ROMA – CONGRUA FETTA DEL RECOVERY FUND ALLA SCUOLA. AZZOLINA: NECESSARIO

La scuola deve essere rinnovata e ampliata anche sotto il profilo delle nuove costruzioni. Del resto è un investimento sul futuro dell'Italia che passa necessariamente per l'istruzione

Roma – Non si può più sottacere che l’innovazione è necessaria nella scuola, dal punto di vista culturale e strutturale. Interventi necessari che servono per riequilibrare il rapporto numerico docenti-studenti per classe, supportando così il diritto allo studio nonché avviando un piano di svecchiamento degli edifici scolastici che preveda nuove costruzioni.

Certamente sono obiettivi e miglioramenti di cui si parla da diversi anni ma nessun governo ha voluto realmente investire in seri progetti di qualità. Proprio in questi giorni, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, sono stati illustrati dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, in Commissione Istruzione alla Camera, alcune proposte da varare in tempi brevi. Almeno si spera.

Non più classi pollaio

Per la loro realizzazione, però, ha sottolineato il ministro si renderà necessario che una parte consistente delle risorse a disposizione nell’ambito del Recovery Fund sia destinata al capitolo Istruzione. Si tratta, in sostanza, di un impegno che sia il Governo che il Parlamento devono condividere, ha aggiunto Azzolina, perché proprio dalla scuola passa il futuro del Paese.

Questa speranza sembra più un’affermazione fideistica, magari anche logica ma diffidare, purtroppo, diventa lecito. Infatti proprio il precedente governo, con a capo lo stesso Conte, aveva manifestato scarso interesse per l’istruzione. Tant’è che l’ex capo del Miur, Lorenzo Fioramonti, è stato costretto alle dimissioni per fare emergere l’insensibilità al comparto culturale da parte dei suoi colleghi di governo (M5S e Lega).

Lucia Azzolina

Speriamo bene anche se stavolta i soldi provengono da “fuori casa” e potrebbe essere la volta buona. Il ministro, peraltro, ha annunciato interventi per eliminare le classi pollaio e migliorare la didattica diminuendo, in tal modo, il sovraffollamento. Oltretutto è innegabile come sia importante supportare il diritto allo studio nelle scuole e nelle università con il preciso scopo di incoraggiare la formazione globale e lo scambio multiculturale.

Solo così può raggiungersi l’obiettivo di accrescere le competenze, soprattutto linguistiche, per un apprendimento permanente. Nell’intervento sul Recovery Fund il ministro Azzolina ha parlato, anche, di edilizia scolastica, soffermandosi sull’aspetto sicurezza. Infatti le difficoltà sono tante nonostante siano stati riavviati stanziamenti fatti confluire in un Piano pluriennale complessivo di efficientamento e ammodernamento degli edifici scolastici.

Lorenzo Fioramonti

Questo piano, secondo la titolare del Miur, deve contemplare anche nuove costruzioni, realizzate secondo principi di innovazione didattica, oltre che di sostenibilità energetica e ambientale. In particolare è indispensabile pensare alla riqualificazione energetica delle strutture e alla riduzione dei consumi, attraverso il miglioramento degli impianti e la riduzione dei costi di gestione.

Tutte misure che, certamente, avranno dei risvolti occupazionali sulle imprese di settore. Conseguenza molto importante per il periodo di crisi economica che si sta attraversando. Lucia Azzolina entra, dettagliatamente, anche nel delicato ambito della formazione continua del personale della scuola, che bisogna potenziare e non poco.

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Speriamo che oltre questo ambizioso programma si possa anche valorizzare davvero e molto di più il lavoro degli insegnanti con un adeguato aumento di stipendio. Basta prendere esempio dai Paesi del Nord Europa per quanto riguarda la scuola. Sanno quel che fanno.

 

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