Prezzi da strozzini per gas e luce

Una stangata cosi non si era più vista dal 2008. Un aumento dei prezzi in questa stagione rischia di vanificare i sostegni erogati alle famiglie più povere che aumentano di giorno in giorno. Che cosa farà la politica per arginare il dilagare degli aumenti nel delicatissimo periodo della ripartenza?

Roma – La ripresa dell’economia tarda a decollare e il primo ostacolo consiste nell’impennata dei prezzi dell’energia. Per l’Italia si approssima una stangata sulle bollette di elettricità e gas senza precedenti dal primo luglio 2021. Si parla di aumenti pari al 12% per l’elettricità e oltre il 21% per il gas. Balzi da Guinness dei Primati mai visti in passato. Chi dobbiamo ringraziare? Tanto perché siamo nella fase di ripartenza?

Una stangata che ci riporta indietro, negli anni peggiori

Per comprendere meglio la “botta” dell’aumento è sufficiente considerare che in una famiglia media, in cui si consumano 1.400 metri cubi di gas all’anno, si finirebbe per pagare anche 218 euro in più su base annua, considerando una nuova tariffa di ben 89 centesimi a metro cubo. Un vero e proprio calcio sulle gengive.

Così per le famiglie italiane graverà una maggiore spesa che andrà ad influire pesantemente sul già precario equilibrio domestico. A determinare questo effetto nefasto nel comparto energia è la “piccolacrisi in atto sul fronte dei prezzi nei mercati internazionali, spiega il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli.

Davide Tabarelli

Ma la principale causa è stata addossata al Covid che, per una serie di contraccolpi e contrazioni del mercato, spiegano gli economisti, vede i prezzi di gas e luce volare in alto sino a raggiungere i massimi livelli del 2008.

A dirigere questa impennata è soprattutto il gas, i cui prezzi sono quasi raddoppiati rispetto alla scorsa primavera, cioè dall’esecuzione dell’ultimo adeguamento, in un sistema che si è trovato, peraltro, impreparato ad affrontare le emergenze. C’è poi il caldo che spinge sui prezzi dell’elettricità a causa dei maggiori consumi per il condizionamento.

Certo la situazione che si prospetta non porta ad essere ottimisti ed in questo momento storico rappresenta un vulnus di grande portata negativa i cui risvolti potrebbero essere devastanti.

Infatti la grave situazione, di concerto con la crisi da default ancora pesantissima, porta a ipotizzare un tasso di inflazione in forte accelerazione nei prossimi mesi sulla spinta di queste gravose tariffe “…A cui si somma il rincaro già in corso di benzina e gasolio – afferma Tabarellisarà un’estate molto calda anche per i prezzi, con tassi di inflazione che inevitabilmente saliranno creando non pochi problemi ad un’economia troppo gonfiata su alcuni mercati finanziari…”.

Aumento dei carburanti già da inizio estate 2021

Anche il Codacons ritiene che ci aspetta un’estate “all’insegna dei rincari. Infatti monitorando gli aumenti dei listini per l’intero comparto turistico, che vanno dagli spostamenti, ai soggiorni presso strutture ricettive, dall’affitto di ombrelloni e lettini alle consumazioni, prevede che la spesa pro-capite, per una vacanza di 10 giorni, costerà circa 1000 euro, in pratica l′11% in più del 2020. Altro che “Buono Vacanze“.

Insomma non solo bollette più salate in vista ma tutto un po’ più caro. In qualsiasi settore merceologico. Per i consumatori sarà impossibile far quadrare il già magro bilancio e si prevedono tensioni sociali specie nella fasce più povere della popolazione che sono aumentate a dismisura nel periodo della pandemia.

Come faranno le famiglie meno abbienti?

L’inflazione dunque riparte senza sorprese parimenti al surriscaldamento dei prezzi dovuti alla disordinata uscita sia dalla pandemia, ancora in corso, che dagli isolamenti del 2021. E’ necessario a questo punto mantenere l’inflazionebassa”, ovvero con tassi di variazione dei prezzi al consumo molto contenuti. Nel tentativo di salvare capra e cavoli ma non è detto che riesca a causa di altre variabili.

Ancora non si è raggiunto un equilibrio economico in grado di conservare i livelli di stabilità economica. Bisogna allora mantenere il tasso d’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento, su un orizzonte temporale di medio periodo.

Ripartenza, il grande bluff

In caso contrario i sostegni economici per sostenere le famiglie dal disagio provocato dal virus saranno inutili e serviranno solo per le caramelle. Ci sono milioni di italiani che campano al limite della sopravvivenza. Possibile che nessuno se ne accorga?

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