Era nell’aria sin dall’inizio, “trasloco-civetta” a parte. Non c’era accordo su nessun altro che non fosse il Presidente uscente che, comunque, aveva ventilato una seppur “remota” possibilità di ritornare al Quirinale da dove, praticamente, non si è mai allontanato. Vedremo adesso se il Governo finirà la sua legislatura cosi da accontentare decine e decine di parlamentari che ambiscono soltanto ad ottenere pensione e privilegi, certi di non tornare mai più fra gli scranni degli onorevoli. Nell’interesse dei cittadini, naturalmente.
Roma – Sergio Mattarella 13° presidente della Repubblica. Il Capo dello Stato, 80 anni, aveva confermato la sua disponibilità per un secondo mandato all’incontro con i capigruppo delle forze politiche, purché condivisa tra tutti i partiti della maggioranza e per la durata di altri 7 anni pieni.
Meloni: “Non lo voteremo, la rielezione è un’anomalia istituzionale. Noi siamo gli unici a non cambiare idea. Con il centrodestra bisogna ricominciare da capo”. Letta: “Il Governo esce rafforzato, la maggioranza è stata unita. Grazie al presidente Mattarella”. Berlusconi: “Solo lui è garanzia di unità”. Salvini: “Fase nuova per il Governo”. Nell’ultimo scrutinio Mattarella ha ricevuto 506 voti, sino alle ore 20.10. Poi è ripreso lo spoglio dopo un applauso lunghissimo. Insomma la politica ha perduto su tutta la linea e che non ci venissero a dire che non c’erano persone in grado di ricoprire il ruolo di Capo dello Stato, donne comprese, di grande spessore culturale e istituzionale, utilizzate come figurine dei calciatori.
Si prevedono tempi più bui e, pandemia a parte, con una pletora politica e una maggioranza cosi fatte non ci sono speranze di reale uscita dalla gravissima crisi finanziaria mai superata. E la recessione è sotto gli occhi di tutti solo considerando il vertiginoso aumento del debito pubblico contratto durante l’infinita emergenza Covid, per altro ancora in atto.
Poi ci sono i mercati internazionali che non danno affatto fiducia al Bel Paese. Checché ne dica Brunetta con i suoi numeri da “boom economico” che non si sa dove abbia preso. Insomma le facce rimangono le stesse. Il Capitano Mario Draghi al timone della nave ancora in tempesta e Sergio Mattarella per la seconda volta prima carica dello Stato. E Bruxelles tira un sospiro di sollievo. Tranquilli non è cambiato un fico secco: il bipolarismo è bello che spirato.