La Commissione parlamentare sulla scomparsa di Denise Pipitone sembrava cosa fatta, invece macchine indietro tutta. La nuova indagine, su cui la famiglia Pulizzi-Maggio contava molto, si è conclusa con un’archiviazione nonostante la circostanziata opposizione presentata dai congiunti della bimba sparita diciassette anni fa. Interessi politici o che altro si nascondono dietro lungaggini e ostacoli?
Mazara del Vallo – In Italia una Commissione parlamentare d’inchiesta non si nega a nessuno. Ne sono state istituite innumerevoli che riguardavano, e riguardano, molto spesso, i casi giudiziari più ostici o quelli che non sono giunti a conclusione. Oppure che sono stati archiviati a più riprese.
Come nel caso del rapimento di Denise Pipitone, la bimba di 4 anni sparita nel nulla in un afoso 1 settembre 2004. Due inchieste finite con un nulla di fatto. O, meglio, due inchieste che non hanno svelato affatto i tanti misteri che si nascondono dietro la sparizione della bimba nella quale hanno avuto le mani in pasta decine di personaggi prima indagati e poi prosciolti.
Altri, più vicini alla bambina, sono stati processati e assolti ma la verità sulla fine di Denise è ancora al di là da venire. Lo scorso 21 dicembre il Gip di Marsala, Sara Quittino, ha fatto propria la richiesta di archiviazione della Procura di Marsala nonostante l’istanza di opposizione presentata dall’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, presentata agli inquirenti sulla scorta di nuovi elementi piuttosto pregnanti sotto il profilo indiziario che evidentemente non sono bastati.
Si trattava di intercettazioni ambientali realizzate lo scorso 25 maggio nelle quali sembrerebbe che Anna Corona, sospettata numero uno nella vicenda, parlando con la figlia Alice Pulizzi abbia profferito un paio di frasi dal contenuto esplicito:”…Lo vuoi sapere chi è stato quella volta? Lo vuoi sapere? Io con Giuseppe…Alice! Non ne devi fare parola con nessuno altrimenti con te poi non ci parlo più…”.
Il colloquio fra madre e figlia appare più che eloquente per i carabinieri di Trapani. Non sarebbe così per il consulente della Procura di Marsala che avrebbe giudicato i file audio come incomprensibili. Mentre per i Pm Roberto Piscitello e Giuliana Rana detta conversazione non può assumere “rango di prova o mero indizio circa la responsabilità dell’indagata Corona né di altri soggetti” dunque sarebbero penalmente irrilevanti.
Considerata la situazione una seria Commissione d’inchiesta alla Camera potrebbe arrivare dove forse le precedenti indagini non hanno potuto. Ma la strada per costituire il consesso parlamentare non è stata affatto facile, anzi piuttosto difficile e irta di ostacoli e lungaggini.
Finalmente il 2 dicembre scorso la Commissione d’inchiesta, proposta dai deputati del Pd Alessia Morani e Carmelo Miceli, e condivisa apparentemente da tutti gli schieramenti politici, si è insediata ma pare che poi qualcosa abbia inceppato il delicato meccanismo di prosecuzione delle attività investigative.
Alcuni emendamenti, a firma di parlamentari di più partiti, chiedono infatti che la Commissione non si occupi specificatamente di Denise ma anche della scomparsa di centinaia di altri minori spariti in un lasso di tempo troppo ampio.
Altri “onorevoli” hanno chiesto, addirittura, che fosse istituita una “Commissione per i bambini scomparsi in Italia” snaturando cosi il consesso parlamentare che avrebbe dovuto occuparsi dei depistaggi e delle stranezze che permangono ancora sul rapimento della bambina siciliana.
Altri deputati avrebbero richiesto una Commissione d’inchiesta che si occupi di scomparsi a partire dal 2007, di fatto escludendo il caso giudiziario che riguarda Denise Pipitone. Dunque la bambina mazarese diventerebbe oggetto di scambi politici? Una bambina “usata” per interessi di partito? O che altro?
“…Cercare di generalizzare il caso Denise, pur sapendo che è unico in Italia, per specifica tipologia dei fatti accaduti in 17anni, ci è sembrato una scusa alquanto banale – scrivono su Facebook Piera Maggio e Pietro Pulizzi – specialmente se ciò è detto da persone esperte che conoscono il significato di che cosa significa Commissione d’inchiesta…Di scomparsi in Italia ce ne sono milioni, ma ognuno ha una storia a sé. Per i fatti che lo caratterizzano, in Italia il rapimento di Denise è un caso unico. È questo lo sanno tutti! Esempio: é come chiedere ad una Procura della Repubblica qualsiasi, di aprire un’unica indagine per tutti i casi di omicidio d’Italia: impossibile! Non vogliamo pretese, attendiamo riflessione e collaborazione, su un caso che merita chiarezza. Grazie…”.