ROMA – CHI INDOSSA LE MASCHERINE VIOLA LA LEGGE. VERO O FALSO?

Sarà stata una dimenticanza, come tante altre in questo periodo nero che sembra non avere fine, ma la legge parla chiaro: il volto non deve essere coperto per motivi di pubblica sicurezza.

RomaMascherine e ancora mascherine. Adesso si trovano a due lire, di tutti i tipi e di tutte le fogge, colorate, griffate, di tessuto, di tessuto non tessuto, di cotone, di seta, di plastica, con raffreddamento o senza made in “China“, persino sexy e horror.

Mascherine sexy

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Insomma non c’è che l’imbarazzo della scelta per tapparsi naso e bocca per evitare che il Covid-19 entri dentro di noi più o meno in maniera devastante. Sempre che sia ancora in mezzo a noi per come dicono. Detto questo, che ci piaccia o no, dalle 18 alle 6 del mattino, come per il coprifuoco, i presidi cosiddetti salvavita si debbono indossare, e indossare correttamente, senza fare i furbetti. Nel caso, ovviamente, la distanza sociale non possa essere rispettata o qualora si prospettino all’orizzonte gli assembramenti della domenica o del sabato sera. L’utilizzo obbligatorio della mascherina è stato introdotto, sostanzialmente, dal DPCM dell’9 marzo 2020 e successivamente dal DPCM del 26 aprile scorso, entrambi a firma di Giuseppe Conte.

Mascherine horror.

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L’uso della mascherina diventava poi obbligatorio sui mezzi pubblici ai sensi del DPCM dell’11 giugno 2020, sempre a firma di Conte, e nell’ultimo provvedimento del ministro della Salute Roberto Speranza, con ordinanza del 1 agosto scorso e “ratificato” del “solito” DPCM del 7 agosto 2020 che proroga al prossimo 7 settembre, fra le altre cose, il “porto mascherina” obbligatorio per contrastare il contagio da Coronavirus. Eppure i diversi DPCM, tutti a firma di Conte, non terrebbero conto di una normativa nazionale, tuttora in vigore dunque mai abrogata, che vieta sostanzialmente di indossarle queste “maledette o benedette” mascherine. Parliamo della Legge Reale, ovvero la numero 152 del 22 maggio 1975 a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. L’articolo 5 di detta legge recita testualmente:

Giuseppe Conte firma uno dei tanti Dpcm.

“…E’ vietato prendere parte a pubbliche manifestazioni, svolgentisi in luogo pubblico o aperto al pubblico, facendo uso di caschi protettivi o con il volto in tutto o in parte coperto mediante l’impiego di qualunque mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona. Il contravventore e’ punito con l’arresto da uno a sei mesi e con l’ammenda da lire cinquantamila a lire duecentomila…”. 

Ma non basta. Il decreto-legge n. 144 del 27 luglio 2005 convertito in legge n. 155 del 31 luglio 2005 (misure per la lotta antiterrorismo, presidente del Consiglio Silvio Berlusconi), all’art. 4/bis modifica il secondo comma del richiamato articolo 5 della legge 152/75 aumentando sia la pena detentiva che l’importo dell‘ammenda:”… Il contravventore e’ punito con l’arresto da uno a due anni e con l’ammenda da 1.000 a 2.000 euro…”.

Volto travisato da mascherina. Davanti alle telecamere di banche e gioiellerie la mascherina va tolta.

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In buona sostanza, ironia della sorte, la mascherina non dovrebbe essere indossata e chi lo fa incorre nelle sanzioni prima previste ai sensi di due leggi vigenti (che per efficacia superano DPCM e ordinanze) che non sono state abrogate. Ma ci sarebbe di più, se la volessimo fare completa: chiunque ci costringe a indossare detti copri naso e bocca incapperebbe nei rigori dell’art. 611 del codice penale che cosi recita alla lettera:“…Chiunque usa violenza o minaccia per costringere o determinare altri a commettere un fatto costituente reato è punito con la reclusione fino a cinque anni…“.

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Per non parlare delle diverse aggravanti previste dall’art. 339 CP che farebbero lievitare la pena in maniera davvero congrua. Vero o falso? Tutto vero, con tanto di timbro e firma. E chiunque può verificare, basta andare in rete sul primo motore di ricerca per rendersene conto. Dunque caro presidente Conte, che vogliamo fare? Diamo una botta di legittimità alla situazione e, per lo meno, modifichiamo un paio di leggi vigenti? Capisco che vi viene difficile, considerate le continue defaillance politiche, ma non possiamo rimanere nell’illegalità. Non è un buon esempio per il Paese che annaspa per rimanere a galla. Le mascherine non risolvono il problema, nemmeno un po’. Basta col prenderci in giro

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