Il Movimento 5 Stelle fa da eco sull’argomento tanto caro a Enrico Letta ma gli altri grillini non hanno gradito proprio. Ci sono altre priorità, dicono Taverna e Raggi, altri argomenti ben più scottanti in un Paese che non è affatto fuori dal disastro e che non riparte nemmeno a spinta.
Roma – A rendere più asfissiante il caldo di questi giorni c’ha pensato il Pd che torna alla carica con lo Ius Soli ai fini di permettere ad alcune categorie di migranti di acquisire la cittadinanza italiana. Anche il Movimento 5S, dopo aver fatto spallucce per settimane, ha finito con l’abbassare la testa a Letta.
Ad aprire la porta al segretario del Pd e ad auguragli il benvenuto è stato Davide Crippa che invoca impegno e condivisioni sulle scelte che riguardano l’importante argomento. Dunque il pentastellato capogruppo alla Camera inizierebbe intanto con lo Ius Scholae, ossia il diritto per i discenti figli di immigrati di diventare cittadini italiani al termine di un ciclo di studi andato a buon fine:
“...Può rappresentare un’importante soluzione – ha detto Crippa – nelle scuole italiane studiano con i figli italiani circa 800mila bambini e ragazzi privi della cittadinanza italiana. Non numeri ma persone e storie che ci impongono di proporre e ottenere soluzioni e non di girare la testa dall’altra parte eludendo la questione. Il Movimento 5 Stelle non si tira mai indietro quando si parla di diritti e non intende farlo neanche stavolta...”.
Ma non tutti i grillini sono d’accordo con Crippa, anzi. Paola Taverna, vicepresidente del Senato, non le manda a dire al collega pentastellato: “…Questo argomento ogni tanto è usato in maniera pretestuosa – ha aggiunto Taverna – e credo che nell’attuale situazione politica ci siano altre priorità...”.
In questo momento e con l’avvento del mese prossimo, le altre priorità a cui si riferisce la vicepresidente del Senato si riproporranno con forza e allora saranno dolori. La pandemia non è finita, la crisi è aumentata e il Paese non è ancora sulla strada giusta per ripartire. Nonostante i pifferi e tamburi del Governo Draghi:
“…Lo Ius Soli non è una priorità perché la priorità è il lavoro – ha chiosato Virginia Raggi, sindaco di Roma – abbiamo capito che questi sono temi da trattare a livello comunitario, altrimenti non se ne esce...”. Tutti l’hanno capito, tranne Davide Crippa.