Matteo Salvini smentisce le serenate alla maggioranza ma l'alleata del centrodestra lo richiama all'ordine: è un momento grave e non ci si può permettere tatticismi esasperati o fughe in avanti.
Roma – Ormai sembrerebbe cosa fatta: Matteo Salvini propone un patto di governo con l’attuale maggioranza? Ma la risposta dall’alleato dell’opposizione non si fa attendere. Infatti Giorgia Meloni attonita di fronte ad alcune dichiarazioni attribuite al segretario della Lega, è pronta a staccare la spina al Carroccio ed al suo capo.
Così la leader di Fratelli d’Italia spedisce idealmente un avvertimento a Salvini affinché chiarisca la propria posizione che pare più una bomba ad orologeria ma non stupisce in quanto abituati alle acrobazie politiche e “contrattuali” del partito che fu di Bossi.
Certamente il tentativo sembra quello di arrestare l’ascesa della stessa Meloni che, nel frattempo e nonostante la sorpresa, si sta preparando alla lunga cavalcata verso Palazzo Chigi: “…Sono abbastanza stupita – ha detto la rappresentante di FdI – è un momento troppo grave per potersi permettere tatticismi esasperati o fughe in avanti. Serve grande responsabilità, da parte di tutti… Se nasce un nuovo governo oggi durerà tre anni, altro che ponte e siccome non credo che in questa legislatura si possa immaginare un governo senza Pd, Cinque Stelle o Renzi, penso che non abbia molto senso parlarne...”.
Questo è quanto la buona Giorgia ha dichiarato alla stampa ma la leader della destra italiana pensa davvero ciò che dice? O anche questa è una mossa strategica? Certamente è strana la politica e, comunque, non si comprende l’eventuale tattica del capitano dei Lumbard, tranne che si tratti di dichiarazioni che servono a distrarre l’opinione pubblica dai problemi giudiziari che in Sicilia sono diventati il vero palcoscenico della vicenda.
In ogni caso è un po’ anomalo che, nello stesso giorno in cui i capi del centrodestra decidono di coordinare le posizioni politiche per fare fronte comune ed apparire uniti, arrivi Salvini con proposte shock in precario equilibrio politico.
In effetti il leader della Lega ha di fatto aperto più di qualche porticina all’attuale maggioranza, iniziando un corteggiamento serrato ed intenso in particolare al M5S il cui amore, a dire il vero, non si è mai affievolito. L’obiettivo sul collimatore è Conte, senza il quale sarebbe ancora possibile siglare un patto fra Lega e pentastellati.
Giorgia Meloni non comprende il motivo della proposta indecente di Salvini proprio nel momento in cui si è cercato di ricucire uno strappo nel centrodestra. Per la coalizione è stato un passo indietro. Nel momento stesso in cui il centrodestra mostrava compattezza sul Mes e sulle proposte antiCovid superando ogni divisione interna, ecco che Salvini tenta di aprire un colloquio in solitaria, facendo il gioco della maggioranza.
Il tentativo di alcuni spargitori di liquido infiammabile è quello di inasprire lo scontro interno al centrodestra per dividere una coalizione che cerca, almeno formalmente, di mostrarsi coesa ed alternativa all’attuale esecutivo giallo rosso. Ora si tratta di capire se Salvini considera davvero possibile, in questa legislatura, tornare con i Cinque Stelle o fare un governo con il Pd, nonché comprendere se ancora esiste all’orizzonte la reale possibilità di andare al voto con tutto il centrodestra.
La vicenda verrà chiarita durante la prossima riunione plenaria dell’opposizione durante la quale si dovrà parlare di coesione sulla legge di Bilancio che andrà in discussione. La strategia di ridimensionare il consenso di Fratelli d’Italia appare, in ogni caso, palese e forte. Di contro Salvini smentisce le dicerie e ripete che Conte sta in piedi grazie a Renzi. Lui non tornerebbe con i 5 Stelle nemmeno per tutto l’oro del mondo. Non si può più di una volta. Davvero?
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