Nuove misure di contrasto contro la violenza sulle donne.

Nonostante siano norme più preventive che repressive dovrebbero comunque limitare di molto danni fisici e psicologici alle potenziali vittime. La cosa più importante da fare rimane quella di denunciare subito soprusi e maltrattamenti, prima che sia troppo tardi.

Roma – Stavolta è stato il gentil sesso che conta a prendere una decisione importante. Le ministre del Governo italiano, infatti, si sono riunite con lo scopo di redigere una proposta di legge finalizzata a combattere la violenza sulle donne che recentemente ha raggiunto livelli decisamente preoccupanti.

Solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per sentirsi grande

Non passa giorno senza che giornali e televisioni parlino di donne, madri e mogli, uccise da mariti gelosi e compagni possessivi dopo mesi di persecuzioni in piena regola, senza che le Forze di Polizia possano fare nulla per proteggerle. E questo Disegno di legge cerca di rimediare proprio alle lacune del nostro ordinamento giuridico.

Ma vediamo in concreto quali sono le nuove misure previste. In primo luogo l’ammonimento del Questore, inizialmente solo per lo stalking, è stato esteso ad altri reati che toccano da vicino le donne come percosse, lesioni e violenza sessuale non aggravata.

Si è poi previsto che le misure di prevenzione come l’obbligo e il divieto di soggiorno, stabilite dal codice antimafia, siano estese anche ad altri reati previsti dal “codice rosso” come la violenza sessuale e la deformazione permanente del viso.

Sempre nell’ottica di una tutela rafforzata delle donne il nuovo “pacchetto” potenzia l’uso del braccialetto elettronico, sia in caso di arresti domiciliari che in caso di divieto di avvicinamento o di obbligo di allontanamento.

Valentina Pitzalis aggredita dal marito con l’acido nel 2011

Viene poi introdotta una ulteriore ipotesi di fermo della persona gravemente indiziata di delitti che rientrano nel codice rosso, in caso di grave e imminente pericolo per la vita o la incolumità della vittima. E ancora viene previsto l’arresto obbligatorio in flagranza per chi viola il divieto di avvicinamento.

Infine si stabilisce che quando la concessione del beneficio della sospensione condizionale è subordinata allo svolgimento di corsi di recupero da parte del condannato, sia l’UEPE (ovvero l’Ufficio Esecuzione Pene Esterne) a controllare sul loro regolare svolgimento e che in caso di mancata partecipazione ai corsi, il beneficio venga immediatamente revocato.

Come possiamo notare si tratta perlopiù di misure finalizzate alla prevenzione, ovvero ad evitare che vengano commessi reati in danno delle donne secondo il vecchio adagio per cui è “meglio prevenire che curare”.

E questo per evitare che si ripetano omicidi brutali come quello di Maria Antonietta Multari, a Sanremo, nel 2007. Dopo mesi di persecuzioni e minacce gravissime da parte dell’ex fidanzato Luca Delfino, senza che nessuno muovesse un dito, la donna è stata poi uccisa dal suo compagno con 42 coltellate. Forse con le misure varate dal nuovo Disegno di legge tutto questo si poteva evitare.

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