Non passa giorno in cui non arrivino report che dimostrano quanto la nostra società sia sempre più allo sbando. Ai comuni cittadini non resta che aggrapparsi ad una effimera fiducia nel futuro in bilico. Le istituzioni? Non ci sono.
Roma – È stato pubblicato il consueto rapporto annuale a cura di Eurispes, il 34° sulla situazione sociale politica ed economica del nostro Paese. Ne emerge un quadro molto desolante, ma non ci si aspettava nulla di meglio. Un dato in particolare è emerso con prepotenza, con un distacco impressionante rispetto alla realtà delle altre nazioni europee.
La quota di popolazione nella fascia d’età 15-34 anni che non studia, non lavora e non segue un percorso di formazione è in continuo aumento. Sono i famigerati NEET, “Not in Education, Employment or Training“. Ci troviamo al primo posto in Europa in questa speciale classifica. Almeno primeggiamo in qualcosa! Oltre la metà sono donne, e un sostanzioso numero si trovano nel Mezzogiorno d’Italia. I dati sono veramente sconfortanti.
Scorrendo il rapporto per l’italiano medio la casa rappresenta ancora un ottimo investimento. D’altronde il mattone ha sempre rappresentato uno status symbol, a testimoniare il benessere del boom economico. Stando all’Istat l’80% degli italiani vive in casa di proprietà. Una buona percentuale ha espresso il desiderio di stipulare una pensione integrativa.
Con le pensioni da fame che si prospettano per molti è un desiderio del tutto legittimo. Seguono a debita distanza il deposito dei risparmi in conti bancari o postali e in ultimo gli acquisti in azioni, obbligazioni e fondi in Borsa.
Un aspetto in cui i nostri connazionali hanno eccelso è il boom dell’e-commerce. Quasi l’80% si diletta negli acquisti online. Sicuramente le restrizioni dovute alla pandemia hanno accelerato mutamento nelle nostre abitudini. È cresciuta molto la tendenza a ordinare il pranzo o la cena a domicilio, oltre alla spesa e i farmaci.
Per quanto riguarda la mobilità urbana, sui cui puntano sia le Pubbliche Amministrazioni che le aziende private, la bicicletta riscuote buoni consensi, seguita dal monopattino elettrico. Circa il 40% ha riferito di evitare sia i mezzi pubblici che i viaggi in aereo e in treno. Un’abitudine che sta crescendo è il ricorso alle videochiamate con parenti ed amici. Allo stesso modo si diffonde l’acquisto in abbonamento a piattaforme streaming a pagamento. Resta ancora limitato il noleggio o l’acquisto di attrezzi per fitness domestico. Che le due tendenze siano collegate?
Da sottolineare la sfiducia nel nostro sistema giudiziario, espressa da ben due cittadini su tre. Sono emerse persino le motivazioni, facilmente intuibili: l’eccessiva lentezza dei processi, la disuguaglianza dei cittadini davanti alla legge e l’assenza di certezza della pena. Solo l’8% è del parere che la giustizia vada bene così com’è.
L’aspetto più inquietante è il pressappochismo della classe politica, che di fronte a criticità che già si conoscevano, si comporta un po’ come le tre proverbiali scimmiette. Non vede lo sfacelo della realtà socio-economica, non sente le grida di chi è in difficoltà, non parla di possibili soluzioni.