LUCCA – IN ITALIA E NEL MONDO NON PIU’ STRAGI COME QUELLA DI SANT’ANNA DI STAZZEMA.

Sant'Anna a monito di tutte le stragi di innocenti del mondo affinchè non muoiano più vittime innocenti di guerre insensate provocate e sostenute da odi razziali e interessi economici.

Lucca Sant’ Anna di Stazzema è una piccola frazione di Stazzema, Comune in provincia di Lucca, balzata ai tristi onori della cronaca perché durante la seconda guerra mondiale fu luogo di un terribile eccidio eseguito senza pietà delle SS naziste. Il giorno 12 Agosto 1944 tre reparti delle SS giunsero in paese e rastrellarono donne, bambini ed anziani (i maschi adulti si erano rifugiati nei boschi per il timore di essere deportati) che furono trucidati senza un vero motivo. Le autorità tedesche avevano dichiarato Sant’Anna “zona bianca” dunque erano affluiti in paese numerosi sfollati per fuggire dai pericoli della guerra trovando nel borgo toscano la fine atroce dei loro giorni. Alla fine le vittime di mitragliatrici e fucili automatici furono 560 (tra cui 130 bambini), tutti civili innocenti che subivano passivamente gli eventi del conflitto senza costituire un problema per nessuno. Men che meno per gli stessi tedeschi.

L’eccidio di innocenti.

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Il Tribunale Militare di La Spezia nel 2005 ha condannato all’ergastolo dieci ufficiali delle SS ormai ultra-ottantenni per la terribile strage (e la Corte di Cassazione ha confermato le condanne) sostenendo che l’eccidio di Sant’Anna sarebbe stato un vero e proprio atto di terrorismo contro la popolazione civile inerme ed indifesa. Ha destato invece scalpore e parecchie polemiche la decisione della Procura di Stoccarda nel 2012 di archiviare la vicenda, non perchè i reati ipotizzati erano prescritti ma per mancanza di prove sufficienti a sostegno della tesi che si sarebbe trattato di un atto di terrorismo premeditato contro i civili e non di una azione finalizzata a reprimere la resistenza partigiana. Fatto quest’ultimo assolutamente non vero.

I cadaveri di bimbi, donne e anziani.

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel settantaseiesimo anniversario della strage ha ricordato che:”…La memoria degli eventi più tragici e dolorosi della nostra storia costituisce un richiamo incessante per le coscienze, un monito che deve servire anche a non ignorare rigurgiti di intolleranza, di odio razziale e di fanatismo che si manifestano nella nostra società...”. Conoscere il passato per evitare di commettere gli stessi errori sembra essere naturale e scontato ma in Italia non è così semplice se anche il progetto di costruire a Roma un museo sul fascismo è stato velocemente accantonato per il timore di urtare la sensibilità di qualche anacronistico sodalizio che farebbe bene a passarsi una mano sulla coscienza.

La più piccola dei bambini morti ammazzati.

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Il risultato è purtroppo davanti agli occhi di tutti e vede movimenti politici cosiddetti di Destra fare incetta di voti e preferenze seminando odio e paura tra gli elettori come se gli ultimi cento anni della nostra storia non ci avessero insegnato assolutamente nulla. Bene ha fatto il Presidente Mattarella a sollevare il problema. Che successivamente, però, andrebbe risolto affinchè in Italia e nel mondo non vi siano più Sant’Anna di Stazzema

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