Chiamatele agevolazioni ma sempre di pagamenti a scoppio ritardato si tratta. Ancora rottamazioni di cartelle, altre cartelle in arrivo, ulteriori dilazioni e incentivi per le auto elettriche mentre gli italiani stanno peggio di prima. La protesta molta in tutto il Bel Paese e il fronte del No non riguarda soltanto vaccini e lasciapassare. Il disagio è molto più profondo ed ha radici diverse, per chi non l’avesse ancora capito.
Roma – Ancora toppe per il Fisco ma di riforma vera e propria nemmeno a parlarne. Intanto il Consiglio dei Ministri ha approvato nei giorni scorsi un Decreto Legge nel quale sono contenute diverse importanti misure in materia fiscale. In particolare sono stati riammessi nei termini i contribuenti decaduti dalla “rottamazione ter, saldo e stralcio”.
In sostanza il versamento delle rate da corrispondere nell’anno 2020 e di quelle da corrispondere il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021, ai fini delle definizioni agevolate, è considerato tempestivo e non determina l’inefficacia delle stesse procedure se effettuato integralmente entro il 30 novembre 2021. Più tempo anche per le cartelle notificate nel periodo dal 1° settembre al 31 dicembre 2021.
Viene prolungato a 150 giorni dalla notifica, in luogo di 60, il termine per l’adempimento spontaneo delle cartelle di pagamento notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021. Fattore molto importante è che fino allo scadere del termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l’agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito.
Inoltre per il piano di rateizzazione già in essere prima dell’inizio del periodo di sospensione della riscossione, viene esteso da 10 a 18 il numero delle rate che, se non pagate, determinano la decadenza dalla dilazione concessa.
Rifinanziato anche il fondo auto-motive, incrementato di 100 milioni di euro per l’anno 2021. Ma gran parte dei soldi sono stanziati per le auto elettriche e per quelle a bassissime emissioni. Per gli immobili storici sono stati previsti diversi bonus (in pratica un credito d’imposta) del 50% per le opere di restauro e altri interventi conservativi effettuati nel 2021 e nel 2022.
Il bonus potrà essere concesso fino al limite di spesa di 100.000 euro per ogni immobile di proprietà di persone fisiche, non solo per il restauro in senso stretto ma anche per la realizzazione di impianti e la rimozione di barriere architettoniche. Il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione o essere ceduto.
Prorogata la Cig Covid di altre 13 settimane per le piccole imprese in vista della scadenza del blocco dei licenziamenti del 31 ottobre, così come i congedi al 50% per i genitori con figli under 14 in Dad e quelli non retribuiti con figli tra i 14 e i 16 anni.
Rifinanziato fino a fine 2021 il Reddito di Cittadinanza con 200 milioni di euro, con forti tensioni al CdM. Il Movimento 5 stelle pro e la Lega contro. Infatti è stato deciso di che se ne discuterà in altra sede, quando dovrà essere approvata la legge di Bilancio e, proprio allora, si deciderà cosa fare per i prossimi anni.
Attenzione agli effetti delle sospensioni lavorative, in quanto sono previste sanzioni per chi, nel luogo di lavoro, è sprovvisto di Green pass. Non spettano, in tal caso, ferie e contributi, così come il TFR, per i giorni di assenza ingiustificata del lavoratore che non può accedere in azienda perché sprovvisto di certificazione verde.
Oltre allo stipendio non verrà erogata qualsiasi altra componente della retribuzione, anche di natura previdenziale, a carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario, previsto per la giornata di lavoro non prestata.
Dunque nel caso in cui il lavoratore acceda comunque nel luogo di lavoro, pur non avendo il Green pass, il datore di lavoro deve effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell’applicazione della sanzione amministrativa, che va da 600 a 1.500 euro. Quella che incomincia oggi sarà l’ennesima settimana pesante.