OSTEOPOROSI: TERAPIA RISOLUTIVA POSSIBILE

I Campi Elettro Magnetici Pulsati, che non vanno confusi con la magnetoterapia, rappresentano uno degli strumenti terapeutici di maggiore soddisfazione nella pratica clinica nel trattamento della fragilità ossea

Qui parte uno.

Partiamo dal caso dell’osteoporosi, ritenuta inguaribile.

Duecento milioni di persone colpite nel mondo, cinque milioni di persone affette solo in Italia (prevalentemente donne) e più di un milione di soggetti fratturati in parte destinati a non avere un futuro dignitoso. Tutti i Paesi hanno dichiarato resa all’esplosione dell’osteoporosi, patologia degenerativa inattaccabile dalle soluzioni farmaceutiche.

In effetti, dato che due pazienti su tre non sanno di avere l’osteoporosi e non esiste screening di massa, visto che la Moc non viene prescritta se non dopo fratture, il numero reale degli osteoporotici nel mondo, inclusi Russia, Cina, paesi asiatici ed emergenti, non è inferiore al mezzo miliardo di persone.

In Italia cinque milioni di persone sono affette da osteoporosi, di cui un milione sotto i cinquant’anni e l’80% è costituito da donne.

Nella realtà clinica dall’osteoporosi si può guarire, anche se i protocolli farmacologici, fino ad oggi, non hanno avuto efficacia di rigenerazione ossea (osteoblasti), limitandosi a diminuire il numero degli osteoclasti che eliminano il tessuto osseo per lasciare spazio al nuovo, non più rigenerato dai disfunzionali processi metabolici.

Inoltre con l’avanzare dell’età diminuisce l’ormone della crescita che rigenera tutti i tessuti (muscoli, nervi, tendini, cartilagine, osso).

Si può guarire con le conoscenze scientifiche validate dalla medicina su tutti i fattori che compongono la sindrome metabolica e gli specifici processi biologici infiammatori sistemici che costringono l’organismo a nutrirsi del calcio del tessuto osseo in progressione degenerativa.

Il National Institutes of Health degli Stati Uniti ha documentato che più della metà degli adulti presentano, attraverso la dieta, insufficienti assunzioni di magnesio, vitamina K, vitamina C e altri nutrienti essenziali per la salute delle ossa.

Il dottor Gianfranco Pisano, medico di famiglia da una vita, legato ai pazienti, ricercatore, relatore ai convegni mondiali e studioso dei disturbi sistemici del metabolismo in particolare sull’osteoporosi, ha dimostrato con tantissimi casi certificati che, con un nuovo protocollo personalizzato sulla disfunzione misurata dei pazienti, si guarisce sia dal sintomo, la demineralizzazione ossea, sia dalle cause metaboliche. In pochi mesi e con una terapia breve ripetibile: la Short Therapy.

Utilizzando gli anti riassorbitivi, come i bifosfonati, si va a colpire solo un aspetto che è l’erosione operata dagli osteoclasti e che, entro certi limiti, è fisiologica. “Quando invece è fondamentale creare del nuovo tessuto osseo attraverso l’attività degli osteoblasti. Ci sono moltissime possibilità in natura per poter agire efficacemente sul versante ricostruttivo del metabolismo osseo. Anche i Campi Elettromagnetici Pulsati, con frequenze che sono omologhe al nostro corpo, possono definirsi naturali”, precisa Pisano.

 “È ormai nota da tempo la correlazione tra alcune patologie dell’apparato digerente e la sindrome da fragilità ossea. In tutte le cosiddette Inflammatory Bowel Desease (IDB, malattie infiammatorie intestinali), l’incidenza dell’osteoporosi è molto più alta. Il tratto intestinale influenza profondamente la salute dell’osso”.  Un gut-microbiota non alterato è importante per ridurre le citochine pro-infiammatorie concausa dell’alterato assorbimento di minerali dal lume intestinale. Il Dottor Pisano ricorda ancora che “Una flora batterica intestinale di “qualità” è fondamentale per un corretto metabolismo osseo e per ridurre le citochine infiammatorie. la correzione del gut microbiota entra a buon diritto a far parte delle terapie dell’osteoporosi”.

Sulla pagina Facebook, “Osteoporosi Guarire si può”, quattromila pazienti si scambiano esperienze cliniche, per provare a recuperare una vita collassata dalla fragilità ossea.

