Giovedi il presidente Meloni giungerà a Bruxelles ma nel frattempo sono state prese decisioni importanti in Consiglio dei Ministri: obbligo delle mascherine negli ospedali e Rsa, 6 anni di carcere per chi organizza rave-party, rinvio a fine anno della Riforma-Cartabia e Carcere ostativo, nomina sottosegretari. Praticamente un esecutivo al galoppo.
Roma – L’aumento dei tassi di interesse sta spingendo le banche ad aumentare il costo del denaro che prestano ai clienti, sia privati che imprese, scoraggiando i consumi. Pertanto se non si salvaguarderà il potere di acquisto dei salari, retribuzioni e pensioni erose da questa impennata dell’inflazione non potrà esserci ripresa. La situazione è molto delicata, per questo l’impegno si sposta in sede europea e si fa sul serio. Infatti è ufficiale la data del 3 novembre per il primo viaggio istituzionale di Giorgia Meloni a Bruxelles in veste di Premier italiana.
A pochi giorni dal giuramento del nuovo governo, la leader di FdI incontrerà i tre vertici comunitari: Ursula von der Leyen per la Commissione Ue, Charles Michel per il Consiglio europeo e Roberta Metsola per il Parlamento europeo. Pnrr, energia, guerra e, ancora, cooperazione tra Italia e Unione europea, i temi di cui si dovrà parlare. Il problema energia e la necessità di risposte comuni contro il carovita è stato al centro della telefonata di Meloni con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che, di concerto al governo dei Paesi Bassi, continua a frenare di più all’introduzione di un tetto al prezzo del gas, temendo tagli all’approvvigionamento.
La Premier ha ribadito anche l’importanza dei passi avanti compiuti a livello europeo e l’urgenza di arrivare, quanto prima, a misure concrete per ridurre i prezzi dell’energia. Non solo crisi energetica dunque ma tra i temi che verranno scandagliati a Bruxelles ci sarà anche l’attuazione da parte dell’Italia del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza per accedere ai finanziamenti europei del Next Generation EU, varato per la ripresa economica dal Covid-19.
Ed è sul Pnrr che potrebbe consumarsi uno scontro tra Roma e Bruxelles, ma questo dipenderà da come Meloni deciderà di porsi e giocare la partita. La leader, infatti, ha impostato parte della campagna elettorale proponendo di modificare il piano per aggiornarlo alle esigenze di oggi, pur non avendo un grande spazio di manovra per farlo. Anche durante la presentazione delle linee programmatiche del nuovo governo a Camera e Senato si è detta convinta non di “riscrivere” o “stravolgere” il Pnrr, ma di modificarlo di fronte agli scenari mutati dalla guerra.
Ma nel “dialogo economico” tra Roma e Bruxelles si impone anche l’urgenza e i tempi stretti che avrà il governo italiano per presentare la legge di bilancio, che deve essere approvata entro il 31 dicembre con le previsioni di entrate e spese per l’anno successivo. Nella missione a Bruxelles si discuterà anche di come continuare a dare sostegno all’Ucraina. Meloni ha avuto anche un colloquio telefonico anche con il presidente di Kiev, Volodymyr Zelensky, a cui ha “rinnovato il pieno sostegno del governo italiano nel quadro delle alleanze internazionali sul fronte politico, militare, economico, umanitario”. Zelensky, peraltro, ha inviato Meloni a recarsi in Ucraina, dopo essersi congratulato con la Premier per l’incarico di governo.
Ieri sera, intanto, il Consiglio dei Ministri numero 2 ha preso diversi provvedimenti in tema di Covid-19, Rave, legge Cartabia-Carcere ostativo e nomina sottosegrari. Per quanto riguarda le misure per la pandemia il CdM ha deciso di confermare l’obbligo di indossare le mascherine in tutte le strutture ospedaliere e nelle residenze per anziani (Rsa). Per tutelare le persone più fragili dovranno indossarle medici, infermieri e visitatori. Tra le nuove misure l’anticipo della fine dell’obbligo di vaccino per i sanitari: lo stop all’obbligo vaccinale anti Covid per medici e professioni sanitarie scatta il 1° novembre.
Per il Rave il CdM ha disposto per chiunque organizza rave party e occupa abusivamente edifici o terreni una pena fino a 6 anni di carcere, anziché i 2 attuali. Sono previste anche multe da 1.000 a 10.000 euro e si procederà d’ufficio “se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica”. In caso di condanna, inoltre, “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione”.
Il medesimo consesso esecutivo ha previsto norme urgenti in materia di Giustizia, tra cui il rinvio dell’entrata in vigore della riforma penale ed ergastolo ostativo. L’attuazione della riforma Cartabia slitta al 30 dicembre. Il rinvio è finalizzato a garantire con più tempo le migliori condizioni per la piena attuazione della riforma e nel rispetto scadenze Pnrr. La data del 30 dicembre consente di rispettare gli impegni assunti con l’Unione europea e di vedersi erogati i fondi.
Il Consiglio dei Ministri ha infine approvato la nomina dei sottosegretari del nuovo governo.