Non era morta d’infarto ma per mano del convivente
Dopo due anni di indagini la Mobile palermitana, coordinata dalla locale Procura, avrebbe chiuso il cerchio su un delitto difficile il cui primo sospettato era ed è rimasto il convivente della vittima. Da successivi accertamenti scientifici la donna polacca non sarebbe morta per una crisi cardiaca ma per la grave ferita riportata al cranio. Palermo … Leggi tutto