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I segreti di Angelo Izzo: moriranno con lui

Angelo Izzo, il serial killer al centro di mille controversie e polemiche sulla sua semilibertà e la violazione dei diritti delle vittime. Le rivelazioni di importanti misteri, più volte annunciate, sono state sempre disattese. Chi ha coperto il pariolino stupratore e assassino?

CAMPOBASSO – Se c’è un personaggio criminale che ha fatto dell’ambiguità, della menzogna, della cattiveria più profonda e dell’estremismo settario e assassino la propria ragione di vita questi è proprio Angelo Izzo. L’uomo, 67 anni, è un criminale e serial killer italiano, come scrive sinteticamente Wikipedia, “noto” per essere stato uno dei tre autori, insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira, del cosiddetto “massacro del Circeo” e di quello di “Ferrazzano”. Evaso diverse volte l’uomo sconta due condanne all’ergastolo ma nel dicembre 2004 l’ergastolano otteneva la semilibertà dal carcere di Campobasso, su disposizione dei giudici di Palermo, per lavorare nella cooperativa “Città futura”.

Angelo Izzo

Il provvedimento giudiziario provocò aspre polemiche e la stessa Corte Europea dei Diritti umani condannava l’Italia per la violazione dell’articolo 2 della Convenzione europea di detti diritti per aver concesso il regime di semilibertà ad Angelo Izzo, ritenendo che le autorità italiane ”hanno violato il diritto alla vita di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano“, uccise dal “pariolino” il 28 aprile 2005 mentre era fuori dal carcere. Il ricorso alla Corte di Strasburgo era stato presentato dai familiari delle vittime che lamentavano la concessione di quel provvedimento giudiziario da parte dello Stato italiano che, cosi facendo, era venuto meno all’obbligo di attuare tutte le misure possibili per proteggere la vita della loro madre e della sorella.

La Corte aveva anche stabilito che le autorità italiane avrebbero dovuto risarcire i familiari delle vittime con 45.000 euro per danni morali oltre al pagamento delle loro spese legali. Izzo, ex bombarolo, ladro di ciclomotori, avvezzo agli assassini tramite pestaggio e affogamento delle sue vittime che stuprava e torturava in collaborazione con i suoi degni compari, ha poi iniziato a “collaborare” con la giustizia fornendo notizie di decine di delitti consumati nel periodo più buio della Repubblica. Gli anni 70 e 80 durante i quali una certa politica, servizi deviati e criminali di destra e di sinistra, minavano la stabilità dello Stato con ogni genere di nefandezze.

Donatella Colasanti, sopravvissuta. Rosaria Lopez torturata, massacrata e uccisa

Izzo però sa molto di più di quello che  ha sempre detto, spesso mescolando le carte con clamorosi depistaggi. Ne sa qualcosa la moglie, Donatella Papi, 67 anni, giornalista e scrittrice di grido in diverse testate nazionali e con incarichi politici di ufficio stampa e pubbliche relazioni. La donna sposa Papi il 10 marzo 2010 quando l’estremista di destra era già stato condannato al fine pena mai per l’omicidio di Rosaria Lopez e le violenze del Circeo e poi condannato nuovamente all’ergastolo, nel 2004, per gli omicidi di Campobasso che ebbero per vittime le già citate Carmela Linciano e Valentina Maiorano, moglie e figlia del boss pentito della Sacra Corona Unita, Giovanni Maiorano, amico dell’assassino:

” Ho spiegato alla stampa le mie intenzioni di sposare Izzo “come giornalista” convinta che ci siano “altre verità” e “altri aspetti segreti” – aveva detto la donna all’epoca delle nozze celebratesi nel carcere di Velletri – che non sono stati esaminati dai giudici. In questi anni Izzo ha sostenuto due processi presso il tribunale di Campobasso, che si sono conclusi con due assoluzioni in aspetti riguardanti l’ultima condanna che rimettono in discussione a mio parere, ma non solo, l’intero impianto accusatorio e quanto finora emerso di un duplice omicidio terribile e oscuro.

Carmela Linciano e Valentina Maiorano

Come fu quello del Circeo, ancora tutto da rivelare. E’ una battaglia dura, controcorrente, avversata, ma ne vale la pena perché la vicenda Izzo riguarda anche la vita di un “collaboratore di giustizia” che ha testimoniato in 113 processi per strage. E quegli anni di sangue e delitti a metà tra la politica, l’esoterismo e lo scontro tra opposti estremismi rappresentano “il buco nero” di una democrazia incagliata tra poteri forti, terrorismo, eversione e quel grumo fascio-comunista che ha visto cadere tanti magistrati, gente famosa, troppi comuni cittadini, soprattutto giovani, ed è il buio della Repubblica da cui dobbiamo definitivamente uscire…”.

Dunque chi è davvero Angelo Izzo? Chi ha protetto? Da chi ha ricevuto e riceve favori? Che cosa si cela di tanto terribile dietro i suoi silenzi? Quali sono i nomi che tremano ancora?

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