce sequestrata è proveniente dalla Cina. Senza dimenticare il ruolo strategico di Hong Kong e, negli ultimi anni dei Paesi dell’Est europeo, tra cui primeggia la Bulgaria.
Anzi, secondo gli esperti delle Dogane, il lavoro sulla merce taroccata viene completato in Paesi molto vicini all’Italia e la Cina sembra passare in secondo piano. Quando siamo in giro al supermercato o per negozi o, ancora, per i mercati rionali e ci si sofferma davanti alle bancarelle, siamo pur certi di trovare merce fuori legge.
Non è solo voce di popolo che, come recita la tradizione popolare, è anche voce di Dio, a significare che opinioni e giudizî popolari, o comunemente accettati, devono o possono ritenersi veri e giusti. Ma il timore è stato espresso dal direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna.
L’alto funzionario, in Commissione parlamentare d’inchiesta sulla tutela dei Consumatori e degli Utenti, ha reso noti i prodotti contraffatti scoperti e quelli più dannosi. Pensate un po’ quando si utilizza un profumo adulterato o un dopobarba si rischia di mettersi in viso e sulla pelle ingredienti rivoltanti e dannosi come urina di animali, utilizzata per dare il colore paglierino.
L’elenco prosegue col vino, che contiene tutto, fuorché uva ma che è provvisto di sostanze con alti livelli di tossicità. Inoltre partecipano al campionato/campionario delle schifezze alcuni tipi di pesce congelato. Risulta infatti che in alcune catene di distribuzione si vende lo squalo per pesce spada.
Oppure al posto delle cernie è facile trovare pesci di fiumi del Sud Est asiatico, in cui viene sversato qualsiasi tipo di veleno. Sono stati sequestrati farmaci utilizzati per la cura di alcune disfunzioni, prodotti con la vernice che si usa per le strisce blu stradali.
A questo sporco gioco non sono sfuggiti nemmeno i vaccini. A proposito dei quali Minenna ha concluso:
“…C’è stato un momento critico durante il quale giravano vaccini contraffatti. Trattasi di merce rara o per la quale c’è una difficoltà di approvvigionamento, perché c’è una qualche barriera. In Italia i farmaci si acquistano in farmacia ed alcuni con la prescrizione medica…”.
Non potevano mancare all’appello i giocattoli, che manifestano forti criticità: spesso sono costruiti con materiali radioattivi. La contraffazione senza dubbio più pericolosa riguarda le medicine. Tanto è vero che lo scorso aprile anche l’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, aveva palesato molte preoccupazioni al riguardo.
Se qualcuno vuole superare questa barriera, oltre a compiere un illecito, entra in un mondo dove nella migliore delle ipotesi si è comprato il nulla, un farmaco senza principio attivo, ma nella peggiore uno con prodotti nocivi per la salute.
Come cittadini/consumatori possiamo senz’altro aumentare la soglia della nostra attenzione. Ad esempio, tralasciando tutta quella merce dalla dubbia provenienza o senza marchio CE, sia se si tratta di prodotti costosi, sia che vengano venduti a minor prezzo.
Perché senza la certificazione idonea, la merce potrebbe essere pericolosa e fuori legge. Va, quindi, assolutamente esclusa dalle nostre scelte.
Ma la parte più importante la dovrebbero fare gli Stati e le Istituzioni preposte al controllo ed al monitoraggio di ciò che viene prodotto. Ed infine le aziende che dovrebbero evitare scorciatoie per aumentare i profitti.