L’enorme voragine opera dell’uomo?

Tutti dicono di no, soprattutto le autorità governative e i loro esperti, vatti a sbagliare. Altri scienziati sono dell’avviso che l’enorme voragine può originarsi da fenomeni naturali ma dallo zampino dell’uomo. Forse la falda acquifera è stata troppo sfruttata?

Negli ultimi tempi si stanno verificando sul nostro pianeta fenomeni che hanno dell’incredibile o che abbiamo visto nei film di fantascienza o di horror. Uno di questi è l’enorme voragine che si è aperta in Messico tra la fine di maggio e l’inizio di giugno scorsi. Ritorniamo sull’argomento perché troppo frettolosamente è scomparso dalle cronache di giornali e tv mentre avrebbe meritato maggiori approfondimenti.

Dolina a Juan C. Bonilla, Messico Centrale

In un terreno agricolo della città di Juan C. Bonilla, nei pressi di Puebla, Messico Centrale, la voragine, detta dolina, ha raggiunto un diametro di 120 metri ed una profondità di 20.

La commissione Nazionale per l’acqua, denominata Conagua, un organismo consultivo amministrativo e tecnico del Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali del Messico, ha dichiarato che si tratta di un processo naturale: non ci sono prove che la causa della dolina sia stata l’eccessivo sfruttamento della falda acquifera. Parole veritiere o del solito Pinocchio di turno?

Il report dei periti ha spiegato il fenomeno liquidandolo in due parole : “…Nella zona di dolina la falda ha una temperatura più alta rispetto al resto della falda acquifera, il che fa pensare alla risalita delle acque profonde verso la falda superiore…”.

Non si vuole mettere in discussione la competenza degli esperti in materia ma la dichiarazione sa tanto diexcusatio non petita, accusatio manifesta“, come dicevano i nostri padri latini. Ovvero, scusa non richiesta, accusa manifesta, equivalente al nostro chi si scusa si accusa.

Miguel Barbosa

Gli abitanti della zona rurale sono molto preoccupati, anche se sono stati rassicurati dal governatore, Miguel Barbosa, che li ha rassicurati come un vero padre di famiglia: “…Affronteremo la situazione con grande attenzione, con tecnica e prevenzione…”.

Sul web si sono moltiplicati i video in cui si nota il continuo aumento della voragine con parte dei bordi che cadono sul fondale, dove c’è una gran quantità d’acqua. La dolina si è aperta in una zona rurale poco antropizzata e con pochi edifici.

Non è del tutto chiara la ragione per cui tutto ciò sia successo. Si sa che nella zona c’è un pozzo d’acqua che veniva coperto per lavorare i campi agricoli. Si pensa che il terreno sia diventato più molle del consueto e che la pressione dell’acqua nello strato superficiale sia stata più alta di quella del suolo.

Questo processo, con molta probabilità, ha generato una variazione fisica che ha causato il cedimento della crosta terrestre. Si è provveduto, per precauzione, all’evacuazione di una casa nei pressi della voragine e tutta l’area è stata recintata per sicurezza.

Da una rapida ricerca risulta che una dolina è un bacino chiuso, tipico dei terreni costituiti da rocce calcaree, che viene prodotto quando si verifica la dissoluzione del carbonato di calcio, che compone le rocce. E’ il punto di chiusura di un bacino fluviale, in cui centro si riempie d’acqua costituendo un laghetto.

Ovvero è una depressione degli ambienti carsici che si può formare o con la dissoluzione della roccia calcarea a opera di acque superficiali che filtrano attraverso fratture, o per la caduta di masse rocciose a causa della dissoluzione e asportazione sotterranea di materiale calcareo, scaturite dalle acque circolanti.

Questo tipo di voragini possono avere sia cause naturali, come terremoti, sia antropiche, come le vibrazioni di origine umana. Di questo, in Italia, se ne occupa l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale.

Perché l’uomo è diventato come Attila, il flagello di Dio, ovunque passa non cresce più erba. Nel caso in questione, forse, si aprono voragini.          

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