In nome della transizione energetica c’è chi si prepara a grosse speculazioni in tutto il mondo. Sono talmente tanti soldi che si farebbe una fatica immane a contarli. In quali tasche finiranno? La criminalità organizzata starà a guardare? Un affare gigantesco che diventa difficile anche da controllare. Le valanghe di soldi finiscono sempre nelle tasche sbagliate. da che mondo è mondo.
Roma – Una cifra monstre è stata annunciata dalle banche per la transizione energetica! Nell’autunno scorso, per la precisione dal 31 ottobre al 12 novembre 2021, si è svolta a Glasgow, in Scozia, sotto la presidenza del Regno Unito, la XXVI Convenzione quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici, conosciuta anche come COP26. Fiumi di inchiostro sono stati versati dalla stampa mainstream su questo avvenimento così importante per il futuro del pianeta. A conclusione dell’evento sono stati stilati degli obiettivi da centrare per ogni singolo Paese:
- Riduzione delle emissioni entro il 2030, che siano allineati col raggiungimento di un sistema a zero emissioni entro la metà del secolo; limitare l’aumento delle temperature a 1,5 gradi centigradi;
- Decarbonizzazione; riduzione della deforestazione;
- Incentivare la transizione verso i veicoli elettrici;
- Investire nelle rinnovabili.
Questi obiettivi risultano essere più delle generiche enunciazioni che delle proposte concrete. Non ci sono state indicazioni precise, nette, su come e quando operare. Si ricorderà che la giovane attivista ambientalista, Greta Thunberg, aveva dichiarato che il summit era stato un vero e proprio fallimento. Solo dei tanti: bla, bla, bla, come aveva puntualizzato. Chi, invece, ha manifestato entusiasmo per l’esito del summit, ha evidenziato la grossa cifra che gli istituti bancari hanno annunciato di investire per la transizione ecologica.
L’ex governatore della Banca Centrale Inglese, Mark Carney, è ora alla guida di un consorzio di banche, fondi e società di gestione, il cui portafoglio pare si aggiri intorno ai 130mila miliardi di dollari e che rappresenta il 40% degli assets finanziari globali. Si tratta di 450 società in tutto, con sede in 45 Paesi, che sarebbero pronte ad allentare i cordoni della borsa, mettendo a disposizione dell’umanità 100mila miliardi. Lo scopo dichiarato?
La transizione energetica da mettere in pratica nei prossimi 30 anni, of course! L’ambizione di questi è sicuramente elevata così come iperboliche sono le cifre. Si tratta di una montagna di soldi con tanti zeri, che un comune mortale fa fatica a scrivere sulla carta, figurarsi a contarli! Molti hanno accolto con scettiscismo l’annuncio, ma come si dice in questi casi: chi vivrà, vedrà! Senza dubbio motivi per essere diffidenti ce ne sono a iosa.
Innanzitutto quando si parla di finanza, di banche, di fondi finanziari è come affondare in un ginepraio nel migliore dei casi o trovarsi attorniato da un branco di pescecani nel peggiore. La cronaca ci ha raccontato, spesso, che finanza ed etica non vanno proprio d’accordo: l’una è il contrario dell’altra. Chiaramente ci sono delle eccezioni, ma in buona sostanza dove c’è etica non c’è finanza e viceversa. E poi chi dovrebbe investire nella transizione ecologica, quelle banche o quei fondi finanziari la cui l’origine dei soldi non si riesce mai a capire del tutto?
O che esercitano riciclaggio di denaro di dubbia provenienza in società offshore, quelle aziende messe su in Paesi come le Isole Cayman o le Bahamas, con un livello di imposte molto basso, costituendo, di fatto un vero e proprio paradiso fiscale? Se questo è il loro background culturale c’è poco da stare allegri: pensare che facciano un investimento del genere, rispettando la legalità vuol dire credere alla Befana o a Babbo Natale! Nella storia è capitato che qualcuno sia rimasto folgorato sulla via di Damasco.
Come si dice quando capita un evento che causa un grande cambiamento. L’episodio si riferisce alla conversione di San Paolo che, in viaggio verso Damasco per perseguitare i cristiani, fu folgorato dalla luce e udì la voce di Gesù. In seguito a questo episodio si convertì al cristianesimo. O chi ha deciso di investire tanti soldi è stato folgorato su qualche via del Signore, oppure continuerà a sentire solo l’odore dei soldi, per ricavarne altri soldi. Come si è sempre fatto!