Speriamo che la decisione del consesso di giustizia amministrativa venga modificata attesa la delicatezza della questione che deve essere affidata a personale specializzato in grado di assistere il diversamente abile con cognizione e professionalità.
Palermo – Una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa ha creato così tanta preoccupazione nelle scuole che si pensa di indire scioperi e proteste da parte dei familiari degli alunni disabili. Il tema è emerso dopo che il Cga, il 5 maggio scorso, ha deciso che è di competenza dei collaboratori scolastici il servizio di assistenza di base ai disabili, facendo riferimento al contratto nazionale di lavoro. Notevole il fermento tra i dirigenti e soprattutto fra il personale di sostegno. Dure alcune note sindacali ma proposte concrete nessuna. Ognuno pensa di mettere le mani avanti, invece di tentare di risolvere il problema con la dovuta accortezza. L’attenzione, invece, dell’associazione “Merito e riconoscimento per la tutela dei diritti nella scuola”, nella persona del presidente Carmelo Marchese, in questi anni è sempre stata rivolta sopratutto alla tutela dei ragazzi in difficoltà:
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“…Per affrontare meglio il problema – ha detto Marchese – si è pensato a far rispettare, dalle autorità competenti, la normativa relativa alla legge del 5 febbraio 1992 n. 104, in modo tale da far riconoscere ove era necessario il massimo delle ore di sostegno…”.
Negli ultimi mesi con l’arrivo del Covid-19 e la scelta da parte del Ministero della Pubblica Istruzione di far seguire agli studenti le lezioni, tramite la Dad, gli assistenti alla comunicazione che hanno voluto usufruire della consulenza dell’associazione hanno potuto continuare a svolgere le loro attività e non andare in cassa integrazione. Certamente un grande risultato.
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Reagisce, però, pesantemente il Presidente della Regione Sicilia alla sentenza, in quanto afferma:
“…Una cosa è la decisione della magistratura amministrativa, che rispettiamo, altra cosa è la realtà dei fatti – ha aggiunto Nello Musumeci – Le scuole in Sicilia non hanno personale specializzato a sufficienza per assicurare un servizio così particolare ai disabili. Si esca fuori da ogni ambiguità e ci dicano le autorità scolastiche come stanno realmente le cose nell’Isola. Non vorrei che all’apertura delle scuole gli studenti disabili dovessero trovarsi senza personale e senza quegli assistenti che negli anni hanno prestato con scrupolo tale servizio. Anche perché di tutto abbiamo bisogno, tranne che di nuovi disoccupati…”.
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Nonostante tutto il governo regionale siciliano ha confermato la totale disponibilità a sostenere finanziariamente i progetti di assistenza igienico-personale nei confronti degli studenti disabili dell’Isola. Così i servizi – secondo la delibera adottata dalla Giunta della Regione Siciliana – dovranno avere, però, caratteristiche “aggiuntive, integrate e migliorative” per la persona del disabile. Pertanto nell’ambito della loro autonomia economico-finanziaria e organizzativa gli Enti locali dovranno garantire il diritto di assistenza dei disabili in termini di qualità del servizio.
“…Certamente la condizione di vita del disabile, le sue aspettative, i suoi diritti ed in particolare le difficoltà di inclusione sociale e scolastica sono importanti, a tal punto che – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche sociali Antonio Scavone – impongono il massimo di tutela nei confronti di tali fragilità. Pertanto, nessuna risorsa sarà ridotta a Comuni e Province, purché si continuino a garantire servizi migliorativi e integrativi, aiutando quelle strutture scolastiche che ne faranno richiesta…”.
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Inutile banalizzare il problema, afferma Marchese, perché si tratta di lavoratori che da oltre 20 anni operano nelle scuole siciliane di ogni ordine e grado, che rischiano di rimanere a casa a seguito di un parere richiesto al Consiglio di Giustizia Amministrativa:“…La scuola non può ripartire nell’incertezza e confusione più totale e con uno scaricabarile delle competenze…”, sostiene Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese.
“…Non si può però essere sempre pessimisti e pensare male – conclude Carmelo Marchese – però è doveroso sottolineare come “solo a Catania gli alunni disabili sono circa 8000 e almeno 1700 di loro con l’obbligo dell’assistenza, mentre i lavoratori impegnati nell’assistenza sono circa 350 e 1200 per l’autonomia e la comunicazione…”.
Vi è la preoccupazione che l’anno scolastico inizi con l’assenza degli assistenti igienico-personali.
CAREGIVER QUESTI SCONOSCIUTI: PER LO STATO SONO FANTASMI SENZA DIRITTI.