ROMA – RITORNA LO SPETTRO DEL LOCKDOWN: PIU’ SOFT E CON TANTE RACCOMANDAZIONI

Campania, Piemonte, Lombardia e Sicilia in regime di coprifuoco ma il premier Conte tenta di scongiurare un secondo, terribile e distruttivo lockdown nazionale nonostante il pressing di certi personaggi.

RomaIl Covid è tra noi. Si insinua fra le nostre vite come un serpente sempre pronto a colpire. E’ pericoloso e sarebbe meglio non infettarsi ma sappiamo bene che, com’è stato per l’influenza, prima o poi dovremo beccarcelo tutti dunque tanto vale mantenere la calma e darsi da fare per stroncare la diffusione dell’epidemia. Ma, soprattutto, evitiamo di tormentarci e strumentalizzare il virus per alimentare le nostre paure e chiedere, come per la coperta di Linus, la limitazione delle nostre libertà.

Ci vuole serietà e pazienza, tanto dovremo conviverci per molto tempo. Qualcuno dice per sempre dunque dobbiamo farci il callo, curarci se è il caso in attesa di un vaccino efficiente. Al momento il Bel Paese si frammenta e divide su lockdown generalizzati. Momenti davvero drammatici a cui nessuno avrebbe voluto assistere. Il Governo centrale si è orientato, da lunedì prossimo, per la chiusura di tutte le attività alle ore 18 (bar, ristoranti, negozi) lasciando libertà di spostamento per i cittadini. Bar, ristoranti e gelaterie resteranno sbarrati la domenica e i festivi mentre le persone al tavolo si riducono a quattro.

Il

Niente feste al chiuso e all’aperto, celebrazioni liturgiche comprese. Il Governo “raccomanda”, infatti, di non ricevere in casa persone non conviventi. Chiudono poi cinema, teatri, sale da concerto, sale bingo gioco e scommesse, palestre e piscine. Era questa l’ipotesi emersa alla fine della riunione del presidente del consiglio Giuseppe Conte con i capi delegazione e su cui si deve pronunciare adesso il Comitato tecnico scientifico convocato d’urgenza per la valutazione delle misure da inserire nel nuovo Dpcm. Ai cittadini viene “fortemente raccomandato” di non spostarsi al di fuori del proprio Comune se non per comprovati motivi. 

Il provvedimento resterebbe in vigore sino al 24 novembre e sarebbe operativo sin da lunedì prossimo. Salvo aggiustamenti dell’ultim’ora. Ma non mancano le incongruenze: alcune Regioni vorrebbero scuole chiuse e ristoranti aperti sino alle 23. Conte e i suoi passano avanti e promettono di prendere in considerazione solo proposte sensate.

Tumulti a Napoli

Intanto violenze e tumulti a Napoli, nella notte di venerdì. Reazioni scomposte alla possibile chiusura, paventata con le solite espressioni da “ducetto” che non piacciono affatto di Vincenzo De Luca, per motivi di incolumità pubblica: “…Dobbiamo chiudere per un mese, 40 giorni e poi si vedrà ma senza soluzioni drastiche non possiamo reggere – aggiunge De Luca in diretta su Facebook – non voglio vedere la fila dei camion con le bare. L’unico obiettivo deve essere salvare la vita delle famiglie, tutto il resto ora non conta nulla…”.

Il governatore Vincenzo De Luca

Mentre il premier Giuseppe Conte ribadisce che un lockdown nazionale come quello della primavera scorsa dovrà essere scongiurato, il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, sottolinea che il nostro Paese deve andare avanti perché non possiamo fermarci. Da altre Regioni, di contro, giungono sollecitazioni inverse e molto rigide. Dopo Lombardia, Campania e Lazio anche la Sicilia opta per il coprifuoco dalle ore 23 alle 5 del mattino, stop alle lezioni in classe per le superiori e dimezzamento delle utenze nei mezzi pubblici terrestri e navali. 

Il Capo dello Stato, rivolgendo un saluto a tutti i partecipanti all’Assemblea della CNA, ha inviato a politici e cittadini, un messaggio chiaro e determinato, di cui bisogna tenere conto. Soprattutto se si considera il periodo di crisi molto pesante che il Paese sta attraversando, dal punto di vista economico e sanitario. Tanti, infatti, i comparti colpiti ed i lavoratori che, insieme alle proprie famiglie, stanno attraversando una crisi epocale molto grave. In effetti siamo in un periodo di straordinaria difficoltà che va affrontato con il necessario sostegno da parte delle autorità pubbliche.

Sergio Mattarella

Per questo motivo servono politiche condivise, al fine di colmare divari e ridurre diseguaglianze sempre più inaccettabili e onerose. Così al di là di ogni personale considerazione il presidente Mattarella “sollecita ad uno sforzo straordinario, in termini di investimenti e formazione, per guidare le trasformazioni necessarie e consentire alle imprese a riprogettare filiere e modalità produttive. E’ poi necessario accompagnare i cittadini ad acquisire competenze adeguate, che costituiscono il vero capitale sociale indispensabile per costruire il futuro”.

In effetti l’Unione Europea ha dimostrato di saper cogliere la delicatezza della situazione, mettendo a disposizione strumenti che consentono di mobilitare risorse ingenti. Dunque sia chiaro per tutti che non possiamo perdere questa occasione più unica che rara. In estrema sintesi, pertanto, il messaggio di Sergio Mattarella può essere racchiuso in una semplice affermazione: “Cogliere le opportunità che sono concesse per ammodernare il Paese”. Grande ottimismo e speranza. Dipende da noi.

 

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