HOME | LA REDAZIONE

Arriva il robot “umano” di Tesla: funziona?

Pare che negli Usa le auto elettriche siano finite sotto inchiesta: autopilota e controllo della velocità avrebbero causato gravi incidenti stradali a seguito di malfunzionamento. Tesla Bot li monterebbe entrambi dunque occhio a qualche sgambetto sempre possibile con queste macchine infernali.

Il progresso della rivoluzione industriale e cibernetica non conosce soste, avanza imperterrito per il benessere dell’umanità. Il mercato non fa in tempo a recepire nuovi modelli che è già ne appare un altro ancora più avveniristico. E’ il caso del Tesla Bot.

Elon Musk e il Tesla Bot

Si tratta di un robot, presentato durante il Tesla AI Day di Palo Alto in California, trasmesso in streaming in tutto il mondo. Elon Musk, chief executive officier (ceo) ovvero amministratore delegato della Tesla, azienda statunitense specializzata nella produzione di auto elettriche, ha annunciato che questo nuovo prodotto rivoluzionerà il mercato.

E’ un robot con sembianze umanoidi, alto 176 cm con un peso di 56 Kg, un po’ sciupatello il giovane virgulto! In realtà è stato costruito con materiali molto leggeri. Non è stata mostrata una versione funzionante del robot, ma solo immagini per illustrarne aspetto e funzioni. E’ stato costruito per aiutare gli esseri umani nelle incombenze quotidiane.

Tesla, l’auto elettrica made in Usa

Verranno installate all’interno della testa le stesse telecamere usate dai veicoli elettrici e gli stessi sensori per la guida assistita e il riconoscimento di ostacoli. Avrà a disposizione uno schermo che illustrerà tutte le informazioni sul suo funzionamento.

La sua presentazione, infatti, è arrivata dopo un aggiornamento di 90 minuti sull’AI – Artificial Intelligenceintelligenza artificiale della Tesla, la stessa inserita nel cyborg. Inoltre, al suo interno verrà inserito il nuovo Dojo, il super computer che Tesla userà per migliorare le qualità di Autopilot (pilota automatico), per renderla indipendente dall’intervento umano.

Secondo Musk potranno essere molteplici gli utilizzi del robot. Innanzitutto, potrà compiere tutti i lavori più pericolosi, faticosi, ripetitivi e noiosi. Potrà andare a fare la spesa, smaltire la spazzatura. In un futuro prossimo, nella mente del visionario ceo, potranno essere utilizzati per sostituire gli esser umani anche nel mondo del lavoro, soprattutto per tutte quelle mansioni che richiedono fatica e sono usuranti sia sul breve che nel lungo periodo. Secondo questa teoria, il lavoro fisico sarà fatto per scelta del lavoratore, ma non più per necessità.

Non sono stati delineati ancora i tempi necessari all’effettiva realizzazione del progetto. Nel frattempo sono scaturite già le prima critiche. E non poteva essere altrimenti, visto l’impatto che eserciterà nei rapporti sociali di produzione e nell’organizzazione del lavoro. Per non parlare degli scenari apocalittici previsti nelle loro distopie da alcuni autori di fantascienza, con le macchine che prendono il sopravvento sull’uomo. Ne ricordiamo qualcuno per dovere di cronaca: George Orwell, Philiph Dick, Margaret Atwood e Aldous Huxley.

Scena tratta dal film “I, robot” diretto da Alex Proyas con protagonista Will Smith

A scongiurare questi scenari ci hanno pensato gli stessi ideatori del progetto. I cyborg sono stati pensati per muoversi più lentamente degli uomini, proprio per essere controllati. A tal riguardo va ricordato che lo stesso Elon Musk, in passato, aveva manifestato qualche preoccupazione “…Sono terrorizzato dall’idea che l’intelligenza artificiale possa raggiungere un tale livello di autonomia da cui potrà scaturire una vera e propria coscienza…”.

La mission dell’azienda è quella di utilizzare l’AI al servizio dell’uomo, in modo da non essere in grado di rappresentare un pericolo per gli esseri umani. Ci saremmo sorpresi del contrario, un po’ come chiedere all’oste com’è il vino. Non si è mai sentito finora che la mission di una azienda non sia al servizio degli utenti, ci mancherebbe altro!

Il pilota automatico della Tesla 3 perde il controllo causando un grave incidente

I fatti ci raccontano, però, ben altro. Ironia della sorte sulle tanto decantate macchine elettriche è stata aperta un’inchiesta federale riguardante l’autopilot e il cruise control (controllo della velocità) gestiti dall’AI. Il motivo? Pare stiano causando una serie di incidenti molto gravi sulle strade americane. Quindi in campana: le macchine più che servire asserviscono e, a volte, producono danni!                     

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa