Continuiamo con la disamina sulla quantità di alcol contenuta nel sangue di alcuni soggetti che perpetrano reati in queste condizioni. Parleremo anche degli strumenti di misurazione e delle variabili in base al tempi che intercorrono, ad esempio, dalla somministrazione al rilevamento.
Pur con determinate approssimazioni, la velocità eccessiva di un veicolo a motore è in certa misura determinabile, o la guida contromano o un sorpasso in curva, la determinazione del tasso alcolemico presenta alcune criticità poiché il valore misurato sul “conducente” è variabile con il tempo, ossia è un valore che si adatta alla fisiologia dell’individuo. E c’è sempre un ritardo temporale tra l’assunzione della bevanda alcolica e la sua manifestazione nel “palloncino”.
Per determinare il tasso alcolemico del conducente a seguito di un incidente stradale, o di una semplice infrazione – comminata ai sensi dell’art. 186 del CdS (guida sotto l’influenza dell’alcool) – e questo vale anche nella misura dell’alcol in corpo quando si è in presenza di un evento delittuoso dentro le pareti domestiche, si deve per forza considerare che tale parametro fisiologico non è costante nel tempo.
Infatti, dal tempo di assunzione il tasso alcolemico sale fino a raggiungere un picco massimo, man mano che è assimilato dall’apparato digerente. Successivamente l’alcol contenuto nel sangue viene metabolizzato mediante un’azione enzimatica epatica e il tasso alcolemico è conseguentemente ridotto nel tempo successivo.
Studi statistici relativi alla metabolizzazione dell’alcol nel corpo umano hanno condotto alla formulazione della “Curva di Widmark”.
Nel grafico, in ascisse (orizzontale) è rappresentato il tempo, in ordinate (verticale) è rappresentato il valore del tasso alcolemico.
La Curva di Widmark dunque esprime statisticamente l’andamento temporale dell’alcolemia dal tempo di assunzione – tempo zero – fino alla completa eliminazione e, come si può vedere nel grafico, è composta da due tratti:
- un primo tratto ascendente della durata di circa un’ora in cui il tasso alcolemico sale dal valore di zero al valore massimo,
- un tratto discendente in cui il tasso alcolemico decresce con la pendenza indicativa di 0,15 g/l per ora.
Ai fini della valutazione dell’illiceità di un comportamento correlato all’assunzione di bevande alcoliche un’unica misura dell’alcolemia è significativa solo nell’immediatezza dei fatti, cioè a dire che l’evento delittuoso e la misura del tasso alcolemico avvengono quasi contestualmente, in stretta sequenza temporale!
Infatti, senza certezze sulle modalità e tempi di assunzione delle bevande alcoliche, con una sola determinazione, è matematicamente impossibile stabilire quale fosse stato l’effettivo valore alcolemico al momento dell’evento delittuoso.
Ci vogliono almeno due misure per determinare le caratteristiche della curva Widmark relativa al caso specifico e con ragionevole approssimazione. Solitamente sono previste ed effettuate due misure intervallate di circa quindici minuti.
Vedi anche —> https://www.diritto.it/le-cause-invalidita-dellalcoltest/
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