Il titolo riprende la famosa citazione di Shakespeare ma al satellite della Terra si deve molto, anche la luce agli albori dell’umanità. E poi proverbi, aforismi e satira ma anche benessere a seconda delle posizioni astrali e quant’altro. Insomma la Luna influenza la nostra esistenza dunque speriamo che il 2022 nasca sotto una “buona Luna”. Sennò meglio pensare ad altro con questi “chiari di Luna”.
Roma – La cultura dominante degli ultimi secoli ha costruito le sue fondamenta su criteri prettamente scientifici. Ovvero di totale fiducia nelle scienze fisiche e sperimentali e nel loro metodo, al punto di attribuire loro la capacità di spiegare tutti i fenomeni naturali, risolvere ogni problema e soddisfare tutti i bisogni dell’uomo.
Ci ha pensato la Storia a dimostrare che non tutte le ciambelle riescono col buco. Nel senso che ci sono variabili che risalgono alla notte dei tempi e che appartengono alla fenomenologia degli avvenimenti che, dunque, vanno accettati come tali, senza una spiegazione scientifica.
E’ il caso della Luna, prima luce a rischiarare le tenebre e unico satellite naturale della Terra la cui influenza sui fatti terrestri risale alle origini dell’umanità. In seguito c’è stata la Luna dei naviganti, dei matti e degli innamorati. La Luna misteriosa e magica, cantata da tanti poeti proprio per il suo fascino tenebroso.
Nelle antiche tradizioni contadine si aspettava la Luna nuova per i matrimoni, per posare la prima pietra di una nuova costruzione, la si invocava ad ogni semina e raccolto. E’ creatrice di campi elettromagnetici che muovono le piogge e le maree ma anche gli umori dell’uomo e la linfa delle piante.
A tutti noi sarà capitato di dire “ha la Luna storta“, per definire un atteggiamento scostante e intollerante ed ombroso. I nostri nonni ci hanno raccontato, quando la maggior parte della popolazione lavorava nei campi, che in ogni casa i calendari indicavano i quarti di Luna che ogni contadino rispettava per il suo lavoro nei campi.
Ora la Scienza, sì proprio quella con S maiuscola, che nel corso degli anni ha deriso questi usi e costumi, considerandoli né più né meno frutto di superstizione dovuta all’ignoranza ha dimostrato, dopo anni di studio, che la presenza della Luna e la sua posizione influenzano la nostra esistenza, il nostro sonno, il raccolto agricolo ed è responsabile del nostro benessere psicofisico.
Ad esempio quando l’insonnia diventa una compagna troppo ricorrente, tanto da non riuscire ad allontanarla, la colpa non è degli eventuali troppi caffè ingurgitati durante la giornata, al nervosismo e allo stress, ma anche alla Luna. Dopo anni di indagini sul misterioso collegamento che c’è tra fasi lunari ed il nostro organismo, la Scienza da brava detective è riuscita a scoprire l’arcano. E riguarda l’influenza della Luna sul nostro sonno.
Un recente studio, pubblicato sulla rivista Science Advantaces, a cura dell’Università di Washington, Yale (USA) e con la collaborazione dell’Università Nazionale di Quilmes (Argentina), ha messo in luce che durante le notti che precedono la Luna piena, si tende a dormire di meno. La ricerca, condotta su 562 soggetti residenti sia in aree urbane che rurali, ha evidenziato che la quantità di sonno, nelle notti antecedenti alla Luna piena, si riduceva di circa un’ora.
Questo accade per l’aumento della luce naturale della Luna che influenzerebbe, così, i ritmi sonno-veglia. Quindi, secondo la Scienza, questa diminuzione del sonno, anche se minima, potrebbe spiegare il cattivo umore e la svogliatezza che si avvertono il mattino dopo. Non è solo un modo simpatico di dire, ma siamo veramente lunatici!
E’ stato smentito finanche il luogo comune, dal sapore maschilista, che ha sempre considerato le donne più soggette alle fasi lunari. Uno studio dell’Università di Uppsala (Svezia), su un campione di 429 donne e 360 uomini, infatti, ha dimostrato che sono più gli uomini ad essere vittime della Luna che le donne. Allo stato attuale, possiamo solo confidare in una buona Luna il prossimo anno per il nostro Paese, perché per il resto meglio stendere un velo pietoso.