ROMA – PERCHE’ RIAPRIRE SE DOVREMO RICHIUDERE? PAROLA DI MARIO MONTI

Ciò che dice il senatore a vita sembra un oscuro presagio ma la realtà, stavolta, potrebbe essere dalla sua parte. Se abbassiamo la guardia la profezia di Monti potrebbe avverarsi come quella volta con Soros.

Roma – “Inutile riaprire, tanto dobbiamo richiudere”. Con quell’aria da portatore di “cattive nuove” Mario Monti non è un personaggio che ispira tanta simpatia. Diciamocelo francamente.

Gli italiani ricordano bene i giorni del suo Governo come una delle pagine più critiche della storia della politica nostrana.

Tuttavia il senatore a vita tira dritto per la sua strada e continua a dirne di tutti colori, al punto che ormai sembra evidente la sua insofferenza verso i suoi concittadini, dei quali non sembra avere una grande considerazione. Stando a ciò che dice, ovviamente:

Mario Monti, incubo degli italiani

“…Sono convinto che stiamo commettendo un errore che, anche in termini economici, pagheremo – ha detto l’ex premier – una cosa che si fa comprensibilmente per dare un respiro economico a chi è costretto a essere chiuso per ragioni sanitarie. Ma anche dal punto di vista economico lo pagheremo di più. Perché non è con questi stop & go che si ridà consistenza all’attività economica…”.

Chi si trova in condizioni privilegiate non potrà mai capire

Mister Spread non si fa troppi problemi nemmeno a sottintendere che anche gli aiuti economici non sono altro che un miraggio, visto che è semplicemente impossibile mettere una toppa alle perdite subite da commercianti e artigiani nell’ultimo anno.

Insomma il tutto suona come un lugubre “morite e fatelo in silenzio, senza disturbare, se non vi dispiace”. Non ce la fa proprio Monti a stare dalla parte della gente? Nemmeno per sbaglio?

George Soros, il filantropo ungherese, e Mario Monti

Come quando aveva ammesso candidamente, nel 2018, che le scelte disastrose compiute a favore di un’austerità che nel 2012 aveva generato un numero di suicidi da record fossero state prese con l’aiutino di George Soros (un giorno capiremo che razza di ruolo ricopre questo figuro per potersi intromettere nella politica di Paesi sovrani):

“Io mi ricordo che Soros mi telefonò poco dopo che io mi trovai nella posizione di presidente del Consiglio – aggiunge Monti –  preoccupatissimo che l’Italia potesse cadere finanziariamente. Anzi, mi diede un consiglio, adesso posso dirlo, di chiedere aiuto all’Unione Europea e al Fondo Monetario Internazionale…”.

George Soros contattò Monti nel 2012. Mamma mia…

Praticamente una spintarella sul ciglio del burrone che ha inghiottito la Grecia. “Non seguii quel consiglio”, conclude Monti. Gettando sul tavolo verde una scala reale. 

In compenso però siamo ancora qui a raccogliere i cocci di certi suoi disastri politici che ci bruciano ancora e non poco. E adesso dovremmo sorbirci per di più le sue prediche sulle riaperture? Professore, suvvia, un po’ di ottimismo e sorrida se può. Siamo quasi usciti da sotto un camion, mica bau-bau, micio-micio. 

 

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