ROMA – FISCO SOTTO L’OMBRELLONE: MISURE ANTI-CONTANTE E VANTAGGI PER CHI USA IL POS. FORSE.

Il decreto di agosto ci farà scoprire a settembre i suoi effetti più eclatanti mentre rimangono al palo altre e ben più importanti riforme fiscali. Si preannuncia un settembre grigio. Anzi nero, come prevedono le opposizioni.

Roma – Le misure economiche e fiscali stanno per essere piazzate dal governo in piena estate. Senza alcuna pietà verranno inflitte nuove norme, tanto per semplificare la vita agli italiani. Così per aiutare i cittadini in ferie si consiglia anziché un “giallo” sotto l’ombrellone, una rivista economica in poltrona, onde attenuare le sorprese alla ripresa del lavoro. Si vedranno, finalmente, i “roveti” fiscali aumentare, invece di procedere a un bel falò di ferragosto con una congrua manciata di norme da bruciare. La battaglia contro il contante non è un tema che appassiona Palazzo Chigi. Però al ministero dell’Economia sono stati riaperti in fretta i fascicoli della riforma fiscale abbandonati nel pieno dell’emergenza sanitaria. Così la riforma, che non può essere finanziata con le risorse comunitarie, dovrà trovare coperture strutturali “nostrane” per partire davvero. In questo contesto la lotta all’evasione e battaglia al contante diventano argomenti centrali nella strategia costruita dal governo. Almeno così pare.

Quali novità verranno introdotte il prossimo agosto?

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Il tentativo è uscire dalla gabbia dell’emergenza e predisporre un piano economico in grado di soddisfare le richieste dei cittadini ed organizzazioni di categoria che da tempo sono state trascurate. In particolare si dovrà costruire, per gli autonomi, un “fisco per cassa” in grado di abbandonare saldi, acconti e modelli matematici di determinazione dell’imponibile presunto. Così l’idea di base di questo nuovo fisco, rilanciato nei giorni scorsi dallo stesso Ministro Gualtieri alla Camera, è di far calcolare direttamente dall’amministrazione finanziaria le imposte dovute sulla base degli incassi effettivi.

Pos quanto mi costi? Il contante costa meno.

Ma è ovvio che i proventi devono essere tracciabili. Da questa impalcatura nasce una ipotesi che, fra non molto, si rileverà impossibile da attuare per il semplice fatto che il sistema ipotizzato comporterà tempi non rapidi di calcolo e versamento. Meglio se gli autonomi provvedano in auto-liquidazione. Per doverosa precisazione gli autonomi hanno sempre utilizzato il sistema di cassa e non di competenza, come vorrebbe farsi intendere dalle notizie trapelate. Anche il gioco del bastone e della carota, di antica memoria, sarà servito agli italiani nel mese di agosto. In silenzio, però, tra gli spasmi della calura estiva.

Il premier Conte e il ministro Gualtieri

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Il “bastone” (cioè gli obblighi e divieti) in vigore già dal 1° luglio, impedisce l’utilizzo di una serie di detrazioni fiscali per le spese fatte con strumenti non tracciabili. Vietato anche effettuare pagamenti, in contanti, superiori a 2mila euro (mentre il vecchio limite era a 3mila). La “carota” (gli incentivi) è stata parecchio tagliata. Infatti sempre dal 1° luglio è in vigore il credito d’imposta del 30% sulle commissioni sostenute da esercenti e professionisti per i pagamenti tramite Pos. Ma manca, appunto, la parte più importante, quella dei bonus per favorire il cambio di abitudini degli italiani, uno dei popoli occidentali più affezionati al contante.

Le nuove norme arriveranno mentre saremo occupati a prendere la tintarella?

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Il decreto di agosto servirà anche a riaprire antichi progetti mai potuti realizzare a causa del Covid-19. Ecco così offerto il rilancio all’Italia. Nel decreto più caldo dell’anno tornano i fondi anti-contante. Dopo l’abbassamento a duemila euro dal 1° luglio del limite ai pagamenti effettuati cash, il Governo ha deciso di rifinanziare il premio per i contribuenti che effettuano acquisti tracciabili. Oltre ai 25 miliardi necessari a rafforzare le misure anticrisi, la richiesta governativa di nuovo deficit, che sarà esaminata la prossima settimana dal Parlamento, guarda ai prossimi anni. Così per il 2021 sono previsti 6,1 miliardi di disavanzo aggiuntivo, mentre nei piani del governo un miliardo circa dovrebbe essere dedicato alla lotta al contante.

Il decreto agosto: un ulteriore cappio al collo dei risparmiatori ?

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In campo dovrebbe tornare anche il fondo per il cashless che nell’ultima legge di bilancio aveva rappresentato uno dei capitoli più cari al premier Conte. Capitolo, peraltro, dotato di tre miliardi per invogliare gli italiani ad abbandonare la cartamoneta, che però erano sfumati in fretta nel decretone anticrisi di maggio. A quanto pare la rinuncia sarebbe solo temporanea e il decreto atteso per la prima metà di agosto si occuperà anche di ricostruire il fondo. Certamente in formato ridotto rispetto all’originale onde andare avanti a tutta forza. Le novità non sono finite e così trascorreremo le ferie estive ad argomentare di fisco a condizioni vantaggiose. Vacanze da sogno…

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