Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Durante l’alluvione che ha messo in ginocchio Catania lo scorso 26 ottobre ricevevo su WhatsApp, tra i tanti video che testimoniavano la gravità del fortunale abbattutosi sul capoluogo etneo, il video di un salvataggio estremo di una donna, che stava per cedere alla furia dell’acqua, ad opera di un giovane che non esitava a gettarsi in quel fiume d’acqua che era diventata via Etnea, la principale e storica arteria cittadina.
La donna era rimasta bloccata all’interno della sua auto ferma sulla via mentre imbarcava acqua. La signora riusciva ad aprire lo sportello e ad uscire fuori in evidente stato di shock. Mentre la poveretta stava per essere travolta dalla furia dell’acqua un giovane coraggioso, uscito da una piccola folla di spettatori terrorizzati, non ci pensava due volte nel buttarsi in acqua e raggiungere faticosamente la donna per metterla in salvo.
I due raggiungevano a fatica il marciapiede ma per la malcapitata non c’era più pericolo. Il video finiva con quest’ultima immagine di grande felicità per entrambi i protagonisti di quella storia finita bene ma per me ne sarebbe iniziata un’altra, subito dopo.
Non so perché ma ho sentito la necessità di conoscerlo quel giovane cosi audace per ringraziarlo personalmente. Oggi non tutti sono disposti a rischiare la vita per il prossimo dunque mi sarebbe piaciuto davvero stringergli la mano.
Dopo aver chiesto qualche informazione in chat scoprivo il suo nome e cognome, ma anche la sua nazionalità: Celestino Floralde, 45 anni, di origini filippine. Dopo qualche ora ci incontriamo, in città. Entrambi emozionati ci scambiamo i saluti e Celestino mi racconta la sua di storia, non meno importante di quella che l’ha visto protagonista di un salvataggio.
Celestino è sposato con Melody ed ha due figlie, una di 11 e l’altra di 7. E’ arrivato a Catania nel 2011 e da allora ha sempre lavorato nel settore della ristorazione mentre la moglie come addetta alle pulizie. Le due figli vanno a scuola, con ottimo profitto.
A questo punto lo ringrazio per il gesto in favore di una cittadina catanese e gli chiedo se c’è qualcosa che posso fare per lui. L’uomo mi guarda imbarazzato e mi dice che sta cercando un lavoro perché il locale dove prestava servizio ha chiuso. Lui si adatterebbe a fare qualsiasi cosa ma non ha patente né un’autovettura. Ma raggiungerebbe a piedi o in autobus il luogo di lavoro pur di guadagnare onestamente e sfamare la sua famiglia.
Ho promesso a Celestino che non appena mi arriverà l’auto nuova gli regalerò quella mia che non ho dato in permuta e farò una colletta affinché il coraggioso filippino possa iscriversi a scuola guida e ottenere cosi l’ambito documento. L’uomo mi guarda commosso e ringrazia mille volte come solo gli orientali sanno fare, con estrema umiltà.
Sono io, invece, a ringraziare lui per non aver esitato, nemmeno un attimo, a gettarsi in acqua per salvare una sconosciuta. Ringrazio Celestino per la sua umanità dimostrata subito dopo il salvataggio con quella donna che è viva grazie a lui. Ringrazio Celestino per la sua generosità dimostrata nel rischiare la propria vita a vantaggio di un’altra. Ringrazio Celestino per il suo gesto coraggioso che si trasforma in valore ideale di cui oggi c’è tanto bisogno.
Grazie Celestino, a nome di tutti i Catanesi.
Carmelo La Rocca
Più in basso il video del salvataggio:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10157776052502315&id=670182314