Dietro gli acquisti online truffe a raffica

Polposta e carabinieri avvisano che le truffe specie quelle in danno di anziani stanno aumentando in maniera esponenziale rispetto al 2020. Complice questo maledetto virus che ci costringe a stare di più davanti al Pc. Occhio ai finti bancari: sono criminali pronti a fregarci i soldi del conto corrente e carte di credito.

Roma – Ormai sono due anni che conviviamo col quel bastardo del Coronavirus, un minuscolo agente infettivo che si sta divertendo alle nostre spalle. Un divertimento macabro come ben sappiamo. E si nasconde per esibire il suo ghigno mefistofelico, con cui sta dettando tempi e modi della nostra vita. A noi non resta che abbozzare ed adeguarci ai cambiamenti imposti dal Governo.

Nel periodo del lockdown si sono utilizzati con maggiore frequenza i device informatici a nostra disposizione, sia per motivi di smart working, che per la dad e gli acquisti online. In questo modo siamo stati più esposti ad attacchi e truffe informatiche, in netto aumento rispetto al 2020.

Lo ha reso noto la Polizia Postale e delle Comunicazioni diffondendo i dati al riguardo. E non c’è da stare allegri. Per quanto riguarda la cybersecurity sono stati registrati 5.434 attacchi ad infrastrutture sensibili e 110.524 alert per minacce a sistemi informatici.

Con la pandemia in aumento i furti dei dati personali e bancari: si parla di 18 mila casi. Inoltre sono stati oscurati 471 siti e denunciate 39 persone per terrorismo. Infine 110 sono state le denunce nei riguardi di No-Vax e No-Green Pass.

Com’era ovvio che accadesse, durante il lockdown, una larga maggioranza di cittadini si è dedicata anima e cuore allo shopping online. Anche perché, ormai, esiste una piattaforma per ogni tipo di acquisto. Se si fa un giro sul web se ne incontrano veramente tante: da Booking.com ad Amazon, da Zalando a E-bay, senza dimenticare i vari Etsy, ePrice, AliExpress ed Expedia… Ed é solo la punta dell’iceberg e già mi viene il mal di testa.

Se c’è stata offerta questa possibilità con le nuove tecnologie informatiche, ecco l’altra faccia della medaglia: le truffe online sempre in agguato. Ai dati diffusi dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni si è aggiunto il bilancio annuale stilato dall’Arma dei Carabinieri che si avvale dei dati dei singoli comandi provinciali. La sezione generale di Roma, grazie ai suoi tecnici, ha provveduto ad aggregarli per poi rielaborarli e fornire un report che descrive l’andamento nazionale del fenomeno.

La crescita degli acquisti online è stata spaventosa: raddoppiata rispetto al 2018 e triplicata se si fa il confronto col 2014. In contemporanea sono cresciuti anche i furti telematici, in maniera esponenziale, soprattutto nell’ultimo periodo. Sembra un paradosso, ma pare che essi, nell’ultimo biennio, siano cresciuti più degli acquisti effettuati.

Dai dati diffusi è emerso che a livello nazionale, si è verificato nell’anno appena trascorso un aumento del 4,35% di truffe online rispetto al 2020. Secondo gli analisti il dato sembrerebbe insignificante, ma assume pregnanza se confrontato con l’anno 2019, rispetto al quale i casi registrati si sono attestati su una crescita del 39,13%.

Sono stati diffusi anche i modi con cui avvengono le truffe. Quello più banale è anche il più diffuso. Ad esempio, chi vende e chi compra si mettono d’accordo per una transazione. La merce viene inviata ma non il corrispettivo in denaro. Il report ha messo in evidenza come si stia diffondendo anche il meccanismo al contrario: si finge di essere interessato all’annuncio di chi l’ha posto, viene spiegato come riscuotere la cifra allo sportello bancomat. Invece di spedire i soldi, vengono sottratti.

Un altro modo che sta prendendo piede, particolarmente con le persone anziane, è la truffa del finto bancario. La preda viene avvisata con toni suadenti e seducenti che c’è un movimento sospetto sul proprio conto corrente. La trafila è la solita: si carpisce la fiducia dell’ingenuo utente, ci si appropria delle proprie credenziali e la truffa è bella e servita.

Infine, nonostante se ne parla da tempo ormai, ed è stato una delle prime truffe online a diffondersi, continua a mietere successo il phishing: l’invio ripetuto di messaggi mendaci, tramite sms o posta elettronica.

Sarà che è così “attraente”, sta di fatto che molti creduloni cascano nella trappola dell’invito a cliccare su un determinato link o a scaricare un’app. Rubare, poi, i dati personali e le password di conti correnti e carte di credito è un gioco da ragazzi.

Sembrava che la tecnologia doveva renderci la vita più semplice, invece ce la sta complicando. Stare comodi in casa davanti ad un computer per effettuare operazioni a distanza, si sta pagando a caro prezzo. Oppure è lo scotto dovuto alla modernità? Una volta erano le vie del Signore ad essere infinite, adesso lo sono quelle della truffa.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa