Il consumo dei farmaci è in aumento cosi come la spesa pubblica nella sanità per quanto attiene l'acquisto dei principi attivi dei farmaci oncologici quali pembrolizumab, nivolumab e lanalidomide.
Roma – Dal 2001 il rapporto Nazionale sull’uso dei Farmaci in Italia fornisce una descrizione analitica ed approfondita sull’assistenza farmaceutica nel nostro Paese. Analizzando i diversi flussi informativi disponibili è possibile ricostruire l’assistenza farmaceutica nella sua totalità, erogata sia in ambito territoriale che ospedaliero; a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e tramite l’acquisto privato da parte del cittadino. Per quanto riguarda l’analisi dei consumi in regime di assistenza convenzionata sono stati utilizzati i dati del flusso OsMed, mentre per quella relativa ai consumi dei farmaci acquistati dalle strutture sanitarie è stato utilizzato il flusso della Tracciabilità del Farmaco.
Ti potrebbe interessare anche———>>MILANO – FUMAGALLI M5S CONTRO L’EX GOVERNATORE MARONI. TROPPI INCIUCI FRA POLITICA E FARMACI.
Secondo il rapporto OsMed 2019 “L’uso dei farmaci in Italia”, realizzato dall’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa), gli italiani hanno speso 5,7 miliardi di euro per i farmaci di fascia C, quelli a carico del cittadino, con un aumento del 6,6%, di cui il 53,6% per farmaci acquistati con ricetta e il 46,4% per i medicinali di automedicazione Sop e Otc. In totale la spesa farmaceutica territoriale, pubblica e privata, è stata pari a 21,1 miliardi di euro con un incremento rispetto all’anno precedente dell’ 1,6%. I prodotti a maggiore spesa sono stati: benzodiazepine, contraccettivi e farmaci per la disfunzione erettile.
Ti potrebbe interessare anche———>> OVER 65 TANTI, ANZI TANTISSIMI
L’aumento importante della spesa privata, emerso dal rapporto, non è un dato incoraggiante:”…La variazione del quasi 7% è preoccupante, il fatto che oggi la spesa sia of pocket fa riflettere…” ha commentato Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa. Per i farmaci di classe C, il paracetamolo si conferma il principio attivo a maggiore spesa. Nell’ambito della spesa pubblica, i farmaci antineoplastici e immunomodulatori sono quelli a maggior consumo (6.038 milioni di euro), in aumento del 6,9% rispetto al 2018. Nel canale della farmaceutica convenzionata, i primi principi attivi per spesa sono rappresentati da colecalciferolo (281 milioni), pantoprazolo (265 milioni) e atorvastatina (257 milioni). Per quanto riguarda l’acquisto di principi attivi da parte delle strutture sanitarie pubbliche, i primi per spesa sono risultati i farmaci oncologici, quali pembrolizumab (751,9 milioni), nivolumab (272,8 milioni) e lanalidomide (262,8 milioni).
Ti potrebbe interessare anche———>>RIAPRIRE SUBITO I REPARTI DI GINECOLOGIA
Infine, considerando l’uso dei farmaci nelle popolazioni fragili, il 98% degli over 65 ha ricevuto nel 2019 almeno una prescrizione farmacologica. Per ogni utilizzatore ogni giorno sono state dispensate oltre tre dosi, con una spesa di 671 euro pro capite. Le categorie farmaceutiche più prescritte son state quelle dei farmaci per l’apparato cardiovascolare, gli antimicrobici per uso sistemico e i medicinali per l’apparato gastrointestinale e per il metabolismo. Nel corso del 2019, inoltre, oltre 4,6 milioni di bambini e adolescenti assistibili hanno ricevuto almeno una prescrizione farmaceutica. Il 66% della prescrizione si registra nella fascia di età compresa tra il secondo e il terzo anno di vita del bambino. Nella fascia di età compresa tra i 12 e i 17 anni la percentuale scende al 38,9%, la prevalenza è maggiore nei maschi (48,5%) rispetto alle femmine (46,8%).
I farmaci di cui si fa un uso maggiore in questa fascia di popolazione sono gli antimicrobici (46,7%), seguiti dai farmaci dell’apparato respiratorio (24,2%), ormonali (8,5%), del tratto gastrointestinale e del metabolismo (7,4%) e, in ultima posizione, del sistema nervoso centrale(7,1%). Non è certo una situazione felice.
Ti potrebbe interessare anche———>>IL CIBO E’ UN FARMACO?