I virologi, pur non entrando nei particolari, considerano il siero anglo-svedese sicuro ed efficace. Ma i decessi per trombosi dopo la somministrazione aumentano.
Napoli – Il vaccino anglo-svedese AZD1222 prodotto dall’AstraZeneca pare continui a mietere vittime nonostante le assicurazioni di virologi e case farmaceutiche. Le caratteristiche dei decessi, per trombosi, sono riconducibili ai casi possibili di morte dichiarati nel nuovo bugiardino della casa farmaceutica anglo-svedese.
Per non parlare degli effetti collaterali che, quando si manifestano con febbre alta, eritemi cutanei, emicranie e forte debilitazione, necessitano di adeguate cure mediche.
Una delle ultime persone e rimetterci la vita è stata Sonia Battaglia, 54 anni, impiegata all’Itis di San Giorgio a Cremano. La donna, alcuni giorni dopo la somministrazione del vaccino, aveva accusato forti malesseri e poi era caduta in coma.
Dopo una settimana di tentativi di rianimazione la donna è morta all’ospedale del Mare di Napoli il 18 marzo scorso. Il 1 marzo l’impiegata si era vaccinata con la prima dose dell’AstraZeneca assieme ad altre sue colleghe.
Una volta ricoverata Sonia Battaglia non si è più ripresa tanto che la commissione medica, una volta constatata l’assenza di tutti i riflessi e la presenza di un elettroencefalogramma stabilmente piatto, dichiarava la morte della paziente a cui era stato inoculato il citato siero appartenente al lotto ABV5811:
”…Il giorno dopo la vaccinazione mamma stava bene ed è andata a lavorare – raccontano i figli Raffaele e Mario Conte – due giorni dopo ha avuto la febbre che la nostra dottoressa ci aveva assicurato fosse nella norma. Al terzo giorno nostra madre ha iniziato a vomitare senza sosta, abbiamo chiamato l’ambulanza…
…I sanitari le hanno messo la flebo per recuperare tutti i liquidi che stava perdendo. Mamma dormiva in continuazione non riusciva a parlare, si addormentava mentre parlava. Le abbiamo dato un farmaco che ha avuto effetto ma il giorno dopo ha ripreso a vomitare…
…Poi ha iniziato a storcere il labbro, non riusciva a parlare bene. Il 12 marzo, la sera abbiamo deciso di chiamare l’ambulanza, sono venuti a casa, l’hanno controllata ma ci hanno detto che non necessitava il ricovero e di tenerla sotto controllo. Il 13 marzo abbiamo chiesto a mamma di muoversi e di alzare la gamba sinistra, lei era convinta di riuscire ad alzarla invece era totalmente immobile…
…L’abbiamo presa in braccio e portata al pronto soccorso dell’ospedale del Mare dove è stata ricoverata d’urgenza per emorragia celebrale. Due ore dopo ha avuto una trombosi massiva che ha preso tutti gli organi del corpo, emorragia cerebrale e un’occlusione dell’aorta…”.
La salma di Sonia Battaglia è stata poi trasferita al II Policlinico di Napoli, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria per le successive incombenze autoptiche. Sulla vicenda la Procura di Nola ha aperto un fascicolo per omicidio colposo:
”…Quando lei era in vita abbiamo già sporto denuncia per lesioni colpose – aggiunge l’avvocato Nicola Barbatelli, legale della famiglia Battaglia – sia nei confronti del ministro della Salute, per correlazione con il vaccino, che contro il 118 per la mancata tempestività. Dalle lesioni siamo arrivati all’omicidio colposo, la procura di Nola sta avviando le indagini e ha predisposto le attività, che ci dovranno essere comunicate…
…Nel frattempo siamo stati convocati dai carabinieri di San Sebastiano al Vesuvio, che hanno sequestrato le cartelle cliniche della signora. Noi abbiamo portato la ricevuta di quando le hanno somministrato il vaccino. Vogliamo giustizia perché vogliamo capire le motivazioni, non può essere solo che come viene detto il vaccino AstraZeneca è sicuro solo perché ci sono più rischi che benefici. Delle persone sono morte, tutte con la stessa patologia, trombosi. Non può essere una coincidenza…”.
La stessa Procura campana indaga anche sulla morte di Vincenzo Russo, 58 anni, bidello di una scuola Viviani di Casalnuovo. Anche in questo caso i familiari chiedono se ci sono state correlazioni tra il vaccino AstraZeneca che gli era stato somministrato e il decesso:
“…Se dovessi rivaccinarmi, lo farei con il vaccino di AstraZeneca– sostiene Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova – si tratta di un ottimo vaccino, che nel nostro Paese ha avuto un trattamento mediatico e scientifico sconsiderato e masochista…
…La gente lo considera erroneamente un vaccino di serie B. È un vaccino di serie A, è il più semplice per la conservazione (si conserva in un normale frigorifero), è il più economico (costa solo 2,8 euro ovvero meno del costo di produzione, per scelta della casa produttrice che ha deciso di non lucrarci), è efficace tra il 60 e il 75% nel prevenire la malattia sintomatica lieve e nel 100% per la malattia grave e la morte. Ci sono oggi pochi dati negli anziani, ma non vuol dire che non funzioni in chi ha più di 65 anni…”.
Ti potrebbe interessare anche —->>
ROMA – STOP AL VACCINO ASTRAZENECA: SOSPESA LA SOMMINISTRAZIONE IN ITALIA