L’efficacia della formula della Short Therapy personalizzata con precise variabili diagnostiche e terapeutiche, si basa sulla gestione di tutte le fasi dei cofattori che agiscono sistemicamente sul processo di recupero sistemico degli stati infiammatori e degli squilibri metabolici che demineralizzano l’osso.

L’efficacia si fonda sulla integrazione di sostanze biodisponibili attivate con i fondamentali passaggi enzimatici, in un processo di rigenerazione che utilizza i materiali e i processi di governo biologico del microbiota, dell’asse degli endocannabinoidi, della metabolizzazione cellulare e connettiva.

Collagene animale, silicio organico, vitamine D3, K2, magnesio bisglicinato, cannabidiolo fitocomplesso con l’effetto entourage dei derivati (terpeni, flavonoidi), insieme ad un uso innovativo dei Campi Elettromagnetici Pulsati (Cemp) già usati dal 1973 protocollo Nasa dell’osteoporosi degli astronauti.

L’asse degli endocannabinoidi, attiva la risposta serotoninergica e antagonizza la risposta adrenergica e ha una funzione notevole di rigenerazione sistemica cellulare e neuronale.

“La Vitamina D viene prescritta e assunta in maniera non attivata”, spiega il dottor Pisano. La vitamina D3 o colecalciferolo, per raggiungere il fegato e successivamente il rene, si deve legare a delle proteine del gruppo delle albumine prodotte dal fegato. Quindi deve essere assunta in forma già attivata. Prima diventa calcidiolo e poi didrossicolecalciferolo o calcitriolo. Il prodotto prescritto dai medici di famiglia è il Di Base, colecalciferolo non attivato.

Inoltre l’assunzione contemporanea di vitamina D3 attivata con olio EVO, moltiplica l’efficacia. Il silicio minerale risulta tossico e non biodisponibile, non metabolizzabile, mentre quello che funziona è di tipo organico vegetale ed è contenuto ad esempio nel bambù.

Vediamo ora l’ormone della crescita, il GH, considerato nelle più recenti ricerche scientifiche il più importante strumento antiageing. Il Growth Hormone cala con l’età e lo stimolo riproduttivo sugli osteoblasti si riduce. Ed è quindi tra i 40 e i 70 anni che si gioca una importante partita per contrastare un declino inizialmente lento e poi sempre più veloce della qualità dell’osso fino all’evento fratturativo.

“Partendo dagli studi usati dalla Nasa per contrastare l’osteoporosi degli astronauti causata dell’assenza di gravità, ho verificato che la frequenza di 72 Hertz con onda quadra per tre mesi (aggiungendo 8 ore notturne in quanto è solo di notte che vi sono i picchi circadiani dell’ormone della crescita) migliora si la mineralizzazione ma non disinnesca ancora la causa metabolica, riequilibrata grazie alle onde sinusoidali.”

Aumentare del 30 per cento il GH, consente di migliorare la mineralizzazione ossea e la rigenerazione anche della cartilagine e delle vie nervose.

La MoC Dexa non viene prescritta per motivazioni infondate di arco temporale di 18 mesi tra gli esami, per la presunta pericolosità delle radiazioni ionizzanti che sono solo ottanta microSievert, un terzo delle radiazioni ionizzanti assorbite in un viaggio aereo.

“I CEMP, Campi Elettro Magnetici Pulsati, che non vanno assolutamente confusi con la cosiddetta magnetoterapia, rappresentano uno degli strumenti terapeutici di maggior soddisfazione nella mia decennale pratica clinica nel trattamento della fragilità ossea”. La magnetoterapia in senso lato, ha prodotto, salvo rarissimi casi, solo prestazioni localizzate e/o di durata limitata nel tempo.

La prevenzione e la cura dovrebbe essere un continuum di ogni atto medico, dal medico di famiglia, allo specialista, alle cure domiciliari a quelle ospedaliere. Purtroppo solo il 3% delle persone fratturate aveva fatto una analisi strumentale.

Il problema imbarazzante è che un paziente, ammesso che riesca a fare la MOC DEXA in tempo, ha seri rischi di grande imprecisione del dato diagnostico, se non si rispettano due condizioni: la macchina specifica deve essere la stessa e, soprattutto, l’operatore è determinante per la validità del risultato, dipende infatti da come questo posiziona il paziente.

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