Una sciagura infinita di nome Asbesto

Dopo anni di indifferenza e di omissioni quel che resta è il conto dei morti. L’amianto uccide. Materiale riconosciuto come uno dei più dannosi per la salute degli esseri umani, nel nostro Paese è stato bandito nel 1992. La sua pericolosità era conosciuta fin dagli anni ’20, ma per 70 anni non si è fatto nulla. Anzi si continuava a produrlo e utilizzarlo come se fosse innocuo.

Roma – Con il nome di amianto, o asbesto, si indicano sei minerali della classe dei silicati. Il mesotelioma pleurico, il tumore che colpisce il mesotelio, ovvero il sottile tessuto che riveste alcuni organi dell’addome e del torace, è la patologia tipicamente legata a questo materiale. La pericolosità del minerale per la salute umana deriva dalla sua struttura fibrosa. Le fibre sottilissime (11mila volte più piccole di un capello) rilasciate nell’aria, se inalate, com’è avvenuto nelle industrie di lavorazione e nei loro dintorni, provocano patologie cancerogene all’apparato respiratorio. E non solo.

L’esposizione alle fibre può essere anche non occupazionale, cioè ambientale. A trent’anni dalla legge 257/92 che ha messo al bando il pericoloso materiale, in Italia muoiono ancora migliaia di persone per malattie asbesto correlate, nonostante l’Italia sia stato uno dei primi Paesi al mondo a vietare l’estrazione, l’importazione, la lavorazione, e l’utilizzo dei prodotti che lo contengono come il micidiale Eternit.

In Lombardia si contano ancora 1,2 milioni di coperture di amianto da smaltire sul territorio e poco meno 2.000 morti all’anno. Nelle altre regioni la situazione non è di gran lunga migliore. In Sicilia sono 1850 i casi di mesoteliomi dal 1998 ad oggi, con una mortalità del 93% nei primi 5 anni. In totale 1720 decessi ai quali ne vanno sommati altri 3.500 per tumore del polmone e 1.000 per malattie legate alle fibre killer. In Toscana secondo i dati forniti dall’Ispro, istituto per la prevenzione e la rete oncologica, sono 2.500 i casi accertati di mesotelioma mentre sono 7.187 coloro che hanno denunciato di essere stati esposti all’amianto nel corso della loro attività lavorativa.

Giuseppe Manfredi, presidente dell’Associazione Familiari e Vittime Amianto, morto nel 2016 per mesotelioma

Recentemente, in occasione della Giornata mondiale delle vittime dell’amianto, il 28 aprile scorso, sono state ricordate le 4.400 vittime all’anno decedute per patologie legate all’inalazione di asbesto, di cui 1.600 per il solo mesotelioma pleurico. I numeri non tenderanno al ribasso fino a quando i costi delle bonifiche graveranno sulle casse dei comuni o degli imprenditori privati.

Una strage silenziosa e colossale. Una tragedia che non può essere minimizzata o procrastinata oltre. Va affrontata immediatamente con interventi adeguati per la cura ma soprattutto con la prevenzione e con azioni efficaci e mirate per la rimozione e lo smaltimento delle enormi quantità di amianto tuttora presenti nel territorio italiano e non solo. Si calcola, per difetto, che le vittime dell’amianto nel mondo siano circa 107.000 all’anno. Anche se in Europa e in molti Stati di altri continenti l’asbesto è stato bandito da tempo, e molti paesi hanno cominciato a mettere da parte gli interessi economici per la salvaguardia del benessere comune, in altre parti del mondo la situazione è ancora preoccupante.

Stephen Schmidhney, proprietario di Eternit, 2,3 miliardi di patrimonio e 18 anni di carcere per disastro ambientale

Alcuni leader mostrano ancora molte perplessità e si pongono dubbi sulla dimostrata correlazione tra il materiale fibroso e le malattie ad esso riconducibili. Preferiscono sacrificare la salute al profitto. L’amianto è ancora prodotto e commercializzato in Cina, Brasile, Kazakistan e Russia. Nel 2018 negli Stati Uniti, dove i morti per esposizione sono 40.000 l’anno, per volontà di Trump l’agenzia per la protezione ambientale ha nuovamente autorizzato l’utilizzo di alcuni tipi di amianto come materiale per l’edilizia, revocando un divieto in vigore dal 1989. Questa notizia ha allarmato la popolazione americana e non solo. Tutti i tipi di questo mix di minerali sono cancerogeni, nessuno escluso. Anche se difficilmente l’asbesto tornerà nelle case in molti hanno salutato il presidente uscente dicendo: “…Addio Donald, porta con te l’amianto mentre te ne vai…”.                                                                              

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