DECRETO RILANCIO? OLTRE IL DANNO ANCHE LA BEFFA.

Tra le “dimenticanze” assurda quella che non prevede il contributo a fondo perduto per i professionisti iscritti ai rispettivi Ordini. Per il resto nulla che ci possa salvare concretamente dalla catastrofe. Mentre la criminalità organizzata con i suoi sodali politici e imprenditori fanno affari d’oro.

Diverse le misure fiscali contenute nel decreto legge Rilancio, in particolare la sospensione fino al 31 agosto dei termini di versamento derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione.

Tra le varie misure sono stati previsti aiuti per adeguamento e sanificazione dei luoghi di lavoro. In particolare, imprese e lavoratori autonomi che esercitano la loro attività in luoghi aperti al pubblico possono usufruire del credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute per l’adeguamento alle prescrizioni sanitarie e alle misure di contenimento contro la diffusione da virus, la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale atti a garantire la salute di lavori ed utenti.

Inoltre sono stati previsti bonus per casa, energia e vacanze, con detrazioni per interventi di efficienza energetica, di riduzione del rischio sismico e per l’installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, che passano al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Le detrazioni possono essere fruite in 5 rate annuali di pari importo oppure si può optare per la trasformazione in credito d’imposta o sconto per l’importo corrispondente alla detrazione.

Conti, tasse e bonus

Tra l’altro i nuclei familiari con Isee in corso di validità non superiore a 40mila euro possono usufruire anche di un credito, fino a 500 euro, utilizzabile per il pagamento dei servizi offerti dalle imprese turistico ricettive, bed&breakfast e agriturismi. Per i nuclei familiari composti da due persone l’importo del credito è di 300 euro, per quelli composti da una sola persona è 150 euro.

E’ stato anche previsto che fino al 31 dicembre di quest’anno sono esenti da Iva, con diritto alla detrazione dell’imposta pagata sugli acquisti, le cessioni di mascherine e di altri dispositivi medici e di protezione individuale. A partire dal 1° gennaio 2021 verrà applicata un’aliquota Iva pari al 5%. Il decreto Rilancio ha previsto che le piccole e medie imprese e autonomi titolari di partita Iva che nel mese di aprile 2020 hanno avuto un fatturato inferiore ai 2/3 di quello di aprile 2019 possono richiedere dei contributi a fondo perduto. Il contributo riconosciuto non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, né alla formazione del valore della produzione netta, ai fini Irap. Com’è noto gli imprenditori e i lavoratori autonomi con ricavi o compensi che non hanno superato i 250 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente non dovranno versare il saldo 2019 e la prima rata dell’acconto 2020.

E’ stato previsto anche un bonus per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo, con un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione versato per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020. In particolare, è stata prevista la sospensione fino al 31 agosto dei termini di versamento derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione. I pagamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione e, pertanto, entro il 30 settembre 2020. È stato chiarito dall’Agenzia delle Entrate che la sospensione riguarda anche la notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione. Inoltre le rate 2020 della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”, se non versate alle relative scadenze, potranno essere pagate entro il 10 dicembre senza perdere le agevolazioni previste e senza oneri aggiuntivi.

Quanto ai pignoramenti, scatta anche lo sblocco dei pignoramenti di stipendi e pensioni e arrivano regole più soft per le rateizzazioni in essere o richieste entro il 31 agosto. È inoltre consentita la possibilità di rateizzare i debiti relativi a piani di pagamento della “rottamazioni-ter” o del “saldo e stralcio” decaduti per mancato versamento delle rate scadute nel 2019. Infine, l’Agenzia delle Entrate, ha chiarito che, bontà loro, pur emettendo entro il 31 dicembre gli atti relativi a controlli in scadenza nel 2020, li notificherà ai contribuenti solo nel 2021, senza l’addebito degli interessi.

I ristoranti al tempo del Covid-19

Una mastodontica defaillance da non credere è stata perpetrata in danno di alcune categorie di autonomi. Nel provvedimento “Rilancio” il contributo a fondo perduto è previsto solo in favore degli esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo, di reddito agrario e titolari di partita Iva,  escludendo, incomprensibilmente, tutti i professionisti appartenenti ad un proprio ordine professionale, come commercialisti e consulenti del lavoro. In ogni caso la battaglia politica si svilupperà in parlamento per fare in modo che venga modificato in sede di conversione parlamentare del Dl Rilancio e sanare così una vera e propria, insensata, dimenticanza. Questa assieme alle altre.

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