Il numero delle persone scomparse aumenta in maniera esponenziale. Durante il lockdown e con il permanere delle zone rosse il fenomeno sembrava diminuito. Occorrono leggi snelle per attivare subito le ricerche e le indagini dovrebbero essere affidate a nuclei interforze specializzati in questo particolare settore del disagio sociale.
Ogni anno in Europa si stima che spariscano 250mila bambini. Nel 2019 solo il 35% degli scomparsi è stato ritrovato dalle polizie internazionali. L’Italia è il Paese dove scompaiono meno minori e di questi il 70% viene rintracciato entro la prima settimana.
Solitamente è un fenomeno legato alle grandi città. I motivi di allontanamento dei minori sono tanti e per lo più legati a conflitti familiari e genitoriali, a problemi psicologici o a tossicodipendenza.
I minorenni stranieri giunti non accompagnati, nella quasi totalità di sesso maschile, fanno perdere le loro tracce fuggendo verso il Nord Europa finendo spesso tra le maglie della criminalità organizzata.
Non sono solo minori quelli di cui non si hanno più notizie. Sono tanti i desaparecidos di cui non si è più saputo nulla. In molti casi si tratta di allontanamenti volontari: ricominciare e cambiare vita, chiudere con il passato e con precedenti relazioni, sfuggire alla giustizia ma anche per motivi economici e per semplice demenza senile.
Ci sono poi le vittime di crimini: omicidi, rapimenti. I casi irrisolti in Italia sono davvero tanti, troppi. In circa 50 anni la differenza tra le persone scomparse e quelle ritrovate supera la cifra di 60mila. Non sempre chi svanisce nel nulla viene ritrovato in vita, sempre più spesso non viene rinvenuto nemmeno il cadavere.
Poi ci sono le vittime di lupara bianca, una fra tutte Mauro De Mauro, i cui resti non sono stati mai invenuti.
Non mancano poi le scomparse che durano tutta una vita come quella di Ettore Maiorana, il famoso fisico sparito nel 1938 e sul cui destino, nel tempo, si sono fatte diverse ipotesi più o meno credibili ma che sino ad oggi non sono servite per chiarire il mistero della sua sparizione. Stessa sorte per Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi svanite nel nulla nel 1983.
Altre sparizioni si risolvono in tragedia parecchi anni dopo come nel caso di Federica Farinella, l’ex modella scomparsa a 27 anni da Chiusano, un piccolo centro dell’Astigiano, i cui resti sono sati ritrovati solo 19 anni dopo a poche centinaia di metri da casa. Federica era la figlia di Francesco Farinella, non a caso presidente piemontese dell’associazione Penelope che si occupa di persone scomparse e che in passato si è fatto promotore dell’istituzione di un data base nazionale per il Dna.
L’impulso dato alle nuove indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone ha riacceso l’attenzione sui tanti casi irrisolti i cui protagonisti sono tristemente famosi. Mauro Romano, il bimbo rapito a 6 anni in Salento nel ’77 e che la mamma spera possa essere lo sceicco Mohammed Al Habtoor, Angela Celentano, la bimba scomparsa nel 1996 sul monte Faito, Iuschra Gazi la dodicenne di origine bengalese, affetta da autismo, scomparsa nel bresciano nel luglio 2018.
Infine ci sono i casi in cui le persone scomparse rimangono tali (molto spesso morte ammazzate) mentre vengono indagati, processati e condannati i loro assassini: Roberta Ragusa scomparve in vestaglia e ciabatte dalla sua abitazione di San Giuliano Terme in provincia di Pisa nel gennaio 2012.
Il marito Antonio Logli è stato condannato a 20 anni di reclusione per l’omicidio della donna. Nonostante la Suprema Corte abbia confermato la condanna, ad oggi, il corpo della vittima non è stato mai ritrovato. Forse il corpo è stato bruciato in un termovalorizzatore della zona, Ma si tratta di una delle tante ipotesi. Nulla di certo.
Tutte le sparizioni, a prescindere dall’evoluzione del singolo caso, hanno in comune lo sconforto dei familiari. Congiunti e parenti infatti difficilmente potranno conoscere il destino dei propri cari spariti come fantasmi. Solo riabbracciandoli potranno sapere che cosa è realmente accaduto. In numerosissimi casi questa opportunità viene negata alle famiglie degli scomparsi che non fanno più ritorno. Tragedia nella tragedia.