ROMA – EMENDAMENTI DEL DECRETO RISTORI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI

Per i lavoratori in cassa integrazione, autonomi e professionisti, inclusi artigiani e commercianti, potranno accedere al “Fondo Gasparrini” per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui, per la prima casa, per tutto il 2021.

Roma – Un autentico lavoro sartoriale è stato fatto in Parlamento nella seduta del 15 dicembre 2020. Il Senato ha approvato con modificazioni, in prima lettura, il Ddl n.1994 di conversione del decreto-legge n. 137/2020 (Decreto Ristori), contenente ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, con 154 voti a favore e 122 contrari sull’emendamento interamente sostitutivo del disegno di legge.

Succede così che il decreto legge Ristori prende le sembianze di un maxi-provvedimento nel passaggio al Senato, inglobando i quattro decreti emanati dal governo in autunno e aggiungendo a questi anche qualche novità approvata nel corso dell’esame in Commissione: dal rimborso degli sconti sugli affitti alla proroga della sospensione della tassa per i tavolini all’aperto.

Il disegno di legge di conversione prevede l’abrogazione dei DL n. 149 (Ristori bis), n. 154 (Ristori ter) e n. 157 (Ristori quater) del 2020, disponendo che rimangano validi gli atti e i provvedimenti adottati e siano fatti salvi gli effetti e i rapporti giuridici dispiegatisi al tempo della loro vigenza.

Tra le novità introdotte vi è la previsione, per il 2021, di un contributo a fondo perduto a favore dei locatori che riducono il canone di locazione per i contratti di immobili ubicati in comuni ad alta tensione abitativa ed adibiti dal locatario ad abitazione principale.

Il contributo è pari al 50% della riduzione del canone entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per singolo locatore. A tal fine l’articolo istituisce nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti un fondo denominato “Fondo per la sostenibilità del pagamento degli affitti di unità immobiliari residenziali”, con una dotazione pari a 50 milioni di euro.

Ulteriore novità è la sospensione “Tosap e Cosap fino alla fine de mese di marzo 2021. In considerazione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, i titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione temporanea del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche già esentati dal primo marzo 2020 al 15 ottobre 2020, ai sensi dell’articolo 181, comma I bis, del decreto-legge n. 34 del 2020, sono esonerati dal primo gennaio 2021 al 31 marzo 2021 dal pagamento.

In sostanza si tratta di quattro decreti ristori inseriti, l’uno nell’altro, all’interno del provvedimento unico arrivato al voto di fiducia in Senato. Ma non sono bastati a superare il paradosso della Tari, che dovrà essere pagata per intero anche dalle attività bloccate, a novembre e dicembre, dai diversi provvedimenti che hanno colorato le regioni di rosso o di arancione, o hanno chiuso o limitato in tutta Italia locali come bar, ristoranti, palestre, piscine, scuole di danza.

Tari intera come se gli esercenti avessero lavorato a pieno regime

Nonostante tutti i proclami e le promesse queste tipologie di esercizi dovranno versare la tariffa come se avessero lavorato, fatturato e prodotto rifiuti a pieno regime. La stessa situazione si avrà se dal 24 dicembre al 6 gennaio, il governo trasformerà tutto il Paese in zona rossa. Il problema deriva dai Comuni in quanto le nuove restrizioni sono entrate in vigore dopo il 31 ottobre, data di chiusura dei bilanci comunali.

Problematica peraltro già nota al governo e che il Parlamento aveva anche cercato di risolvere. Ma senza successo. Se ne riparlerà, forse, nel quinto decreto Ristori, che arriverà a inizio gennaio con nuove risorse anche per gli enti locali finanziate dall’ennesimo scostamento di bilancio. Ma sarà tardi.

Esenzione tassa Imu per residenti in zone rosse anche se successivamente hanno mutato colore. 

Un altro interessante emendamento garantisce per legge l’esenzione dal saldo Imu in scadenza mercoledì 16 dicembre per i soggetti delle zone dichiarate rosse a partire dal 3 novembre, anche se poi il loro colore è cambiato nelle settimane successive. Comunque lo stop ai pagamenti riguarda solo i casi in cui il soggetto passivo e il gestore dell’attività coincidono.

Per i lavoratori in Cig, autonomi e professionisti, inclusi artigiani e commercianti, potranno accedere al “Fondo Gasparrini” per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui, per la prima casa, per tutto il 2021. Si tratta in effetti di una proroga rispetto a quanto previsto dal Cura Italia e dal Dl Liquidità.

 

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