LAMPEDUSA – BARRICATE E SCIOPERI: IL GOVERNO DI ROMA FA LE ORECCHIE DA MERCANTE.

La situazione, lo avremo detto mille volte, è diventata insostenibile e per fare un piacere all'Europa il governo non può rimanere distante da una situazione che lo riguarda direttamente. Qualsiasi cosa accadrà a Lampedusa la responsabilità ricadrà su Roma. Lo ha detto il Tar…

LampedusaTragedia sfiorata questa notte a largo di Lampedusa dove gli uomini della Guardia Costiera hanno salvato oltre 400 migranti che si trovavano ammassati all’interno di un’imbarcazione che stava per capovolgersi. Alla fine lo sbarco è avvenuto in sicurezza, ma si riaccende la polemica sulla questione migranti con il sindaco Totò Martello che lancia ancora accuse pesantissime contro il Governo. “…Lampedusa – ha dichiarato il primo cittadino – non riesce più a sostenere questa situazione. O il governo prende decisioni immediate oppure sciopererà tutta l’isola. Sarà direttamente l’amministrazione a dichiarare lo sciopero, chiudendo tutto. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del Governo…”.

Totò Martello

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Da Roma, però, a parte impugnare l’ordinanza di Musumeci che aveva chiesto lo sgombero dei centri d’accoglienza, non arrivano segnali di risoluzione di un’emergenza che allarma sempre di più amministratori e cittadini. Questa mattina il presidente della Regione Musumeci ha convocato di urgenza il suo Governo:

“…L’ennesimo sbarco di 450 uomini a Lampedusa, accompagnato dalla consueta indifferenza: nessuno al largo ha visto nulla! Avevamo chiesto a Roma – ha dichiarato il governatore piuttosto stizzito  di recuperare i mesi persi, senza nessuna programmazione. Avevamo chiesto un ponte aereo per dare un segnale forte, di presidiare il Canale di Sicilia per impedire a questi squallidi mercanti di morte di continuare indisturbati. Mi rivolgo direttamente al presidente Conte. Lampedusa non ce la fa più. La Sicilia non può continuare a pagare l’indifferenza di Bruxelles e il silenzio di Roma...

Nello Musumeci

…E ieri abbiamo anche sentito qualche irresponsabile pronunciare frasi incomprensibili come “non esiste l’emergenza”. C’è una emergenza umanitaria e sanitaria. Lo dicono i numeri. Lo dicono i fatti. E non basta impugnare una ordinanza per negare la realtà. È tempo di decisioni forti. Presidente Conte, convochi il Consiglio dei Ministri per affrontare l’emergenza di questi mesi, divenuta insopportabile in queste ore. Lo chiedo da presidente di una Regione che, come prevede lo Statuto, ha diritto di partecipare al Consiglio quando si affrontano decisioni che riguardano la mia Isola. Lo chiedo con rispetto, ma con fermezza. Non costringete i lampedusani a scioperi e serrate. È un luogo meraviglioso, quello: non merita questo trattamento!”...

Nelle ultime 24 ore in Sicilia sono sbarcati circa mille migranti nonostante il Viminale si ostini a dire che sono ben poca cosa rispetto a quelli del 2011. Quando si dice danno i numeri. 

 

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