ROMA – PASSEGGIATA DI SALUTE AL SENATO: BUONI PROPOSITI E RINGRAZIAMENTI. A QUANDO I PRIMI FATTI?

Incassata la fiducia al Senato Draghi si prepara ai primi passi e a sostenere i medesimi adempimenti alla Camera. Nel frattempo il Paese attende i fatti per contrastare la pandemia che incombe e la povertà dilagante.

Roma – Ieri, “mercoledì delle ceneri”, Mario Draghi ha esposto il suo programma di governo al Senato. Tale coincidenza si spera possa essere l’inizio di un percorso non solo di conversione ma, soprattutto, di cambiamento sociale, politico ed economico.

Il premier ha pronunciato a palazzo Madama il discorso di insediamento sul quale in serata ha ricevuto la fiducia. Fra i temi affrontati la lotta al nuovo coronavirus, il piano vaccini, il Recovery Plan con le sue riforme, a partire da quelle del fisco e della Pubblica amministrazione, nonché la tanto decantata svolta verde con l’istituzione del ministero della “transizione energetica”.

Draghi ha invitato tutti i senatori ad un maggiore spirito di servizio. Alle forze politiche che lo sostengono ha chiesto coesione ed impegno per offrire al Paese risposte forti e tempestive all’altezza della gravissima situazione.

La guerra alla pandemia e il potenziamento della campagna vaccinale restano in cima alle priorità. Vedremo comunque nei fatti ciò che accadrà a breve. Così come vedremo dal vivo l’impronta europeista dell’esecutivo e la ripresa economica attraverso il contributo decisivo del Recovery Fund.

Fatti questi che presuppongono la realizzazione in tempi rapidi di riforme come quelle del welfare, fisco, giustizia e pubblica amministrazione, attese da decenni e rimaste sempre inevase.

L’attenzione è rivolta soprattutto agli interventi infrastrutturali necessari alla ricrescita e tali da provocare un impatto positivo sul Pil.

Nel frattempo in Parlamento è stato costituito un intergruppo M5s-Pd-Leu per promuovere iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese a partire dall’esperienza del Governo Conte II. Un’iniziativa che si è resa necessaria per arginare i dissensi in casa 5Stelle.

Anche Giorgia Meloni, stupendo tutti gli astanti, ha proposto al resto del centrodestra, peraltro in maggioranza al governo, la creazione di un intergruppo in Parlamento senza tuttavia spiegarne lo scopo. L’imbarazzo è stato palese per l’incomprensibile, e inutile, iniziativa di Fratelli d’Italia.

In ogni caso Draghi, nel suo intervento, ha voluto condividere il senso di responsabilità nazionale. Il primo impegno che è opportuno assumere, specialmente dopo la “scandalosachiusura degli impianti sciistici all’ultimo momento, è quello di informare i cittadini con sufficiente anticipo in caso di cambiamento delle regole correnti già disposte, per quanto compatibile con la rapida evoluzione dell’infezione virale.

Giorgia Meloni ha proposto un intergruppo di centrodestra

Draghi poi ha definito il suo governo in maniera chiara ed entusiasta: “…Semplicemente il governo del Paese – ha detto il premier – che non ha bisogno di alcun aggettivo che lo definisca, poiché riassume la volontà, la consapevolezza, il senso di responsabilità delle forze politiche che lo sostengono alle quali è stata chiesta una rinuncia per il bene di tutti. Questo è lo spirito repubblicano di un governo che nasce in una situazione di emergenza raccogliendo l’alta indicazione del Capo dello Stato…”.

In sostanza il presidente del Consiglio, ha rimarcato l’autorevolezza dell’attuale governo. A scanso di equivoci. Evocando, anche, il doveroso senso di responsabilità che dovrà caratterizzare ogni intervento governativo: “…Il nostro dovere è combattere con ogni mezzo la pandemia e salvaguardare le vite dei cittadini – ha aggiunto Draghi una trincea dove combattiamo tutti insieme, in quanto il virus è nemico di tutti…”.

Nel commosso ricordo di chi “non c’è più” deve moltiplicarsi l’impegno, ha continuato il premier il quale ha rivolto un ringraziamento al suo predecessore Giuseppe Conte che ha affrontato una situazione di emergenza sanitaria ed economica come mai era accaduta dall’Unità d’Italia.

Giuseppe Conte è tornato all’università

In pratica la crescita di un’economia di un Paese non scaturisce solo da fattori economici, ma dipende dalle istituzioni, dalla fiducia dei cittadini verso di esse, dalla condivisione di valori e di speranze. E questo lo sapevamo.

Intanto si affacciano in quasi tutte le regioni le pericolose varianti del virus che dilagano in tutta Italia. Certamente sono necessari nuovi interventi e forme precauzionali, che non possono prescindere da nuove forme di sicurezza e salvaguardia, nonostante le pressioni di migliaia di imprenditori, ormai allo stremo, che rischiano il collasso delle aziende con nuovi licenziamenti.

Milioni di cartelle esattoriali pronte a raggiungere i contribuenti stremati

Nulla di nuovo sulla tregua fiscale per gli adempimenti che non si possono rispettare a causa del blocco economico causato dall’epidemia. I giorni si rincorrono e bisognerebbe passare velocemente dalle parole ai fatti. 

Inutile prorogare solo le scadenze. Non servirebbe e farebbe più danno dei peggiori lockdown. Al di là dei parziali indennizzi e ristori, che non servono a nulla, urge una definizione (cancellazione) totale dei debiti maturati.

Con il profumo ci siamo, dice un vecchio adagio, con il prezzo dobbiamo vedere. 

 

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