La mano dell’uomo, anche in questo caso, tende a distruggere l’ambiente immerso. Tra gli ambientalisti gira la voce che grandi fioriture di queste alghe luminescenti potrebbero avvelenare i mari e l’ambiente in generale. Quando impareremo a rispettare la Natura?
Roma – La scorsa estate un “prodigio della natura” ha deciso di verificarsi in Cina per la gioia di chi ha avuto la fortuna di assistervi. Si tratta del fenomeno del mare “fluorescente” che illumina di blu tutto il panorama circostante. Uno spettacolo che sbalordisce, lasciando gli attoniti spettatori letteralmente a bocca aperta, facendo brillare gli occhi di chi vi guarda, come i bambini quando restano esterrefatti al racconto di fiabe, gnomi e principi.
Uno spettacolo unico e magico allo stesso tempo, reso possibile grazie ad un’alga microscopica, la “Noctiluca scintillans“. Il termine, composto da nox e lucere, significa “che risplende nella notte“, una definizione perfetta per l’evento a cui si riferisce.
Questa piccola entità costituisce il fitoplancton acquatico, ovverosia tutto l’insieme di microrganismi galleggianti privi di movimento autonomo, che vengono trasportati passivamente dalle correnti marine. Il fitoplancton è alla base dell’intero ciclo vitale e sintetizza metà di tutto l’ossigeno prodotto dagli organismi vegetali della Terra (fonte: NASA, l’Agenzia governativa responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli USA).
Quest’alga ha la proprietà di splendere di notte. Grazie all’emissione di una luce blu fluorescente riesce a fornire una visione surreale e quasi artificiale proiettando lo spettatore in atmosfere oniriche ed immagine sperdute nel tempo. Lo spettacolo è andato in scena lungo la spiaggia della città di Dalian, in Cina.
Grazie al web le immagini hanno fatto il giro del mondo immortalando ed esaltando l’incredibile bellezza: il mare appare dipinto da forti pennellate d’artista, di colore brillante, ad imitare la galassia stellata. E’ tutto vero, reale, palpabile, non c’è nulla di finto, di artefatto, l’autrice è solo Lei, unica, divina e padrona “Madre Natura“, a cui dovremmo manifestare con fatti concreti più rispetto di quanto fatto finora.
Questo fenomeno pare che in passato si sia verificato anche in altri luoghi del mondo. Prima che il prodigio si mostrasse la città di Dalian è stata investita da una serie di forti temporali al termine dei quali le acque hanno iniziato a brillare, tingendosi di un blu intenso e scintillante.
La Noctiluca scintillans quando viene stimolata dalle acque e dalle correnti, converte la sua energia in particelle luminose che colorano l’ambiente in cui si trovano dando vita ad uno spettacolo notturno unico e molto suggestivo.
Il fenomeno, conosciuto anche con l’appellativo di sea sparkle, scintillio del mare, si è palesato finanche lungo le spiagge di Preservation Bay e Rocky Capea in Tasmania e, in generale, lungo i mari tropicali. La costa di San Diego e di Leucadia in California, o le Everglades in Florida sono altri luoghi dove spesso il fenomeno viene segnalato.
Altri Paesi dove si può osservare il plancton bioluminescenti sono: la Thailandia, l’Australia, il Vietnam, Puerto Rico e la Giamaica. Anche il nostro Bel Paese è stato baciato dalla sorte di poter assistere ad uno spettacolo così straordinario.
Alcuni anni fa, infatti, l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale, ha accertato la gradita presenza dell’alga lungo le coste del Friuli Venezia Giulia e della Puglia.
C’è da di dire, però, che grandi fioriture di Noctiluca scintillans possono affamare gli altri anelli della catena alimentare. Quando si estingue rilascia nelle acque nuvole tossiche di ammoniaca che inquinano la riserva ittica locale.
Uno spettacolo affascinante, ma a caro prezzo. Per quanto riguarda i veleni l’uomo ha dimostrato di non essere da meno. Infatti si sussurra tra gli ambientalisti che grandi fioriture di queste alghe sono possibili per l’avvelenamento dei mari e dell’ambiente in generale, perpetrato dall’essere umano. Quando impareremo a rispettare la Natura?